Jose Calderon sta giocando ottimamente anche da titolare al posto di TJ Ford…
11 dicembre, finale della gara Atlanta – Raptors. I canadesi si stanno avviando ad una comodo vittoria quando il destino beffardo ha deciso di accanirsi nuovamente(dopo il grave infortunio del 2004) contro il play titolare dei Raptors.
TJ Ford, protagonista peraltro di un'ottima prestazione coronata con 26 punti si stava avviando a segnare 2 facili punti in contropiede ma il durissimo intervento del rookie degli Hawks Al Horford lo ha sbattuto a terra mettendo ko la sua spina dorsale.
L'infortunio di Ford sembrava privare la franchigia canadese della possibilità di recitare un ruolo da protagonista nella stagione NBA, ma nessuno aveva fatto i conti con la stagione da (quasi) All-Star di Jose Calderon.
Il play spagnolo sta producendo (in 31.7 minuti di impiego) 12.4 punti, arricchiti da 8.7 assist (5° assoluto nella NBA), 3.2 rimbalzi, 1.1 recuperi(tutti career-high) più 1.56 perse.
Calderon si stà confermando anche come eccellente tiratore, sia in azione, 52.5% dal campo e 44.4% da tre, che dalla linea della carità , dove è il terzo più preciso della lega(91.6%). Andiamo pertanto a scoprire uno dei giocatori che meglio si stanno comportando in questa stagione.
Il nostro è nato in un paesino della Spagna, Villanueva de la Serena, il 28 settembre 1981 e giovanissimo si è trasferito nella più famosa Vitoria per poter giocare nelle giovanili del prestigioso club della città (per chi non lo sapesse si tratta del Tau Vitoria).
Questi anni sono accompagnati dalla trafila nelle varie nazionali giovanili, dove, in compagnia di altri giovani come Pau Gasol e Carlos Navarro, avrà modo di vincere il campionato europeo e il Manheinm Tournament, una sorta di campionato del mondo per giovanili non ufficiale.
Diventato adulto il Tau lo manda a farsi le ossa nella LEB (la A2 spagnola), in cui gioca con il Lucentum Alicante chiudendo la stagione della promozione in ACB(serie A1 spagnola) con 9 ppg e 2.1 rpg.
Il suo primo anno nel massimo campionato iberico si chiude amaramente con il ritorno nella LEB della sua squadra e senza che Jose lasci il segno. Queste le sue medie: 8.6 punti in 25.3 minuti di impiego.
Ma la svolta nella sua carriera avviene dopo la stagione 2001-02(giocata in ACB con il Fuenlabrada e chiusa con 9.7 ppg, 1.7 apg e 83.2% dalla linea dei tiri liberi), quando ritorna alla casa madre Tau Vitoria.
Con la squadra spagnola gioca tre stagioni (2002-03,2003-04 e 2004-05) mantenendo ottime medie(8.6ppg, 2.4 rpg, 2.25 apg) soprattutto dal punto di vista delle percentuali realizzative, dove sfiora il 40% da tre e il 90% ai tiri liberi.
Di questi anni sono anche le prime vittorie “da grande”, infatti conquisterà la Coppa del Re nella stagione 2003-04 e verrà inserito nel primo quintetto della Eurolega, coppa che perderà in finale contro il Maccabi Tel Aviv nella stagione successiva.
Anche con la nazionale maggiore, in cui ritrova i suoi amici di gioventù Gasol e Navarro, si toglie parecchie soddisfazioni. Infatti dopo il suo debutto nel campionato mondiale di Indianapolis del 2002, conquisterà la medaglia d'argento nel campionato europeo in Svezia del 2003 ma soprattutto quella d'oro ai campionati del mondo in Giappone nel 2006(chiusi con 7.2 ppg, 3.2 apg e meno di una palla persa per gara).
La visibilità ottenuta grazie alle competizioni internazionali lo portano ad essere firmato come free agent dai Toronto Raptors nell'estate del 2005, coronando così il sogno di ogni bambino che prende in mano una palla a spicchi.
Nel suo anno da rookie le sue cifre(5.4 ppg, 4.5 apg e 2.2 rpg in 23.1 minuti di utilizzo, comunque terzo tra le matricole come numero di assists) non sono esaltanti ma ad impressionare è il modo in cui si completa con la point guard titolare della squadra canadese, infatti Calderon è un play più classico rispetto al prodotto di Texas, in quanto invece di privilegiare le conclusioni personali, siano esse in sospensione o in penetrazione, cura molto la circolazione della palla e lo scarico per creare una buona conclusione per i compagni.
Anche il secondo anno nella lega più bella del mondo conferma i costanti miglioramenti del suo gioco e la coppia Ford-Calderon sembra essere quantomeno la coppia di point guard meglio assortita nella lega, dato particolarmente rilevante se si pensa che è sempre più difficoltoso trovare play di valore.
Arriviamo dunque alla stagione attuale dove, grazie al sopraccitato infortunio di TJ, Calderon è letteralmente esploso. A beneficiarne, oltre alle sue cifre, ne è stata l'intera squadra, che sembra aver acquisito un gioco più corale e meno legato agli umori della coppia Ford-Bosh, che si divideva quasi esclusivamente i palloni in particolare nei momenti caldi delle partite.
A conferma del maggior coinvolgimento del resto della squadra ci sono le 17 partite in cui ha superato quota 10 assist(servendone addirittura 16 contro Seattle e Indiana) e le 15 gare in cui ha concluso con una doppia-doppia, ma anche l'aumento di 10 punti a partita segnati dai Raptors a partire dal 12 dicembre.
Tutto questo è condito con una solidità e una qualità di gioco eccelsa come si evince dal fantastico rapporto assists\turnovers, che è di 6.15 a 1, il più alto che un giocatore ha tenuto dal 1988. Per evidenziare ulteriormente l'importanza di tali statistiche bisogna ricordare che da quando è stato istituto questo rapporto solamente 5 giocatori hanno mantenuto un valore più alto di 5 a 1!
Il rendimento di Calderon è dunque in continua crescita (15.2 ppg e 10.3 apg a gennaio), ma lo spagnolo non perde di vista il suo ruolo all'interno della squadra, che con grande umiltà lo ha portato a dichiarare “Io voglio che TJ torni. Quello che succederà in quel momento lo deciderà coach Mitchell. So qual'è il mio ruolo e sono pronto a ricoprirlo quando TJ tornerà “.
Queste affermazioni confermano la generosità e la bontà d'animo del play spagnolo, che lo rendono molto benvoluto dalla dirigenza, i tifosi ed i compagni di squadra.
Quindi l'augurio per i tifosi dei Raptors è che il giocatore possa rinnovare con la franchigia canadese, in quanto in estate andrà a scadenza e potrebbe andare via come free agent. Ipotesi secondo me da evitare a tutti i costi, stante le cattive condizioni di Ford e le incognite sul suo completo recupero dall'infortunio alla schiena.