Chris Bosh si stà dannando l'anima, ma sembra non bastare…
In the middle of the road, in italiano potremmo dire “nè carne nè pesce”, è un'espressione che si addice bene all'attuale situazione dei Toronto Raptors.
Record che oscilla intorno al .500 in quanto a vittorie, appeal nella media (secondo il famoso studio di Forbes i “Dinosauri” sono al 14° posto nella classifica che indica il valore commerciale dei team NBA, per la cronaca chi vuole “acquistare” i Raptors deve sborsare la modesta, si fa per dire, cifra di 373 milioni di dollari) e squadra che oscilla tra il sogno di diventare (in futuro) una contender per il titolo e il rischio, a mio modesto avviso ben più concreto, di doversi “accontentare” di qualche apparizione marginale ai playoffs.
Chris Bosh, uomo franchigia dei canadesi, a domanda precisa circa il record di 17-17 ottenuto finora dai canadesi nella tutt'altro che irresistibile Atlantic Division (Celtici esclusi ovviamente!), ha laconicamente affermato:”Siamo appena sufficenti. Se si guarda alla nostra classifica ad Est e a come stiamo giocando non c'è altro da dire, dobbiamo migliorare in molte piccole cose“.
Cosa manca dunque a questi Raptors?
La mancanza principale può essere sintetizzata in due parole:TJ Ford. Ford è out a tempo indefinito e il rischio che posssa saltare tutto il resto della stagione a causa dell'infortunio alla schiena causatogli dallo scontro con Al Horford nella gara contro gli Atlanta Hawks è molto alto, anche se lo stesso giocatore, dopo una serie di consulti sulle condizioni della sua spina dorsale, ha voluto rassicurare tutto l'ambiente(da non dimenticare che Ford ha dovuto già saltare un intero anno per un infortunio al collo quando ancora giocava nei Milwaukee Bucks).
L'importanza di una così grande perdita è evidente ancora una volta nelle parole di Bosh:”Una squadra sente sempre la mancanza di un giocatore come Ford, capace di creare tiri comodi per qualsiasi compagno. Un giocatore che è un fattore sia in difesa con la sua velocità , sia in attacco con i suoi punti e i suoi assists. Comunque Jose (Calderon) e Juan (Dixon) stanno facendo molto bene“.
Soprattutto il primo, aggiungo io. Infatti il play spagnolo ha aumentato tutte le sue voci statistiche, come si evince dalla seguente tabella:
Punti Assists Rimbalzi Palle Perse %FG
06-07 8.7 5.0 1.7 1.43 0.521
07-08 11.5 8.2 3.1 1.32 0.510
Da sottolineare in particolare che Jose viaggia a circa 1 palla persa ogni 6.05 assists, il migliore nella lega in questa voce. Tuttavia questo aumento può essere definito fisiologico, essendo Calderon passato da un impiego medio di 21.0 minuti per gara ai più cospicui 29.3 minuti per serata.
Ciò ci deve portare ad una riflessione.
Calderon stà sicuramente facendo il suo, forse anche qualcosa in più, ma si stà assestando su cifre che avrebbe potuto mantenere anche senza l'infortunio di Ford.
Lo stesso coach Mitchell la pensa così quando, dopo la vittoria di New Orleans del 31 dicembre scorso, ha affermato: “Quello che la gente non sembra capire è che Calderon sta giocando sugli stessi livelli dello scorso anno. Sicuramente ci sta dando moltissimo, ma la combinazione Calderon-Ford ci assicurerebbe 27-30 punti ed almeno 12-15 assists per gara“.
All'infortunio di TJ Ford và sicuramente ricollegata un'altra lacuna piuttosto evidente di questi Raptors: la scarsa vena realizzativa.
Come sempre i numeri ci vengono in aiuto: 96.38 la media punti segnati per partita (18° posto), ma soprattutto nelle ultime 10 gare solo 90.50 (penultimo posto, peggio hanno fatto solo gli sfortunati Clippers!).
Questa involuzione nelle realizzazioni rispetto allo scorso anno (99.5 la media punti nella stagione 2006-2007), oltre che per la già citata assenza di Ford, è dovuta anche all'involuzione di alcuni giocatori.
Infatti Anthony Parker è passato dai 12.4 ppg dello scorso anno agli attuali 10.5; Andrea Bargnani dai 11.6 ai 9.9 ppg ed infine Rasho Nesterovic è passato dai 6.2 ai 4.7.
Il problema in attacco assume proporzioni ancora più preoccupanti se si pensa che in estate sono stati firmati 2 buoni tiratori come Carlos Delfino e Jason Kapono, il quale però vede anch'esso scendere le sue cifre dai 10.9 ppg agli attuali 9.2.
Questo calo nelle cifre di diversi giocatori non permette ai Raptors di avere una spinta maggiore dai giocatori provenienti dalla panchina, come è stato evidente nelle ultime 2 partite, dove i bench players hanno contribuito alla causa con solo 12 punti.
Dunque tutto da buttare via? Ovviamente no.
Innanzitutto se l'attacco stenta, la difesa si sta comportando alla grande, riducendo i punti subiti per gara dai 98.5 dello scorso anno ai 95.23(sesti in tutta la NBA).
Il principale merito per questo miglioramento è sicuramente da ascrivere alla presenza sempre maggiore in campo di un lottatore come Kris Humphries(passato da 11.2 a 15.7 minuti di impiego) e all'esplosione, per certi versi inattesa, del rookie Jamario Moon.
Questi giocatori si sono fatti apprezzare anche per il loro atletismo e per la loro capacità di andare a rimbalzo(in coppia prendono 10.8 rimbalzi per allacciata di scarpe), che permette a coach Mitchell di sopperire al cronico problema al rimbalzo della squadra canadese. Al riguardo basti dire che il nostro Bargnani, schierato spesso come centro titolare, prende solo 3.5 rpg.
Dunque è dalla grinta e dalla voglia di lottare dei cosiddetti gregari che Toronto dovrebbe ripartire nel tentativo di dare una svolta a questa stagione, sperando magari che anche alcuni giocatori di talento vengano contagiati da questo entusiasmo(vero Andrea?).
Aspettando Ford…