Momento di forma strepitoso per Yao e compagni…
La pausa per l'All Star Game non deve essere stata molto gradita dalle parti di Houston, infatti la squadra di Adelman dal mese di Gennaio ad oggi ha collezionato un record a dir poco sbalorditivo di 23 W e 4 L. Finalmente la tanto ricercata chimica di squadra è stata trovata, i ruoli si sono ben delineati all'interno dello spogliatoio e il gruppo sta rispondendo come meglio non potrebbe.
Durante il mese di Dicembre i giochi d'attaco dei Rockets si basavano principalmente sugli isolamenti delle due superstar, Tracy McGrady e Yao Ming. Al contrario, con l'avvento del nuovo anno e complice anche l'infortunio di TMC che lo ha tenuto fuori dal campo per parecchie partite, sono saliti in cattedra altri giocatori del roster, che hanno ben sfruttato l'abbondanza di minuti concessi dal coach.
Primo tra questo Bonzie Wells, (ormai pronto alla partenza destinazione New Orleans) che pur non avendo avuto numeri scintillanti nelle proprie statistiche (9,2 punti per game, 5,10 rimbalzi) stava ritrovando sempre più fiducia nei propri mezzi e nel proprio gioco, prendendo in mano il reparto esterni, unico nel back court a ricoprire il ruolo di slasher (penetratore) con ottimi risultati ed iniettando massicce dosi di fiducia nella squadra con una difesa sempre dura e tenace.
Anche Luis Scola, entrato di diritto nel quintetto titolare con prestazioni notevoli, guadagnandosi così una fetta di paradiso all'All Star Game del venerdì sera, è riuscito a ritagliarsi un ruolo sempre più importante e si è integrato bene al gioco del suo devastante compagno di reparto. Se si aveva qualche dubbio sulla tenuta fisica, soprattutto difensiva, del giocatore argentino, il numero 4 ha zittito tutti i critici grazie ad un'intelligenza cestistica fuori dal comune ed un talento da ammirare partita dopo partita.
Passiamo così al capitolo che tratta il rendimento delle due stelle del team nella stagione in corso: per entrambi i numeri sono tutti lì da guardare ( Mc Grady 21 ppg, 5,5 apg, 4,90 rpg - Yao Ming 22,1 ppg, 10,9 rpg, 2,4 apg, 2,08 bpg), ma l'impatto sulle partite di tali cifre è completamente differente sia per intensità sia per sostanza.
Capitolo Yao: il lungo centro cinese sta attraversando una delle sue migliori stagioni da quando è all'interno della lega, sta bene fisicamente, colleziona prestazioni straordinarie ed ha una continuità di rendimento che lo eleggono a buon diritto il centro più dominante dell'intera NBA in questo momento storico, ben più di Howard, suo avversario diretto nella sfida di domenica notte.
Anche nell'aggressività sotto canestro, suo vecchio tallone d'Achille negli anni passati, sta migliorando ulteriormente, riesce a farsi spazio con maggiore facilità tra i lunghi avversari, il che gli permette di prendere tiri a percentuale di realizzazione maggiore rispetto al suo pur morbidissimo fade away dalla linea di fondo.
L'All Star Game non è una compagine che gli si addica particolarmente, ma con 1 milione e 700 mila voti provenienti prevalentemente dall'Oriente, ha conquistato il posto da titolare in quintetto, chiudendo la gara con 6 punti, 5 rimbalzi, 1 assist e qualche bella giocata tra le quali un movimento spalle a canestro simile al Dream Shake del suo predecessore Hakeem Olajuwon.
Il capitolo Mc Grady è al contrario molto diverso rispetto a quello del compagno di squadra: archiviata senza troppi malumori l'esclusione dalla partita delle stelle, The Boring Man sta attraversando una stagione davvero complicata, sia per il continuo riacutizzarsi di vecchi dolori (schiena) che non gli permettono più di avere quella mobilità ed esplosività che avevano caratterizzato i primi anni della sua carriera, sia per l'assommarsi di nuovi infortuni (ginocchio destro e mano), che non gli hanno consentito di scendere in campo per ben 15 partite delle 54 giocate sino a questo momento, lasciando la squadra con una grossa lacuna nel reparto esterni.
Inoltre si è guadagnato il soprannome canzonatorio di Half a Man - Half a Season, derivante da una variazione dell'appellativo di uno dei più grandi giocatori dei play ground newyorkesi, che mette ancora una volta in risalto la sua frequente attitudine all'infortunio e la sua scarsa propensione al sacrificio.
Durante le scorse settimane, proprio per tutte queste motivazione, si erano aizzate voci su una sua possibile spedizione di labbra ad indirizzo nuovo, più precisamente verso lo United Centre di Chicago, in cambio dei soliti noti sempre con la valigia pronta dei Bulls: tali voci sono state prontamente smentite dallo stesso Tracy, che ha trovato piuttosto divertenti il fatto che si parlasse di lui in questa improbabile trade.
C'è di vero che in Texas sono piuttosto stanchi dell'atteggiamento insofferente del proprio numero 1 e, se non in questo mercato, probabilmente la possibilità di vedere cambiare maglia a TMC in futuro non è poi così remota.
Complessivamente però la franchigia sta attraversando un ottimo momento di forma, infatti è in striscia positiva da ben 10 gare e ha vinto ben 14 delle ultime 15 partite. Nonostante questo rendimento invidiabile, attualmente si trova in settima posizione nella propria Conference, avendo giocato però una partita in più rispetto a Denver che insegue a mezza partita di distanza, mentre per quanto riguarda la sua Division, la iper competitiva Southwest, occupa la quarta piazza, alle spalle di Hornets, Spurs e Mavericks.
Nelle ultime ore di mercato si sono inoltre verificati importanti movimenti che riguardano la squadra texana. Infatti i Razzi hanno spedito a New Orleans Bonzie Wells, autore fino ad ora di una stagione notevole e Mike James, ormai dimenticato in fondo alla panchina da Adelman, per il veterano e scudiero di lungo corso di Adelman a Sacramento, Bobby Jackson, guardia tiratrice che si adatta perfettamente al roster. Mancherà sicuramente l'apporto di Bonzie sia in fase difensiva che offensiva, ma con il ritorno di TMC in uno stato di forma decente, tale ruolo potrebbe essere tranquillamente occupato da lui.
Proprio sulla partenza del suo amico Wells, Tracy si è espresso in tali termini: " Oggi è un giorno triste. Bonzie ci garantiva molti extrapossessi in attacco, ma sono dispiaciuto soprattutto per quello che perderemo fuori dal campo".
Altro movimento di mercato di minore rilevo è lo scambio con i TWolves, che porterà a Minnesota Snyder in cambio dell'ex vincitore dello Slam Dunk Contest Gerald Green.
La strada che porta alla post season è ancora lunga, ma se Houston dovesse continuare il suo cammino vincente, non è detto che non possa qualificarsi in una posizione di griglia più favorevole rispetto a quella odierna ed, una volta in campo, riuscire a dare fastidio a molte squadre nella costa Ovest.