Un'altra settimana ben fatta da parte di Rajon Rondo, che sta trovando una buona continuità
Proseguono le settimane positive per i Celtics ma, come è d'abitudine da varie settimane, una sconfitta arriva sempre a far capire che non bisogna abbassare la guardia. Garnett ancora fuori, e probabilmente lo sarà per tutta la prossima settimana.
Risultati
Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers L 113-114
L.A. Clippers @ Boston Celtics W 100-111
Boston Celtics @ Minnesota Timberwolves W 88-86
Commento
Con Kevin Garnett ancora fermo ai box, i Celtics proseguono la loro positiva stagione con un'altra settimana con prevalenti W.
Non è stato un pacchetto di 3 partite facili da gestire, e sarebbe strano il contrario visto che manca il miglior giocatore della squadra (non me ne vogliano Paul e Ray), ma la qualità del resto del PGA Tour e la compattezza della squadra fanno in modo che i risultati arrivino ugualmente, magari con più difficoltà , con un positivo bilancio senza il buon Kevin di 4 vinte e 2 perse.
L'attesa però di Garnett sembra conclusa, mal che vada sarà l'ultima settimana senza di lui, poi potremo rivederlo di nuovo sul parquet in occasione della seconda trasferta ad ovest. Ovest appunto, a detta di tutti la miglior Conference (e noi non possiamo non condividere) ma a guardare il record dei Celtics non sembrerebbe proprio. Con la vittoria contro Minnesota infatti i Celtics sono a 15 vittorie e nessuna sconfitta. Sotto i colpi dei Celtics sono passati squadre come Dallas, Portland, Utah, 2 volte i Lakers e Boston è sempre riuscita a vincere le contese. Dubitiamo che questo trend possa continuare, già domenica potrebbe vacillare contro gli Spurs, ma intanto lasciamo che i Celtics ci delizino con uno dei tanti record che hanno conseguito in questa memorabile stagione.
La settimana dei Celtics è iniziata con l'attesa sfida contro Cleveland. Da entrambe le formazioni si accusano assenze, anche se quella più grave è da annoverare tra le fila di Boston. La partita è molto combattuta ed i Cavs hanno ragione dei Celtics solo dopo un finale punto a punto.
La successiva partita contro i Clippers non ha suscitato gli stessi patemi d'animo di quella precedente, la differenza di talento è troppo elevata anche senza Garnett e nell'ultimo quarto Doc Rivers si può permettere di tenere in panca Pierce e Ray Allen.
L'ultimo incontro che vedeva i biancoverdi di fronte a Minnesota avrebbe dovuto vedere il tributo del pubblico di Minneapolis nei confronti di Garnett, ma l'infortunio ha costretto il giocatore a presentarsi in giacca e cravatta, però ci è stata offerta una partita con molti errori ma anche molto piacevole da vedere.
È ormai noto che il general manager Danny Ainge sta cercando un play, possibilmente esperto, che aiuti Rondo a gestire la regia della squadra. In settimana ha tenuto banco la possibilità che Sam Cassell possa venire a Boston ed il suo agente Davis Falk sta trattando con i Clippers il buy-out (chiusura anticipata del contratto dietro pagamento di un importo al giocatore generalmente inferiore allo stipendio residuo), ma è noto che i Clippers non hanno molta intenzione di concederlo. Il giocatore però è desideroso di venire a Boston non facendone un problema di soldi "ne ho guadagnati abbastanza, vincere per me è più importante ora".
Il problema per i Celtics è che non hanno asset da cedere ai Clippers per ottenere Cassell, quindi devono affidarsi solamente al buy-out. Certo è che Cassell sarebbe perfetto per i Celtics e ha già confidenza con molti giocatori in biancoverde: ha giocato con Garnett a Minnesota e Ray Allen a Milwaukee, inoltre si è allenato in estate a Los Angeles con Pierce ed a Houston con Perkins. In settimana ha anche cenato con Garnett, ufficialmente solo per incontrare un amico, ma è scontato che abbiano anche parlato di come e quando Cassell possa venire a Boston.
A giudicare dai commenti di Cassell, lui si sente già un Celtic "sarebbe una bella situazione per me – non ci saranno problemi di adattamento – sono ottimista per il mio arrivo a Boston – la mia sarebbe una giusta addizione" prontamente negate il giorno dopo per evitare problemi in spogliatoio, ma paradossalmente tutta questa sicurezza potrebbe ritorcersi contro rischiando di irrigidire la posizione dei Clippers. Oltre a questo, potrebbe aver decretato il suo mancato arrivo a Boston l'atteggiamento avuto durante la partita a Beantown, in cui è stato espulso per un fallo violento (flagrante di tipo 2) proprio ai danni di Rondo.
I Celtics sono alla ricerca di altri giocatori nel ruolo di play, non solo di Cassell, ma in ogni caso chiunque venga sarebbe solo un cambio di Rondo, il quale partirebbe sempre nello starting five.
Con l'assenza di Garnett, Doc Rivers ha deciso di far giocare titolare Brian Scalabrine. Purtroppo il giocatore non sta avendo una stagione memorabile, ma il Doc non è totalmente dispiaciuto: "non ho mai guardato le cifre di Scal, non ti meraviglia con i punti, i rimbalzi, gli assist o recuperando palloni. Ti meraviglia piuttosto con tutte le piccole cose che fa, facendo il giusto blocco, muovendosi nello spazio corretto, trovandosi nel posto giusto al momento giusto". Doc lo loda per i cosiddetti "intangibles", quelle cose che non si leggono nel boxscore, ma che ti fanno vincere la partita. Noi siamo parzialmente d'accordo con lui, è vero quello che dice, ma non bisogna neanche essere così deficitario in attacco, cosa che fino all'anno scorso non era, perché in questo modo gli avversari possono concentrarsi sugli altri 4 in campo.
Infortuni
Per sicurezza e per evitare pericolosi aggravi dello stiramento dei muscoli addominali, Kevin Garnett anche questa settimana è stato lasciato a riposo. "Ha capito che bisogna essere al 100% per essere utile alla squadra piuttosto che entrare in campo e forse vincere una gara e poi stare fuori per il resto della stagione" ha detto Doc. Certa ormai l'assenza nella gara di domenica prossima contro gli Spurs, potrebbe rientrare nelle due successive per verificare le sue condizioni e poi giocare l'All-Star Game, ma non è sicuro neanche questo, perché in caso di constatazione negativa il giocatore rimarrà fermo fino alla ripresa del campionato il 19 febbraio.
Durante la gara contro Cleveland Paul Pierce non è stato bene, era influenzato e ha anche vomitato. Nonostante questo è stato in campo e ha cercato di portare la propria squadra alla vittoria. A fine gara è andato in ospedale a farsi visitare, ma il problema è passato velocemente e non ha saltato partite.
Uno stiramento alla spalla destra è la causa dell'uscita anticipata di Kendrick Perkins durante la gara contro Minnesota e non è sicuro che possa giocare la domenica sera contro gli Spurs. Un vero peccato perché la sua difesa sta dando molti grattacapi ai lunghi avversari.
Scot Pollard partecipa alle trasferte, ma persiste il problema alla caviglia destra e non gli è possibile scendere in campo. Il giocatore spera di poter rientrare entro due settimane, ma, visti i precedenti, sinceramente ci crediamo poco.
Curiosità
Con Garnett incerto se giocare l'All-Star Game, Ray Allen potrebbe essere chiamato a sostituirlo alla gara delle stelle. Mancato per un soffio la convocazione per voto popolare, è stato lasciato a casa anche dalla votazione degli allenatori, ma la possibile assenza di Garnett trova due probabili nomi, Turkoglu ed Allen stesso. A domanda se parteciperà in caso di chiamata, Ray ha risposto: "naturalmente accetterò, senza dubbio".
S'inizia a parlare della trading deadline del 21 febbraio, giorno entro il quale sono possibili gli scambi tra franchigie. Ainge non sembra preso da frenetiche trattative "sono molto contento della squadra ma terrò il telefono acceso per eventuali trattative", chiaro riferimento ad un eventuale buy-out di Cassell od a qualche play che si potrebbe liberare in questi giorni.
Ora per gli utenti americani le partite sono disponibili in alta definizione grazie all'emittente Comcast SportsNet che ha creato un canale apposito. Inoltre in occasione della partita contro Minnesota, Comcast ha lanciato il servizio Celtics On Demand, in cui l'utente può tornare a rivedere il replay delle immagini della partita fino a 24 ore dopo la conclusione della stessa od ascoltare interviste ai giocatori rilasciate prima dell'incontro. Chissà quanti anni ci vorranno affinché l'alta definizione arrivi anche in Italia.
Il migliore della settimana
Tony Allen ha avuto una buona settimana, ma ha fallito la serata contro Minnesota; anche Powe ha giocato molto bene, ha raggiunto una doppia doppia contro i Clippers e sfiorata nella partita successiva, ma contro i Cavs è stato quasi invisibile; Posey si è preso una settimana di riposo in campo; Perkins è andato progressivamente in calando mentre House in salendo, ma entrambi hanno avuto prestazioni mediamente non soddisfacenti; Davis ha avuto solo un breve acuto contro i Cavs.
A fronte di un andamento poco costante di tutto il non-PGA Tour, c'è un giocatore che ha avuto quasi una media di 19 punti oltre 6 rimbalzi, ben 8 assist contro i Clippers ed il career-high in punti con 24. Questo giocatore è Rajon Rondo, che continua a giocare molto bene e, nonostante anche lui abbia dei cali di forma, questa settimana è stato molto costante e si merita il riconoscimento settimanale per la seconda settimana consecutiva.
Classifica aggiornata:
5 Rajon Rondo
2 James Posey
2 Eddie House
2 Kendrick Perkins
1 Tony Allen
1 Glen Davis
I minuti del PGA Tour
Fuori Garnett per tutta la settimana, i due rimanenti hanno avuto un'ottava relativamente tranquilla: per Ray Allen 36 minuti di media, mentre per Pierce è stato richiesto il suo contributo per soli 30 minuti. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che contro i Clippers la seconde linee nell'ultimo quarto hanno tenuto la squadra avversaria sempre distante, evitando così a Doc Rivers di rimettere in campo le due stelle.
Questo ridotto impiego ha influito anche nelle medie stagionali, facendo scendere quella di Pierce a 2 decimi sotto i 38 minuti di media e quella di Allen solo 3 decimi sopra i 38.
Appuntamenti e classifiche
Settimana corta quella che sta iniziando per il calendario NBA a causa dell'All-Star Weekend, ma i Celtics non si negano un altro terzetto di partite:
domenica in casa contro San Antonio
martedì in trasferta contro Indiana
mercoledì in casa contro New York
La settimana prossima ne avremo di tutti i gusti: una squadra forte, una di media classifica ed una che sta facendo molta difficoltà , tutte in sequenza.
Iniziamo quindi dalla squadra che ha vinto più titoli negli ultimi anni, quella San Antonio che generalmente gioca una prima parte di stagione sotto tono per poi salire di livello in vista della primavera, sarà così anche quest'anno? Chissà , intanto a Boston non verranno né Brent Barry ma soprattutto Tony Parker, ultimo MVP delle Finals. Si prospetta una partita molto interessante, con San Antonio che cercherà di violare l'imbattibilità di Boston contro le squadre dell'ovest. La partita si giocherà ad orari umani per noi europei (ore 19.00) ed in diretta su SportItalia.
Nella successiva partita i Celtics andranno a far visita ad una squadra di un livello decisamente più basso, alle prese con una stagione un po' travagliata. Sarà l'occasione per rincontrare l'ex-allenatore Jim O'Brien, che sicuramente avrà preparato varie trappole, sulle quali i biancoverdi potranno incontrare qualche difficoltà .
Per finire la settimana corta i Knicks arriveranno a Boston. Pronostico chiuso, la speranza è che Isiah Thomas si astenga nell'intraprendere azioni che con la sportività hanno poco a che fare.
Le sconfitte dei Celtics, benché siano poche e nettamente inferiori alle vittorie, hanno permesso di riavvicinare i Pistons, autori di una striscia ancora aperta di 7 vittorie consecutive. La distanza tra le due formazioni si è quindi ridotta a 3 lunghezze (6 risultati utili), ma al momento non avrebbe senso iniziare a preoccuparsi, facilmente i Celtics rimarranno primi per la pausa dell'All-Star Weekend e dopo di questa tornerà Garnett a dar man forte ai biancoverdi. Le formazioni dell'ovest al momento non destano preoccupazioni avendo tutte un record inferiore a quello di Detroit.
A risentirci.