Cristobal Huet – ha avuto anche lui un ruolo nella “storica” partita del 19 febbraio
La Regular Season NHL, fatta di più di ottanta partite, non riserva grossissime emozioni, eccezion fatta per l'ultimo mese in cui ci si batte per le posizioni più alte del seeding dei Playoff.
Questa regola generale viene a volte stravolta da imprese storiche, che tra anni richiameranno bei ricordi nella mente dei tifosi di una o dell'altra compagine.
Nella stagione 2007/2008 abbiamo assistito ai 5 goal in una partita di Marian Gaborik e alle prestazioni fulminanti dell'esordio di Jonathan Toews. Ma lo scorso martedì è stata tutta una squadra a scrivere il suo nome nei momenti memorabili di questa stagione regolare.
La cronaca
Sono passati 5 minuti dall'inizio del secondo periodo al Bell Centre di Montreal, quando i Canadiens prendono il quinto goal. Carey Price era già stato sostituito dopo i 3 goal incassati nel primo parziale. I New York Rangers, trascinati dai 4 assist di Jaromir Jagr e dai goal in PowerPlay di Brendan Shanahan, sono tranquillamente sul 5 a 0, pronti ad incassare la 31esima W stagionale. Con Henrik Lundkvist tra i pali e la seconda difesa ad Est il risultato sembra scontato.
Il primo a non essere di questa idea è Michael Ryder: se il primo dei suoi successivi due goal non lascia il segno, il secondo sveglia del tutto i 21000 del palazzetto.
Nel terzo, passati 6 minuti, l'uno-due che terrorizza i Rangers. Prima Alex Kovalev e poi, dieci secondi dopo, Mark Streit, fanno 4 a 5. Ma ora serve uno sforzo ulteriore, serve almeno pareggiare per arrivare all'Overtime. I tifosi degli Habs sicuramente si aspettano una vittoria a quel punto, ma si sa che sul ghiaccio le cose sono molto più difficili di quanto sembri dagli spalti.
E' cruciale la penalità di Marek Malik, che va in panca puntiti e permette il forsing canadese finale. A 4 minuti dal termine, è ancora Kovalev ad inchiodare il 5 a 5. Il tiro da fuori è potente a tal punto da farlo cadere sul ghiaccio, ma entra in porta.
Un Overtime combattuto fa da epilogo. Scott Gomez sbaglia un goal incredibile mettendo a lato, ed anche i Canadiens hanno varie occasioni per segnare, ma tanto Lundkvist quanto Cristobal Huet sono attenti e fanno finire la contesa agli shootout. Shootout che completano la rimonta di Montreal, che vince grazie al goal di Saku Koivu.
Le emozioni
Kovalev dichiara che al momento del goal del pareggio, steso sul ghiaccio, vedeva tutti i suoi tifosi in piedi. In casi come questi, sicuramente il pubblico dà una mano, quasi quanto l'eccessivo difensivismo che New Yor ha avuto sul 5 a 0.
Affidandosi al loro strepitoso goalie ed alla sua difesa, i Rangers hanno commesso un errore capitale in un arena infuocata come il Bell Centre. Errore giustificabile solo dallo scouting sul rendimento casalingo dei Canadiens, peggiore di quello in trasferta.
Ma quando i tifosi credono ad una vera impresa come quella di cui stiamo parlando è tutto possibile, anche la più grande rimonta nella storia centennale della franchigia canadese.
Il futuro
La maglie rosse e blu dei Canadiens si sono strette attorno al loro goalie dopo la parata sull'ultimo shootout di Jagr, come dopo il passaggio di un turno di Playoff. Playoff che quest'anno Montreal rischia di vivere da protagonista. Con la “comeback win” di martedì hanno agganciato Ottawa e New Jersey in testa alla conference, nel gioco per la prima piazza ad Est, in cui entrano anche i Penguins.
Ben pochi avrebbero pronosticato Montreal tra le migliori otto della conference, e molti si stanno ricredendo. Siamo sicuri che se l'apporto del pubblico di casa sarà così determinante anche nella PostSeason, tutti si dovranno guardare dalla furia dei Canadiens.