Ronald Murray, ultimo arrivo in casa Pacers per tentare l'accesso nei playoffs
Da quasi un mese i Pacers non riuscivano a mettere su due vittorie consecutive. E' successo nell'ultima settimana dove Indiana è riuscita ad espugnare l'Air Canada Center di Toronto ancora priva di Jermaine O'Neal, Jamaal Tinsley (nell'occasione anche senza Granger) e a vincere abbastanza nettamente il "derby" contro Milwaukee.
Ma neanche una settimana positiva nel record la si può prendere con un sorriso, non perchè prima delle due vittorie è arrivata una sconfitta evitabile contro i Bulls, ma per il fatto che Shawne Williams si è fatto sorprendere in uno di quegli episodi da "Jail Pacers" come qualcuno vociferava qualche tempo fa.
Infatti nella notte di mercoledì scorso, nel Memphis, un uomo ricercato per omicidio è stato arrestato dopo che è stato accertato che il malvivente era rifugiato nell'abitazione di Williams e viaggiava con un veicolo intestato proprio al giocatore dei Pacers.
Tale Gary Ian Bohannon, di 20 anni, era insieme a Williams lo scorso 11 settembre quando quest'ultimo fu fermato per possesso di marjiuana e sospeso per 3 gare. Bohannon non fu riconosciuto in quanto viaggiava con falso nome.
Al momento Williams è nella injured list e ci resterà fino a quando le cose non si saranno sistemate. Da notare che nel precedente accaduto, il giocatore si era scusato con tutti. “Abbiamo parlato con Shawne per un pò” – ha fatto sapere Bird – “Quando saremo soddisfatti dei risultati ricomincierà a giocare“.
I Pacers credono ancora nei playoff nonostante siano 12 gare sotto quota 50%, questo è sicuro. “Vogliamo vincere più gare possibili” – ha detto espressamente Bird – “Non bisogna mai voler perdere volontariamente le partite per un posto nella lottery, non sono d'accordo con questa filosofia“.
A confermare la tesi è arrivato un rinforzo per il settore delle guardie: Ronald Murray. Era in procinto di approdare ai Los Angeles Clippers, ma il suo agente Mark Termini ha valutato seriamente la proposta dei Pacers e il giocatore ha scelto Indiana in virtù del fatto di poter ancora lottare per qualcosa.
Murray è stato firmato con un contratto che scade a fine stagione, al minimo salariale per i veterani di $895,341. “E' stata una decisione difficile, ho dovuto decidere in pochissimo tempo“. Le prime parole di Murray.
Murray ha tenuto 7.5 punti, 1.9 rimbalzi e 3.4 assists in 19 gare con i Pistons. In 5 anni di carriera ha giocato 309 gare tra Detroit, Milwaukee, Seattle e Cleveland. Questa acquisizione aiuterà Travis Diener in regia, rimasto praticamente solo per il fatto che Jamaal Tinsley e Andre Owens sono ufficialmente finiti fra i "desaparecidos".
"Penso aumenterà la nostra profondità " – il commento di O'Brien – "Non è una point guard pura ma può fare veramente male a coloro che difenderanno su di lui, puoi metterlo in situazioni di uno contro uno e creare buoni tiri".
Un Mike Dunleavy capace di raggiungere per due gare consecutive i 36 punti (aggiornando il massimo in carriera) conduceva i Pacers alle vittorie sui Raptors e i Bucks. “Abbiamo imposto il nostro ritmo di gioco” – diceva Dunleavy – “Su e giù dal campo, abbiamo tirato da 3, abbiamo giocato duramente“
Dunleavy è diventato il primo Pacer dalla stagione 2004/2005 ad aver segnato 30 o più punti in gara consecutive. L'ultimo era stato O'Neal quando giocò a livelli altissimi per una serie di partite, segnando anche 55 punti, guarda caso contro Milwaukee.
La vittoria a Toronto 122-111 assumeva un valore importante perché ottenuta fra gli altri, anche senza Danny Granger (che interrompeva una striscia164 partite consecutive, infatti dal marzo 2006 non saltava una partita) diventato forse l'elemento chiave di questa franchigia. In altre parole i Pacers erano privi di 3 elementi dei 5 del quintetto base.
“I nostri ragazzi hanno lottato contro tante difficoltà e hanno vinto una partita in trasferta contro una buona squadra, vincere ci fa bene, sono molto contento di questo“. Dichiarava a fine gara coach O'Brien – "Dunleavy sa che senza Granger avrebbe dovuto giocare una grande partita".
Viste le assenze, usciva dal cilindro Stephen Graham che realizzava 16 punti. Da notare come in ogni minuto in questa stagione in cui Graham è sceso in campo si sia fatto ben notare. "Ha grande carattere ed etica lavorativa". Le parole del coach.
Nella successiva vittoria 128-106 ottenuta alla Conseco Fieldhouse contro i Bucks, Granger rientrava alla grande finendo la partita con 28 punti e 9 rimbalzi. “Ogni volta che Mike (Dunleavy) o Danny (Granger) segnano molti punti, è dovuto al ritmo del nostro attacco che ci permette opportunità veloci per fare canestro“. Dichiarava un compiaciuto O'Brien.
“Siamo stati aggressivi dall'inizio fino alla fine e abbiamo giocato la nostra partita” - diceva invece Dunleavy – “Dobbiamo cercare di continuare a giocare in questo modo e con questo stile“.
Da registrare in precedenza la sconfitta a domicilio 113-107 contro i rinnovati Chicago Bulls, quando i Pacers tiravano 6-19 nell'ultimo quarto e perdevano 4 palloni importanti nel finale. “Le palle perde e le opportunità sprecate nell'ultimo quarto ci hanno condizionato, è dura perdere così” – diceva O'Brien – “In questa stagione abbiamo perso un buon numero di partite nell'ultimo quarto“.
Fra le altre cose, Indiana perdeva una partita per la 14° volta in questa stagione dopo aver avuto la doppia cifra di vantaggio. Il massimo in carriera a 22 punti di Travis Diener era la nota lieta.
Tre difficili trasferte sul cammino dei Pacers, in ordine Houston, San Antonio e Cleveland. Considerando il ritmo dell'Est non sarebbe malaccio anche riuscirne a vincerne una.