Rajon Rondo ha prodotto una delle sue migliori settimane in carriera
Volevate vedere come si comportavano i Celtics senza Garnett? Eccovi serviti: vincono. I Celtics non sono solo Garnett, sono molto di più e lo abbiamo potuto vedere questa settimana con tanti giocatori che si sono messi in evidenza ed il duo Pierce-Allen che trascina tutta la squadra.
Risultati
Boston Celtics @ Orlando Magic L 93-96
Boston Celtics @ Miami Heat W 117-87
Dallas Mavericks @ Boston Celtics W 90-96
Commento
Ormai sembra quasi una costante, una sconfitta a settimana i Celtics non se la fanno più negare, ma finché rimane isolata, attorniata da vittorie straripanti (Miami) ed a cardiopalma (Dallas) la stagione può considerarsi ampiamente positiva.
Prima di effettuare una breve carrellata delle partite giocate in settimana è doveroso far notare come per tutte le ultime tre partite i Celtics hanno giocato senza Kevin Garnett, per qualcuno il vero playmaker dei Celtics, per tutti uno dei tre migliori giocatori della Lega. Nella sezione Infortuni potete trovare i dettagli sul suo problema fisico, ma non si può non notare come la squadra abbia risposto bene alla sua assenza, trascinata dal resto del PGA Tour ed anche le seconde linee non si sono fatte pregare nel mostrare quello che valgono. Finora i Celtics avevano giocato solo 3 gare senza il PGA Tour al completo ed in tutti e 3 i casi l'assente era Allen. Ora invece con l'assenza di Garnett abbiamo potuto vedere come i Celtics non si facciano troppi problemi a battere le avversarie, anche se sono di ottima caratura. Chiaramente prima torna Garnett meglio è per tutta la squadra, ma finchè questo non avverrà potremo verificare quanto Boston possa sostenere l'attuale ritmo senza il forte lungo biancoverde.
La sconfitta contro Orlando è arrivata grazie ad un tiro da tre punti di Turkoglu all'ultimo secondo effettuato con un equilibrio molto precario. L'amarezza di vedere una L in questo modo è stata elevata, visto che durante tutta la partita i Celtics hanno combattuto ad armi pari e Powe ha sostituito egregiamente il più quotato pariruolo.
La successiva partita contro Miami richiedeva una vittoria per tornare a riempire di W il tabellino, ma, nonostante la pochezza della squadra della Florida, nessuno immaginava che i Celtics avrebbero passeggiato con tranquillità sul parquet avversario, per giunta con cifre elevate da parte di giocatori che difficilmente hanno raggiunto questi livelli in tutta la loro carriera, per esempio Powe ha ritoccato i suoi massimi in punti (25), rimbalzi (11) e minuti giocati (36).
Ben più ostica la sfida contro Dallas, ma i pronostici della vigilia che li davano battuti non hanno influito sui ragazzi in maglia biancoverde e ne è venuta fuori una partita estremamente equilibrata, risolta solo nel finale con un ottimo rimbalzo in attacco di Rondo strappato a Novitzki e trasformato in due punti risultati alla fine decisivi. La sfida contro Dallas accentua il bilancio positivo con le squadre dell'ovest, contro cui i Celtics hanno vinto 13 volte e non hanno ancora subito sconfitte.
Non sta giocando affatto bene e spesso è dannoso per la squadra: ma che succede a Tony Allen? Difficile dare una risposta, al momento attuale non ne abbiamo. Probabilmente ha qualche blocco mentale causato dall'infortunio al crociato e, in aggiunta al mancato rinnovo che lo vedrà free agent a fine stagione, gli sta causando qualche pensiero di troppo che non riesce a gestire. Questa è solo un'ipotesi come se ne possono fare tante, per il momento ci dispiace vedere l'ottimo difensore del primo anno regredire in modo così evidente.
Da un giocatore in crisi, possiamo ora ad un altro giocatore questa volta in grande crescita, ci riferiamo ovviamente a Leon Powe, il quale sembra trasformato dopo la nascita del primogenito. Difende alla morte, attacca con ferocia il canestro avversario, cattura un rimbalzo come se fosse l'ultima cosa che farà nella vita. A noi fa un immenso piacere vedere Leon così aggressivo ed attivo in campo e speriamo di vedere questa ferocia anche ai play-off.
Infortuni
Come temevamo, lo stiramento ai muscoli addominali ha lasciato in borghese Kevin Garnett per tutta la settimana. Il giocatore voleva giocare fin dalla gara contro Orlando, ma la prudenza ha prevalso e Doc gli ha detto di no, insistendo per farlo giocare solo quando sarà al 100%, quindi non è sicuro che il giocatore torni in campo già alla prossima partita.
Oltre a Garnett, assente per tutte e 3 le partite settimanali, anche Ray Allen è rimasto fuori campo, ma solo per la partita contro Miami a causa di un'influenza, costretto anche ad andare all'ospedale a farsi fare delle iniezioni contro la disidratazione. Per evitare complicazioni Allen è rimasto in albergo durante la partita.
Ancora qualche problemino alla caviglia destra per Rajon Rondo, ma questo non gli ha negato la possibilità di entrare in campo e di produrre una prestazione globale della settimana tra le migliori della sua carriera.
Anche Brian Scalabrine, chiamato a sostituire in quintetto Garnett, ha avuto problemi fisici, nel suo caso una banale influenza che però lo costringeva ad effettuare pure lui delle iniezioni per combattere la disidratazione.
Per Tony Allen invece un colpo subito da Gerald Green la settimana scorsa all'occhio destro gli ha causato dei problemi, aggravati da un colpo simile ricevuto da Evans nella gara contro Orlando. Torpore ed eccessiva lacrimazione lo stanno tormentato, speriamo che la pausa lo aiuti a recuperare completamente.
Contrariamente alle previsioni, per Scot Pollard l'assenza dal parquet per la caviglia destra ancora dolorante non è prevista a breve.
Curiosità
Sono usciti i nomi delle riserve per il prossimo All-Star Game. Scontata la chiamata di Paul Pierce, ma forte è stata la meraviglia nell'apprendere che è stato preferito Joe Johnson a Ray Allen. Pratica la risposta di Allen: "trascorrerò un po' di tempo con la famiglia". Pierce e coach Doc Rivers hanno lasciato dichiarazioni molto meravigliate, e noi siamo d'accordo con loro.
Dopo non essere stato chiamato per la partita tra i rookie (primo anno) ed i sophomore (secondo anno) la scorsa stagione, quest'anno Rajon Rondo ha avuto l'onore della chiamata per far parte della rappresentativa dei sophomores.
Un altro giocatore potrebbe far compagnia a Garnett, Pierce e Rondo sull'aereo di Wyc Grousbeck: è Eddie House, in lizza per la chiamata della gara del tiro da tre punti.
L'ABC è una delle più importanti televisioni americane e l'ultima volta che i Celtics sono passati sulla loro rete è stato lo scorso 18 gennaio 2004, più di 4 anni fa. Il motivo è semplice: in diretta nazionale nella ABC ci vanno solo le squadre migliori e fino allo scorso anno i Celtics non navigavano nei piani alti dell'NBA. Da quest'anno tutto è cambiato ed è cambiata anche l'attenzione che l'ABC rivolge verso i Celtics, e quindi contro Orlando la franchigia bostoniana è tornata in diretta nazionale su questa rete. Un altro segnale che le cose sono cambiate a Beantown.
Il migliore della settimana
15+23+14 sono i punti di Rajon Rondo, vincitore del riconoscimento settimanale. Anche se le sue medie non sono sempre invidiabili, ha comunque messo numerose preoccupazioni alle difese avversarie ed attacca con più facilità il canestro. È risultato anche efficace sotto i tabelloni con una media settimanale di quasi 8 rimbalzi, di cui ciliegina sulla torta è stato quello strappato dalle mani di Novitzki. Da migliorare le assistenze, negli ultimi 7 giorni ferme a 4 di media.
Nota di merito anche per Posey, il quale sarebbe stato il vincitore se Rondo non avesse prodotto una settimana così prolifica di segnature, e per il rinvigorito Powe.
Classifica aggiornata:
4 Rajon Rondo
2 James Posey
2 Eddie House
2 Kendrick Perkins
1 Tony Allen
1 Glen Davis
I minuti del PGA Tour
Settimana di riposo, anche se forzato, per una parte del PGA Tour. Garnett ha saltato tutta la settimana mentre Ray Allen non ha giocato la gara contro Miami, anche se non è servita la sua presenza, nelle rimanenti due gare ha ottenuto una media di 39 minuti risultando più utilizzato rispetto ad un Pierce che ha usufruito di un minutaggio basso proprio contro Miami, che ha abbassato la sua media a 36 minuti.
Le medie stagionali non sono sostanzialmente cambiate, Garnett rimane a 35 minuti netti, mentre Allen e Pierce si tallonano poco sopra i 38 minuti, soglia vicina a quella di sovrautilizzo dei 40 minuti, ma non troppo vicina da esserne preoccupati.
Appuntamenti e classifiche
Nonostante la pausa di quattro giorni, la settimana prossima ai Celtics attendono ben tre partite:
martedì 5 febbraio in trasferta contro Cleveland
mercoledì 6 febbraio in casa contro i Clippers
venerdì 8 febbraio in trasferta contro Minnesota
Settimana fondamentale per i Celtics, non perché giocano contro squadre fortissime, non perché si sta decidendo la prima posizione, ma perché c'è l'attesissimo ritorno di Garnett a Minneapolis senza la maglia della franchigia del lupo, infortunio permettendo. La diretta nazionale ESPN è d'obbligo ed è facile credere che tutti si mettano davanti al teleschermo per vedere la reazione del giocatore e del pubblico.
Cleveland senza LeBron è facilmente battibile, ma il prescelto dovrebbe tornare per martedì, ovviamente il pronostico cambia radicalmente nel caso di una sua presenza, anche se i favoriti per la vittoria rimangono i Celtics.
I Clippers sono terzultimi, ogni tanto hanno qualche sussulto ma sarebbe alquanto azzardato prevedere qualche difficoltà per i Celtics.
La classifica rimane noiosamente la stessa, con i Celtics sempre primi e tutte le altre squadre ad inseguire, ma in questo caso la noia è estremamente piacevole.
Ora i Celtics stanno trascorrendo quattro giorni pieni (da venerdì al prossimo lunedì) senza partite giocate. Per tutti Doc ha concesso due giorni di completo riposo e da domenica si ricomincia con gli allenamenti in vista della ripresa della stagione.
A risentirci.