Brett Favre inizia la sua rincorsa al titolo contro i Seahawks
Seattle Seahawks (10-6) @ Green Bay Packers (13-3)
Seahawks leaders
Passing: Matt Hasselbeck (3966 yards, 28 TD, 12 int, 91.4 rating)
Running: Shaun Alexander (716 yards, 4 TD)
Receiving: Bobby Engram (1147 yards, 6 TD)
Packers leaders
Passing: Brett Favre (4155 yards, 28 TD, 15 int, 95.7 rating)
Running: Ryan Grant (956 yards, 8 TD)
Receiving: Donald Driver (1048 yards, 2 TD)
Dopo la settimana di riposo, finalmente il nonnetto dei quarterback NFL inizia la sua presumibilmente ultima "road to Super Bowl". Il tanto criticato Brett Favre, accusato di non voler lasciare il football professionistico solo per stabilire record personali, si e' preso la sua abbondante rivincita terminando la regular season con il miglior record della NFC.
Inutile dire che i favoriti per questa gara sono proprio i Packers, il cui gioco offensivo puo' contare su un Favre in gran forma e due terminali per i passaggi del 38-enne QB che si complimentano perfettamente. Donald Driver, giocatore di vasta esperienza, e' il ricevitore di possesso, mentre il giovane Greg Jennings (secondo anno) ha realizzato ben 12 TD allungando le difese sul profondo.
Ad inizio stagione, il problema principale della squadra allenata da Mike McCarthy era l'incapacita' di stabilire un running game efficace, anche se le vittorie arrivavano lo stesso. Piu' difficile pero' che una squadra come Green Bay possa vincere nei playoff senza muovere la palla sul terreno, soprattutto quando gioca in casa, nel clima ostile del Lambeau Field. Dopo il bye, la soluzione sembra essere stata trovata grazie all'esplosione di Ryan Grant, 5 partite sopra le 100 yard e una media di 5.1 a portata.
Favre & Co. dovranno affrontare una difesa dei Seahawks che a fine stagione sembra stranamente essere il punto forte della squadra (non ingannino i 35 punti della wild card, la W e' arrivata grazie all'ottima prestazione del reparto coordinato da John Marshall). La mission principale dell'ottima linea offensiva di Green Bay (solo 19 sack concessi) sara' quella di limitare Patrick Kerney, autentico dominatore dello scrimmage contro i Redskins. Dal canto loro i Seahawks dovranno fermare Grant, ma soprattutto mettere pressione a Favre, non solo con i difensive linemen, ma anche con linebacker veloci come Julian Peterson.
Il problema di Favre potrebbe essere infatti quello di cercare di strafare: e' il leader indiscusso della squadra e sicuramente e' l'uomo con maggiore esperienza di postseason e proprio per questo puo' sentire troppo la responsabilita' di dover portare i suoi al championship. In fin dei conti le sue ultime prestazioni nei playoff non sono state certo degne della sua fama (vedi le sconfitte in casa con Minnesota nel 2004, a Philadelphia nel 2003 e con Atlanta nel 2002). Forzare Favre a lanciare limitando il gioco di corsa e metterlo sotto pressione con linea e linebacker potrebbe favorire un'altra ottima gara delle secondarie di Seattle che gia' contro Washington hanno messo al sicuro la partita grazie a Jordan Babinaux ma soprattutto Marcus Trufant.
Altro punto a favore di Seattle potrebbe essere la scarsa esperienza di playoff degli uomini chiave dell'attacco di Green Bay, escludendo il capitano ovviamente. Jennings e' al secondo anno, Grant e' alla sua prima vera stagione, James Jones, il terzo WR, e' un rookie: nei giochi chiave McCarthy fara' bene ad affidarsi a Driver.
Dall'altro lato del campo, i Seahawks sono una squadra diversa da quella cui eravamo abituati gli anni scorsi, non tanto negli uomini, quanto nel gioco praticato. Causa infortuni e scarsa forma, Shaun Alexander non e' piu' il perno offensivo di Mike Holmgren, tanto che divide le portate con il suo backup Maurice Morris. L'inefficacia sul terreno potrebbe essere grave per i Seahawks, soprattutto se fara' freddo.
Il gioco offensivo si incentra principalmente sul QB Matt Hasselbeck e sui ricevitori, dato che Alexander non e' mai stato un fattore sugli screen. Hasselbeck e' molto bravo a sfruttare tutto l'arsenale offensivo a disposizione, distribuendo i palloni tra Bobby Engram, Nate Burleson, Deion Branch e D.J. Hackett (tutti con almeno una partita da piu' di 100 yard quest'anno). Difficile per le secondarie di Green Bay "battezzare" un uomo e concentrarsi su di lui: gli altri sono tutti in grado di fare una grande partita, soprattutto se il QB riuscira' come suo solito a sfruttare al massimo l'uomo piu' in forma o lasciato piu' libero.
Attuare il gioco offensivo che li ha portati sin qui sara' pero' piu' difficile del solito per i Seahawks per due motivi principali: Hasselbeck non sempre gioca bene nelle partite importanti ed e' uscito malconcio dalla partita contro i Redskins. Il dolore che accusa alla coscia destra a seguito del colpo ricevuto da Fred Smooth potrebbe condizionare negativamente la sua gara.
La difesa dei Packers mettera' pressione su Hasselbeck sfruttando principalmente le doti di pass rusher di Aaron Kampman (12 sack per lui in regular season) e potra' contare su un'ottima secondaria per affrontare i ricevitori di Seattle. I due cornerback Al Harris e Charles Woodson, aiutati dalla safety Atari Bigby hanno fatto un ottimo lavoro in copertura. Il gioco di corse, a parte la scarsa forma di Alexander, non sembra essere un problema considerando il trio di LB al servizio di Bob Sanders (Hawk, Barnett e Poppinga).
La sfida offre anche qualche interessante spunto "storico": sara' la sfida tra Mike Holmgren e il suo passato nella sua (forse) ultima stagione da allenatore, ma anche la sfida tra Favre e l'uomo che lo ha portato alla vittoria nel Super Bowl. Per non parlare poi della voglia di Hasselbeck di rimediare alla figuraccia fatta nella wild card del 2003 proprio al Lambeau Field quando, prima dell'inizio del supplementare, avendo vinto il lancio della monetina, disse a microfoni aperti: "Vogliamo la palla e andiamo a segnare". Nell'azione successiva lanciava l'intercetto riportato in meta da Al Harris.
New York Giants (10-6) @ Dallas Cowboys (13-3)
Giants leaders
Passing: Eli Manning (3336 yards, 23 TD, 20 int, 73.9 rating)
Running: Brandon Jacobs (1009 yards, 4 TD)
Receiving: Plaxico Burress (1025 yards, 12 TD)
Cowboys leaders
Passing: Tony Romo (4211 yards, 36 TD, 19 int, 97.4 rating)
Running: Marion Barber (975 yards, 10 TD)
Receiving: Terrell Owens (1355 yards, 15 TD)
Sfida intrigante come poche, considerando che le due squadre si affrontano due volte all'anno dal 1970, anche se non si sono mai incontrate nella postseason. La rivalita' e' accesissima, come tutte quelle della NFC East.
Quest'anno i precedenti sono entrambi a favore dei texani, vincitori per 45 a 35 dall'incontro casalingo alla prima giornata di campionato e corsari al Giants Stadium nella week 10 (31-20 il risultato). Da questi due incontri possiamo trarre alcune considerazioni per interpretare il divisional di domenica.
Innanzitutto, i favoriti non possono che essere i Cowboys: oltre ad aver gia' battuto due volte gli avversari hanno perso due sole partite vere quest'anno. La prima e' quella contro gli inarrivabili Patriots, la seconda contro Philadelphia (la sconfitta alla week 17 contro Washington non fa testo perche' la partita non contava nulla per la squadra di Phillips).
Seconda considerazione: dobbiamo aspettarci un bello spettacolo offensivo e molti punti sul tabellone. Entrambe le squadre sono sbilanciate verso il gioco aereo, avendo dei ricevitori veramente di primissima qualita' e due quarterback decisamente sopra la media.
I Giants schierano due giocatori molto fisici e di grande esperienza: Plaxicco Burress e' lo split end, alto e dotato di molta elevazione; Amani Toomer e' il flanker, 12 anni di NFL tutti nella Grande Mela. La palla dovra' fargliela arrivare con una certa continuita' Eli Manning, reduce dalla prima vittoria in una partita di playoff. La sua stagione non e' stata molto diversa dalle precedenti: ottime partite, intervallate da altre in cui e' decisamente inefficace e altre ancora in cui rovina tutto quanto di buono ha fatto sparacchiando intercetti incomprensibili. Gli manca certamente un po' di carattere e di continuita', ma nella partita contro Tampa ha finalmente dimostrato di poter giocare bene anche quando conta. Gli mManchera', ma e' gia' da un po' che e' fuori, l'altro suo bersaglio principale: il tight end Jeremy Shockey, che era riuscito a creare scompiglio nella difesa di Dallas nella seconda partita di quest'anno.
I Cowboys hanno teoricamente a disposizione il miglior WR della lega dopo Randy Moss: Terrell Owens, che ha gia' segnato 4 TD contro la squadra di New York nel 2007. Ancora pero' non si sa se l'ex Eagles sara' della partita a causa dell'infortunio rimediato poco prima di Natale contro i Panthers (caviglia slogata). La sua eventuale assenza condizionera' non poco la gara: dal punto di vista difensivo i CB dei Giants (Sam Madison e Aaron Ross) potranno tirare un sospiro di sollievo dovendosela vedere solo con Patrick Crayton e Terry Glenn. Quest'ultimo infatti, pur essendo un giocatore di classe, e' stato fuori per infortunio per tutta la stagione e certo non sara' in gran forma. Il QB dei Cowboys Tony Romo ha fatto una stagione veramente eccezionale ed e' comunque capace di sfruttare al massimo chiunque giochera', considerando che puo' cercare di coinvolgere anche il tight end Jason Witten (migliore della squadra per numero di ricezioni) e la valvola di sicurezza Marion Barber III, RB dalle buone mani.
Uno dei reparti migliori della difesa dei Giants e' la linea difensiva, che ha messo a segno 32 sack con soli tre uomini: Osi Umenyora(12), Justin Tuck(10) e Michael Strahan(9). I Cowboys hanno pero' tutte le armi per arginare la pressione: la linea offensiva e' la decima della lega per sack concessi e Romo e' molto abile a mandare a vuoto i difensori avversari facendo un passo al momento giusto o sfruttando il suo rilascio veramente veloce.
Piu' complicata la vita per Manning dall'altra parte: dovra' vedersela con due outside LB tra i piu' forti della lega. Nella 3-4 di Phillips sono infatti DeMarcus Ware e Gregg Ellis gli addetti a "cacciare" il QB: 14 sack per il primo e 12 per il secondo sono un ottimo biglietto da visita. Eli, a differenza del suo avversario pari ruolo, non e' veloce nel lanciare e non ha la mobilita' per sfuggire a uomini rapidi come il duo di Dallas.
Infine analizziamo il gioco di corsa delle due squadre. Entrambe alternano due RB, ma nessuno di questi e' un vero fenomeno. I Giants usano il grosso e potente Brandon Jacobs per sfondare dal centro e stancare al difesa e possono poi affidarsi al piccolo e veloce rookie Ahmad Bradshaw. La difesa dei Cowboys sara' dura da sopraffare sul terreno (e' la sesta della lega contro le corse), grazie anche alla fisicita' delle due safety Roy Wiliams e Ken Hamlin, che a dire il vero difendono meglio le corse di quanto non coprano i passaggi. I Cowboys hanno due back piu' simili tra loro in Julius Jones e Marion Barber III, ma l'offensive corrdinator Jason Garrett tende ad usarli relativamente poco: la vittoria cerca di costruirla attaccando le secondarie per sfruttare le corse di Barber nel quarto periodo per "congelare" la gara.