Finalmente Kendrick Perkins sta facendo vedere quello che tutti noi ci aspettavamo da lui
Doveva essere la settimana più facile della stagione, invece i Celtics hanno rischiato di farla diventare come la prima settimana negativa della nuova era. Complice il rilassamento che tutte le squadre migliori hanno tra gennaio e febbraio, la sconfitta è arrivata una sola volta, ma potevano essere benissimo due.
Risultati
Boston Celtics @ New York Knicks W 109-93
Toronto Raptors @ Boston Celtics L 114-112
Minnesota Timberwolves @ Boston Celtics W 86-87
Commento
Avevamo detto che doveva forse essere la settimana più facile della stagione, e sulla carta era così, invece il campo ha decretato un altro verdetto: si è seriamente rischiato che fosse la prima settimana negativa della stagione.
Come prima partita settimanale i Celtics incontravano i derelitti Knicks e fin dall'inizio si capiva che i Celtics non volevano forzare e hanno lasciato il palcoscenico a Perkins, che ha realizzato il suo massimo in carriera con 24 punti. La vittoria è arrivata facilmente, senza forzare troppo, ma i Knicks purtroppo, aizzati da quel personaggio che risponde al nome di Isiah Thomas, hanno fatto di tutto per innervosire i nostri. House si è limitato a rispondere per le rime alla panchina avversaria, Pierce invece si è fatto espellere assieme a Richardson. Doc si è lamentato anche di Perkins, avvertendo che parlare troppo ai play-off significherebbe una sicura sconfitta: "ho detto di stare tranquilli e giocare la partita, sono dispiaciuto di quello che è successo".
Poi sono arrivati i Raptors con il loro 58% dal campo ed un irreale 71% da tre punti a far capire che la settimana non sarebbe stata facile. A ben vedere la percentuale da tre punti giustificherebbe in pieno la sconfitta, ma nonostante questo i Celtics hanno avuto due opportunità per vincerla, ma sono usciti entrambi. Poiché a noi piace guardare il bicchiere mezzo pieno, si può tranquillamente dire che, nonostante la serata eccezionale al tiro dei Raptors, impossibile da ripetere in futuro, i Celtics sono riusciti a rimanere in partita fino alla fine, ma non possiamo non notare come i tiri decisivi devono essere segnati se si vuole cercare di vincere il titolo, perché quelle situazioni torneranno ai play-off e non potranno più essere considerate un incidente di percorso in un cammino lungo 82 passi.
La successiva partita contro Minnesota per certi versi sembrava la ripetizione della sfida contro Toronto, con i giocatori del lupo in trance agonistica, ma in quella occasione ci ha pensato Perkins a sistemare le cose e tra un rimbalzo, una stoppata ed una schiacciata su tap-in è riuscito a portare a casa la vittoria.
Una cosa è sicuramente da ricordare: i Celtics sono la migliore squadra NBA, il record sta sempre lì a ricordarlo a tutti, anche alle squadre avversarie che vogliono ben figurare ed allora giocano sempre al massimo delle loro possibilità , cosa che i Celtics non si possono permettere di fare perché il loro obiettivo è arrivare al meglio da aprile in poi, ed allora tirano un po' i remi in banca rischiando qualche sconfitta. Tutto normale quindi che arrivi qualche incidente di percorso, se poi guardiamo la percentuale da tre di Toronto ci chiediamo come abbiano fatto i Celtics a rimanere in partita fino alla fine.
Nonostante giochino in una squadra diversa di quella a noi preferita, ci sembra giusto lodare il lavoro di Al Jefferson (per tutti BigAl) e Ryan Gomes, i due che Ainge è stato costretto a cedere per avere Garnett. Il prezzo è stato alto per godere dei servigi del buon Kevin e questa partita ce lo ha ricordato. In certi momenti ci è sembrato di rivedere in campo Olajuwon, famoso per i suoi movimenti che ubriacavano letteralmente il difensore, invece era BigAl e ci fa piacere che abbia proseguito a migliorare anche lontano da Beantown.
Infortuni
Uno stiramento dei muscoli addominali ha causato l'uscita di Kevin Garnett dalla partita contro Minnesota nell'ultimo quarto per poco più di 5 minuti, ma è tornato in tempo per rubare palla da Telfair nel loro ultimo tentativo di vincere la partita. Vedremo se questo problema fisico avrà ripercussioni nel suo rendimento.
Il doppio problema di Rajon Rondo alla caviglia ed alla schiena è stato solo parzialmente risolto, in particolare la caviglia necessita di ulteriori trattamenti e non è ancora al 100%; nonostante questo il giocatore ha deciso di rientrare in campo.
James Posey invece ha accusato una distorsione al dito indice della mano destra. Ha saltato tutte e tre le gare in programma in settimana, ma dovrebbe tornare presto. Come cura per lui c'è solo il riposo.
Anche Scot Pollard dovrebbe tornare presto, per lui sono 8 le gare lontano dal campo a causa di una caviglia destra dolorante. A domanda su quando potremo rivedere Pollard, Ainge ha detto: "non lo so, abbiamo il lusso di tenere a riposo Scot perché abbiamo Big Baby e Leon che stanno giocando bene". La sensazione è che si voglia tenere a riposo Pollard il più possibile.
Curiosità
Ormai è ufficiale: coach Doc Rivers sarà l'allenatore dell'est all'All-Star Game. Poiché ad allenare le due formazioni dell'Est e dell'Ovest saranno i due allenatori le cui rispettive squadre hanno il miglior record per il 3 febbraio, ormai Detroit non ha più possibilità di recuperare Su Boston e sarà quindi Doc ad allenare la rappresentativa dell'est (ha ottenuto la matematica assegnazione dopo la vittoria contro New York), mentre all'ovest la gara è ancora viva, con molte squadre vicinissime tra loro. Per Doc è la seconda apparizione dopo avervi giocato nel 1988.
Quasi contemporaneamente è arrivata la notizia che Kevin Garnett ha vinto la votazione fatta dai tifosi con quasi 2,4 milioni di voti. Sulla possibilità che anche Pierce ed Allen siano convocati dagli allenatori Doc è stato molto chiaro: "li voglio tutti lì, ma è una gara per lo spettacolo, non è competizione". Anche Garnett è stato altrettanto chiaro: "tutti noi tre abbiamo avuto un grande impatto nella Lega in questa stagione e sarebbe opportuno riconoscerlo". Nel passato solo tre volte i Celtics hanno mandato 4 giocatori alla gara delle stelle: 1952-53, 1961-62 e 1974-75.
"Questo è un fantastico onore per la nostra squadra, i nostri giocatori ed il nostro staff" ha detto Doc orgoglioso e per l'occasione il presidente Wyc Grousbeck ha offerto la disponibilità di un aereo privato all'allenatore, al suo staff, a Garnett ed a chiunque sia convocato all'All-Star Game. I principali candidati a prendere l'aereo sono Pierce ed Allen per la gara principale e Rondo per la gara dei giovani. Se nel 2006 sono stati convocati 4 giocatori dei Pistons con un record inferiore a quello attuale dei Celtics, come minimo tutto il PGA Tour dovrebbe essere convocato.
Notizia interessante: probabilmente il New England avrà una franchigia dell'NBDL. Bill Ryan Sr. Infatti, presidente del TD BankNorth, banca che ha dato il nome all'impianto presso il quale giocano i Celtics, si è messo d'accordo col figlio Bill Ryan Jr., presidente della Oxford Plains Speedway, di studiare la possibilità di creare una franchigia a Portland, la cittadina (65mila abitanti) più grossa del Maine, Stato più a nord della costa est degli Stati Uniti, subito prima del Canada. La cittadina dista meno di 200 chilometri da Boston, un'inezia tenendo conto delle distanze negli Stati Uniti, e se ricordiamo i problemi logistici che causano le assegnazioni dei Celtics alla franchigia dell'NBDL nello Utah, si capisce benissimo che avere una franchigia vicina a Boston sarebbe di certo una facilitazione enorme.
Prima della partita contro i Knicks, i Celtics avevano vinto al Madison già quattro volte, l'ultima sconfitta è stata il 23 marzo 2005, ma questa striscia si è ulteriormente allungata e NY dovrà attendere la penultima partita stagionale, ovvero il 14 aprile prossimo, per spezzare questa striscia.
Sono già disponibili le opzioni per riservarsi un posto ai prossimi play-off, ma solo per un numero limitato. L'opzione, valida per 8 biglietti, non verrà rimborsata in caso di uscita dei Celtics al primo o secondo turno, e costa 31 dollari.
Il migliore della settimana
Migliore prestazione della carriera con 24 punti ed un'altra prestazione da 21 punti con canestri decisivi per la vittoria: poco importa se Kendrick Perkins nella partita di mezzo non ha brillato, le sue prestazioni di capo (contro New York) e di coda (contro Minnesota) sono state talmente devastanti che si merita il riconoscimento settimanale senza neanche andare a valutare le prestazioni degli altri giocatori non-PGA Tour.
Note di merito anche per Rondo, il quale (tranne che contro Minny), ha tirato molto bene e ha chiuso la settimana con due buone prestazioni, e Tony Allen, più che discreto contro Toronto, ma autore di scelte scriteriate nella altre due serate.
Classifica aggiornata:
3 Rajon Rondo
2 James Posey
2 Eddie House
2 Kendrick Perkins
1 Tony Allen
1 Glen Davis
I minuti del PGA Tour
Ray Allen torna a frequentare assiduamente i parquet NBA e con una media di 40 minuti per gara è il giocatore più impiegato della settimana. Segue Pierce con 37 minuti e Garnett lambisce ma non supera i 35 minuti.
Nel computo complessivo Pierce ed Allen si equivalgono ed il loro minutaggio è pari a 38,3 mentre Garnett continua a baciare la soglia di tranquillità , questa settimana la sua media è pari a 35 minuti di media.
Appuntamenti e classifiche
Tra la pausa per la finale NFL e qualche giorno di riposo del calendario, i Celtics avranno ben 4 giorni senza partite tra venerdì prossimo ed il lunedì successivo compresi, ma fanno in tempo a giocare per ben tre volte la settimana prossima:
domenica 27 gennaio: in trasferta contro Orlando
martedì 29 gennaio: in trasferta contro Miami
giovedì 31 gennaio: in casa contro Dallas
La sfida tra le due formazioni era l'incontro più atteso di tutta la prima parte della stagione, ora ha perso un po' d'importanza per il calo di Orlando, ma quest'anno un Celtics-Magic ha sempre un po' di attrattiva, forse perché sono le due sorprese più liete dell'est.
Di contro la successiva partita contro Miami ha un appeal solo per la presenza di due nostre vecchie conoscenze, Ricky Davis e Mark Blount, perchè per il resto Miami è penultima solo dietro a Minnesota nell'intera Lega.
Per finire un appuntamento molto ghiotto, la partita contro una delle più serie candidate a giocarsi la finale NBA nella parte ovest, un'occasione quindi per i ragazzi in biancoverde di confrontarsi con una delle più forti squadre della Lega e che si potrebbero anche fronteggiare a giugno per il titolo NBA.
Una settimana molto calda quindi in attesa che arrivino quei 4 giorni di riposo che daranno la possibilità di ricaricarsi, dato che ultimamente i Celtics si stanno prendendo qualche pausa di troppo, comprensibile con una stagione così lunga.
A risentirci.