Ritorno alle originiâ€Â¦

Eddy Curry, sempre più oggetto misterioso di questi Knicks…

Solitamente l'All star game rappresenta la boa di metà  stagione, ed il tempo dei primi bilanci. In casa Knicks di bilanci non si può proprio parlare, e mai come quest'anno la situazione di metà  campionato è più che mai interlocutoria. Questa squadra si sta confermando sempre più un amalgama disordinata di talento, incapace di fare il necessario salto di qualità .

Dall'ultimo team report pareva che i Knicks si fossero rimessi in carreggiata, o quantomeno avessero raggiunto un livello di gioco accettabile. Nelle ultime dieci gare sono arrivate solo due vittorie e ben otto sconfitte (consecutive), a smentire quanto di buono fatto in precedenza.

In particolare il road trip ad ovest è risultato fallimentare, con cinque sconfitte su cinque gare giocate; il successivo ritono al Garden è coinciso con tre ulteriori sconfitte. A difesa del team va detto che in due casi la squadra è capitolata solo dopo i tempi supplementari (contro Portland in trasferta e San Antonio in casa); anche se c'è da dire che i Knicks hanno finora perso tutti e tre i tempi supplementari giocati in stagione.

Il dato preoccupante è dovuto al fatto che le sconfitte assumono spesso ampio margine, in stagione siamo a 3 vinte e 20 perse con uno scarto superiore ai dieci punti; sinonimo che le gare finisco molto prima del tempo regolamentare. Inoltre New York è una delle squadre che concede più punti agli avversari, e quando questi vanno oltre quota cento, il record è di sole 4 vinte contro 26 perse.

Le uniche note positive sono rappresentate dalla leadership di Jamal Crawford, autentico go to guy di questi Knicks, e dalle prove confortanti della panchina, con Lee, Robinson e Balkman su tutti.
Come si sapeva Stephon Marbury rimarrà  fuori sino al termine della stagione dopo essere stato operato alla caviglia sinistra.

I danni all'arto del playmaker sono risultati peggiori alle aspettative, l'equipe medica che ha operato il giocatore ha infatti riscontrato e rimosso sette frammenti ossei dalla caviglia. Al momento non sono ancora stati resi noti i tempi di recupero.

Le solite notizie di mercato hanno imperversato nelle scorse settimane. L'ultima di una lunga serie vedrebbe Isiah in contatto coi Bulls per cedere Fred Jones, Quentin Richardson e Malik Rose in cambio di Ben Wallace e del suo contrattone!

L'impressione è che si tratti solo di speculazioni, visto che in un eventuale movimento in uscita sarebbe necessario includere uno tra Curry e Randolph. Un altro nome che viene spesso associato ai Knicks è quello del figliol prodigo Ron Artest.

Ron Ron diventa free agent a fine stagione, e stando a quanto ha dichiarato in passato alla stampa vorrebbe essere un Knickerboxer a tutti i costi, ma si sa il ragazzo non è un mostro di coerenza. Non ultimo Jermaine O'Neal, attualmente fermo ai box, ha dichiarato nei giorni scorsi al Daily News che gradirebbe un trasferimento nella grande mela.

Vedremo se Thomas deciderà  per dei cambiamenti prima della deadline di Febbraio, o se cercherà  di portare a termine nel migliore dei modi questa disgraziata stagione, per poi affidarsi alla sorte al draft. Al momento, per quanto possa valere i vari siti di mock draft associano ai Knicks il tiratore Eric Gordon da Indiana. Altri giocatori interessanti per coprire il ruolo di point guard sono Derrick Rose e Jerryd Bayless.

Le partite

Ci eravamo lasciati con una sconfitta onorevole contro Boston, da li in poi un W contro Phila ed 8 sconfitte consecutive, prima di rompere il digiuno a Milwukee contro i derelitti Bucks.

Philadelphia @ New York W 81 - 89

Al Madison Square Garden i Knicks hanno portato a casa una vittoria tutto sommato agevole, mantenendosi sempre in vantaggio contro i Sixers. Si è rivisto Mardy Collins in cabina di regia, anche se il giocatore ha dimostrato di non avere ancora il ritmo partita dopo aver giocato pochissimo in precedenza. I migliori per New York sono stati il solito Crawford (18 punti), ben coadiuvato da Randolph (doppia doppia da 16 punti e 15 rimbalzi). Concreto l'apporto dalla panchina dei soliti David Lee e Nate Robinson con1 4 e 13 punti rispettivamente.

New York @ Golden State L 104 - 106

Il road trip ad Est è cominciato con la sconfitta di misura ad Oakland contro i Warriors. La squadra è stata rimontata da Baron Davis & soci nel quarto periodo, e non ha potuto recuperare nel finale dopo che Nate Robinson aveva riportati i Knicks a meno due ad un secondo e mezzo dal termine. Tutto il quintetto dei californiani ha chiuso in doppia cifra, in particolare Andris Biedrins ha realizzato una doppia doppia da 11 punti e ben 26 carambole (uno in meno di tutto il quintetto titolare di New York). I migliori dei Knicks sono stati Crawford e Robinson con 21 e 22 punti (ma un complessivo 17 su 41 al tiro).

New York @ L.A. Lakers L 109 - 120

La seconda partita giocata in California non ha avuto miglior esito della prima, anzi è coincisa con una netta sconfitta contro Kobe & soci. I knicks sono stati puniti dal giocatore che non ti aspetti, Sasha Vujacic, autore di 12 dei suoi 20 punti finali, nel quarto periodo di gioco. New York ha subito oltre allo sloveno la premiata coppia Kobe (sfiorata la tripla doppia con 24 punti, 11 rimbalzi e 8 assist) e Lamar (22 punti e 12 rimbalzi). Per i Knicks solita prova oltre quota 20 per Crawford e Robinson (22 punti per entrambi al termine); oltre all'ottima prova di David Lee (21 punti e 12 rimbalzi) ed alla consueta doppia doppia di Randolph (16 punti e 14 rimbalzi).

New York @ Utah L 89 - 100

La terza sconfitta di fila oltre quota 100 è arrivata contro i Jazz. Per l'ennesima volta in stagione l'intero quintetto avversario è andato in doppia cifra, e la squadra non è mai stata avanti. Per Utah si trattava della sesta vittoria di fila, guidata dal solito Deron Williams alla quita doppia doppia consecutiva (22 punti e 12 assist al termine). Tra le file dei Knicks si sono salvati solo Crawford (26 punti) e Randolph (23 punti) tra i titolari, ed il solito david Lee autore di una prova di sostanza dalla panchina con 14 punti e 12 rimbalzi. Tra i titolari Eddie Curry e Quentin Richardson hanno giocato una decina di minuti in due a causa dell'influenza.

New York @ Portland L 88 - 94

La quarta partita consecutiva in trasferta è coincisa con la prima sconfitta di Febbraio subita a Portland. I Blazers guidati da un Brandon Roy formato all star (tripla doppia da 20 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) hanno avuto la meglio in Overtime su New York in formazione rimaneggiata (Curry e Richardson fuori per influenza, oltre a). La gara è stata equilibratissima, con i Knicks raggiunti a 5.6 secondi dal termina da un jumper di Outlaw. Jamal Crawford, per una volta in ombra, ha sbagliato il tiro da tre della vittoria (al termine un orribile 1 su 11 dalla lunga distanza per il nativo di Seattle). Il ritorno nell'Oregon di Randolph (fischiatissmo) è stato positivo (doppia doppia da 25 punti e 13 rimbalzi). In doppia doppia anche David Lee (14 punti e 15 rimbalzi) e Renaldo Balkman (11 punti e 10 rimbalzi).

New York @ Seattle L 85 - 86

Il ritorno a casa di Crawford e Nate Robinson è coinciso con la quinta sconfitta di fila per i Knicks. Proprio Robinson (in serata no 0 su 9 dal campo e 5 punti al termine) ha avuto tra le mani il pallone della vittoria ad 1 secondo dal termine, ma la sua conclusione si è infranta sul ferro dei Sonics. Per i Knicks buone prove di Randolph (24 punti), Crawford (23 punti) e lee (doppia doppia da 10 punti ed altrettanti rimbalzi).

L.A. Clippers @ New York L 103 - 94

La gara del ritorno a casa coi Clippers è stata preceduta dalla polemica Thomas – Dunleavy. Il coach dei Clippers aveva infatti rilasciato delle dichiarazioni alla stampa dicendo che la sua squadra sarebbe un team da play off solo facendo degli affari improntati ad un miglioramento futuro, altrimenti si rischierebbe di finire come i Knicks. Sebbene il quintetto di New York abbia chiuso tutto in doppia cifra, i Knicks hanno subito come al solito la buona prova di squadra degli avversari. Il migliore dei Knicks è stato Curry con 19 punti.

Indiana @ New York L 103 - 100

La settima sconfitta consecutiva è arrivata al Madison Square garden contro i Pacers. Ancora una volta è arrivata una sconfitta quando gli avversari hanno segnato 100 o più punti. I Pacers, imbarazzanti in difesa per i primi tre quarti hanno preso il comando nel quarto e decisivo periodo grazi all'ottima performance di Kareem Rush autore di 24 punti dalla panchina. Nonostante il dominio a rimbalzo, 49 a 34 per New York (e doppia cifra dal pino per Balkman a 12 e Lee a 11), la sconfitta è figlia delle 16 palle perse. Non sono servite le buone prove oltre quota 20 punti di Randolph (3 su 4 da tre), Curry e Crawford.

San Antonio @ New York L 103 - 100

Il Garden è stato terra di conquista anche per gli Spurs della premiata coppia Duncan (21 punti e 14 rimbalzi) Ginobili (20 punti 7 rimbalzi e 9 assist). Gli Spurs si sono comunque sudati la vittoria, giunta in overtime dopo che Micheal Finley aveva portato le squadre in parità  con meno di un secondo sul cronometro (comodo piazzato con Balkman in ritardo). L'ottava sconfitta consecutiva è stata una delle più frustranti, perché la squadra ha giocato bene, dimostrando però scarsa attenzione nei mometi topici; quando poi l'avversario si chiama Spurs, ogni errore costa caro. Per i Knicks top scorer il solito Crawford con 24 punti, doppia doppia di Randolph con 13 punti e 10 rimbalzi. Da segnalare l'esordio in quintetto per Wilson Chandler autore di 2 punti in 9 minuti di impiego.

New York @ Milwaukee W 99 - 98

La prima vittoria nelle ultime nove partite è arrivata al fotofinish in trasferta, a Milwaukee, contro i Bucks. Gran merito della vittoria va a Crawford autore di 30 punti e Malik Rose autore dei punti decisivi. Milwaukee sbagliava successivamente il tiro della vittoria con Micheal Ruffin sulla sirena. New York ha fornito una buona prova di squadra, e ad eccezione di Richarson tutto il quintetto è andato in doppia cifra. Come al solito ottimo apporto di David Lee dalla panchina con 17 punti e 9 rimbalzi. La vittoria più che per la classifica serve per il morale della squadra in attesa dei prossimi tre impegni in trasferta.

Il borsino dei giocatori

POINT GUARD

Marbury fuori sino a fine stagione. Il resto è il caos più assoluto, manca un regista titolare ed i sostituti non sono point guard di ruolo. Robinson ha mostrato un buon basket fino alla debacle di Seattle, è poi apparso in calo, ed ha saltato le ultime due gare per infortunio. Mardy Collins è stato reinserito in quintetto durante il road trip ad ovest con risultati poco confortanti

SHOOTING GUARD

Jamal Crawford viaggia a 20.2 punti di media ed è costantemente il migliore della squadra (leader negli assist con 4.8 monete a partita; nelle palle rubate con 1 steal a gara; nei minuti giocati con 41.7). Al momentio rappresenta il presente ed il futuro della franchigia.

SMALL FORWARD

Richardson continua a partie titolare e a non convincere. Le azioni di Balkmann sono in rialzo, sembra che anche Chandler possa vere delle opportunità  andando avanti. Allo stato attuale manca alla squadra un ala piccola con un tiro da fuori affidabile.

POWER FORWARD

Zach Randolph è inserito ogni giorno in una possibile trade, in campo è una macchina da doppia doppia (leader della squadra nei rimbalzi con 10.2 a partita), anche se le percentuali sono piuttosto basse per un lungo della sua stazza. Lee nonostante il pessimo momento della squadra sta giocando molto bene, partendo dalla panchina mette insieme delle medie oltre la doppia cifra sia per punti che per rimbalzi.

CENTER

Curry è apparso in calo, anche a causa dell'influenza che gli ha fatto saltare un paio di partite. Come al solito non incide in difesa, ed in attacco alterna buone prestazioni (19 punti coi Clippers e 20 con Indiana) a gare mediocri (6 punti con San Antonio e 11 con Milwaukee).

Il calendario per i prossimi impegni prevede:

I Celtics fuori casa il 13 prima dell'All Star Game;
I Wizard a Washington il 19;
I Sixers a Philadelphia il 20;
I Raptors in casa il 22 e a Toronto il 24;
chiudono Febbraio i Bobcats in casa il 27 e gli Hawks il 29 ad Atlanta.

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