Il mago turco sconfigge i Boston Celtics allo scadere
Gli Orlando Magic hanno salutato la stagione 2006-07 con grande entusiasmo, potendo contare su una squadra giovane e ricca di talento, nonostante lo sweep subito per mano dei più quotati ed esperti Detroit Pistons.
Questo entusiasmo è stato alimentato dall'ingaggio, nella scorsa estate, del free agent Rashard Lewis, grande atleta in uscita dai Supersonics con il cartello ricostruzione in corso ben visibile all'ingresso della loro Arena.
Tuttavia nemmeno il più incallito tifoso dei “magici” avrebbero potuto immaginare che, a metà della stagione regolare, la sua squadra fosse stabilmente la terza forza ad Est con un record di 32-20 dopo le corazzate storiche Boston Celtics e Detroit Pistons.
A chi ascrivere il merito di questo record? Ovviamente gran parte del merito và sicuramente alla stagione meravigliosa di Big Baby Howard, ma in questo articolo voglio soffermarmi su quella che, per certi versi, può essere considerata la sorpresa della squadra: Hedo Turkoglu.
Il Turco è alla sua ottava stagione in NBA e, dopo le esperienze di Sacramento e San Antonio, da ormai 4 anni si trova nel caldo della Florida, dove prima della stagione attuale ha giocato a discreti livelli ma senza impressionare particolarmente.
Invece in questa stagione Hedo viaggia a 19.4 punti (secondo nella squadra dopo Howard) per intrattenimento, ben 5 in più rispetto alle precedenti annate di Orlando. Tuttavia, aldilà dei punti segnati, la ragione che ha spinto molti a chiederne, non completamente a torto, la convocazione all'ormai prossimo All Star Game è la grande versatilità del Turco, che infatti porta a casa 6.2 rimbalzi e 4.6 assists a serata.
Questa varietà di gioco dell'ala turca è rimarcata dallo stesso tecnico Stan Van Gundy, che afferma “Penso che lui [Turkoglu] ha sempre avuto la grande abilità di essere uno dei giocatori più versatili della lega. Nelle scorse stagioni abbiamo avuto dei lampi delle sue capacità , mentre quest'anno le sta mettendo in mostra per un periodo di tempo molto lungo“.
Ma la voce che più sorprende quando si parla del Turkoglu di questa stagione è quella che evidenzia come il Turco sia uno dei giocatori più incisivi nei finali delle gare, soprattutto punto a punto. Questa sua caratteristica lo rende uno dei giocatori più freddi dell'intera lega e il goto guy dei finali infuocati.
A supporto di questa affermazione ci viene la statistica dei punti segnati nell'ultimo quarto. Infatti il buon Hedo è quinto nella lega in questa particolare voce con 6 punti di media nel 4° quarto dietro mostri sacri del calibro di LeBron James (9.1), Dwyane Wade (7.5), Joe Johnson (6.6) e Kobe Bryant (6.5). Tutti giocatori che, eccezion fatta per il pur ottimo Joe Johnson, sono nell'olimpo dei più grandi giocatori in giro per la lega e che fanno del killer instinct una delle loro armi più importanti e letali.
La freddezza che contraddistingue il nostro è evidenziata dalle vittorie ottenute dai Magic sul filo di lana, molte delle quali portano proprio la firma del buon Hedo. Chiari esempi sono la vittoria del 1 febbraio scorso contro i Sixers, ottenuta grazie a 2 liberi realizzati dal Turco con solo 2 secondi rimasti sul cronometro, o quella del 31 dicembra contro i Chicago Bulls, partita portata a casa dai Magic grazie al fade away di Turkoglu.
L'appuntamento con la fama aspettava il Turco però domenica 27 Gennaio, quando i Magic si sono trovati contro i fortissimi Boston Celtics, pur privi della stella Garnett. Infatti Hedo, con il punteggio sul 93 pari e ancora 14 secondi da giocare, ha tenuto il pallone fino all'ultimo secondo, quando ha sparato una tripla praticamente impossibile in faccia a Pierce, chiudendo la partita sul 96-93(tra l'altro gli ultimi 7 punti di Orlando sono stati segnati tutti da lui!). Tripla che è diventata subito un highlight da inserire in tutte le sigle delle trasmissioni sulla NBA, nonchè in diversi filmati di YouTube.
Queste “imprese” hanno convinto gli stessi compagni ad appoggiarsi ad Hedo nei momenti cruciali, come testimoniato dalle parole ancora di coach Van Gundy “Noi nei finali mettiamo la palla nelle sue mani, in modo da sfruttare la sua abilità nella gestione della stessa, nel tirare ma anche nel creare tiri per gli altri giocatori“.
Ulteriore conferma ci viene dalla sconfitta del 2 Gennaio scorso per mano dei New Jersey Nets, quando negli ultimi 30 secondi i compagni non hanno esitato a consegnare per ben 2 volte la palla nelle mani del Turco, che purtroppo in entrambe le occasioni non è riuscito a mettere dentro il tiro della vittoria.
Tutte queste responsabilità hanno permesso a Turkoglu di maturare non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello psicologico, come lo stesso giocatore ha avuto modo di affermare “Devo cercare di non forzare le situazioni ma di mantenere la fiducia in me stesso. Quando arriva il momento di prendere un tiro decisivo mi devo far trovare pronto sia fisicamente che psicologicamente“.
In conclusione Turkoglu si sta confermando come una delle più belle sorprese di questa stagione, aspettando la prossima magia…