Solito inverno, soliti Spurs

Buon momento per Micheal Finley

"Cari tifosi degli Spurs, in questo periodo potere pretendere qualsiasi cosa ma siate pazienti ""

Musica e testo di Gregg Popovich dopo la sconfitta subita alla Oracle Arena di Oakland.

Pazienza, per i risultati che stentano ad assumere la veste della regolarità  e della costanza e che invece prendono posto sull'ottovolante della discontinuità . Pazienza, per i continui intoppi fisici che per un mese hanno privato la contemporanea partecipazione dei "Big Three" alle recite di San Antonio. Pazienza, perché è inverno e soprattutto perché è gennaio, mese allergico allo stile playoff voluto e implementato da Popovich nel sistema Spurs.

Nel mese di Gennaio, da quando Gregg è sulla panchina texana, il record è di 96-59, ovvero il 61% di vittorie contro il quasi 68% in totale. Numeri che rivelano una tendenza sempre più marcata vista lo zoppia di questo inizio 2008.

Nell'era Duncan, lo spartiacque cestistico della stagione degli Spurs è sempre stato individuato in un fattore presente solo nella "schedule" dei nero-argento. La "road-trip" di 9 partite necessaria vista la presenza dell'atteso rodeo all'At&t center. Da lì in poi, in tutti questi anni, è sempre cambiato qualcosa, e non solo dal punto di vista del rapporto vittorie/sconfitte.

E' lo stesso Pop che lo conferma con la perspicacia che lo contraddistingue.

Abbiamo sempre parlato della serie di trasferte consecutive in occasione del rodeo come il punto di partenza, per cercare di capire quello che ci serve e come utilizzarlo per competere fino a giugno. E' cosi da 6/7 anni e spero che accada lo stesso anche in questa occasione

I tifosi nel frattempo sperano con quel sano ottimismo e il Larry O'Brein Trophy sempre da mostrare a mo' di garanzia. Ma le ultime prestazioni hanno il giusto scopo di far lievitare qualche interrogativo che invade senza intaccare più di tanto certezze e obiettivi.

Per prima cosa, è scesa drasticamente e in modo abbastanza visibile l'intensità  offensiva. Senza l'inventiva e la creatività  di Manu Ginobili, l'attacco Spurs è apparso molto più prevedibile del solito e di facile lettura anche per alcune difese riconosciute come non irresistibili (vedi sconfitta a Denver).

Nelle otto partite prese in considerazione, in forte ribasso il numero dei canestri realizzati (33.7 contro i 36.7 di media), e soprattutto la percentuale di realizzazione (42.7% contro il 46% stagionale). Stanchezza, logico calo fisiologico, imprecisione ma anche tanti errori di selezione nel tiro. La partita (persa ed anche malamente) contro Toronto ne è una valida testimonianza e riepiloga in pieno le varie cause citate precedentemente. (solo 23 canestri realizzati ")

Se storniamo dall'analisi la scorpacciata di punti (realizzati e soprattutto subiti) della sfida contro i Warriors, San Antonio ha si concesso solo 84.8 ppg agli avversari ma è stata anche uno degli attacchi peggiori della lega con gli appena 91.2 ppg (la media stagionale è di 98.2 ppg) con due gare sotto gli 80 punti.

La poco fluidità  e lucidità  al tiro provoca comunque degli scontati benefici " qualche miglioramento sensibile risiede e staziona da un bel po' di partite nel contenitore "Rimbalzo offensivo". 14 delle ultime 16 gare con più di 10 rodmans (12 di media) ed anche per questo motivo, San Antonio è riuscita a restare in partita in tutte le 8 partite di questo periodo (delle 5 W, 3 sono state centrate tirando peggio degli avversari).

Con Ginobili in sala d'attesa, i due commilitoni Parker e Duncan si sono dovuti caricare di molte più responsabilità  non sempre convertite in punti e giocate efficaci. Soprattutto sulla sfonda caraibica nonostante le cifre parlando di un surriscaldamento offensivo (20.3 ppg con 13.8 rpg).

Le difficoltà  riscontrate contro Denver (nello duello con i vari Nene, Camby e Martin) e Toronto (raddoppiato ad ogni singolo possesso) sono anche parzialmente giustificate da una non brillantissima condizione fisica anche se il 44% al tiro (media stagionale superiore al 50%) e l'aumento più che sensibile nelle palle perse (3.5 TOpg contro le 2 in media) fanno pensare ad una semplice vacanza tecnica "

Il franco-belga, rientrato proprio in occasione della gara dove Ginobili si è procurato l'infortunio al dito della mano sinistra, ha dimostrato di aver recuperato discretamente contribuendo con quasi 22 punti di media aumentando la sua frequenza nei viaggi alla lunetta (7.3 rispetto al 5.7 stagionale).

Chi invece ha deciso di dare del tu al canestro è Micheal Finley, l'uomo più in forma in casa Spurs. Nelle ultime 8, tralasciando la personale guerra balistica di Los Angeles contro i Clippers (1/10) sostituita da una rara intensità  mostrata sotto i tabelloni (11 reb), il prodotto di Wisconsin ha rastrellato numeri interessanti. Aiutato dal più volte citato forfait di Manu, Finley ha giocato quasi 37 minuti a partita (24 nelle precendeti 25 gare) realizzando 15 punti di media con buonissime percentuali (45% dal campo, 42% da 3). Decisivo nella facile cavalcata contro i Grizzlies.

Naviga in cattive acque (costringendo Pop ha spolverare prima del previsto la versione quintettista di Horry) Fabricio Oberto, autore di un ottimo inizio di stagione. Le sue cifre sono in caduta libera. Si è passati dai 23 mpg delle prime 25 agli appena 15 delle ultime 8. Oberto nei pochi minuti nei quali è stato in campo ha "contribuito" con 11 punti in totale (4/16 dal campo).

Colpa anche dell'ascesa di Bonner, ormai settimo uomo della rotazione griffata Popovich. 4 partite in doppia cifra e tantissima energia sotto canestro e nelle situazioni "sporche" di gioco. E' il miglior rimbalzista offensivo della squadra in rapporto ai minuti giocati e se la costanza nel tiro da fuori rimane questa (40%), il minutaggio nei playoff potrà  invertire la rotta rispetto alla versione 2007.

C'è molto da migliorare.
Il calendario non consente determinati adattamenti. Gennaio rimane Gennaio e non è inverno se non ci sono portate di crisi e bicchieri di dubbi ad apparecchiare la tavola degli Spurs.

I 130 punti subiti sotto i colpi di Davis e Jackson fanno riflettere. Ma i tifosi sanno che non sono altro che brutti episodi che ormai da anni riempiono l'interminabile carovana della regular season.

E' Inverno, il rodeo è vicino, gli Spurs sono dove volevano essere " come ogni anno e nonostante tutto"

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