Nate Robinson ha molto spazio in assenza di Marbury, ma i risultati sono – diciamo – alterni…
Il titolo richiama un film del 1998 "Paura e delirio a Las Vegas", e riadattato alla grande mela esprime pienamente la situazione attuale dei Knicks.
Nel precedente team report prevedevo un Natale poco sereno per James Dolan ed Isiah Thomas, in realtà gli unici a rosicare sono i tifosi blu - arancio. La situazione è oramai grottesca ed al di fuori di ogni controllo, come descritto da small baller nel suo pezzo.
Inspiegabile il fatto che nonostante la squadra sia la barzelletta della lega (ndr: solo Minnesota ha un record peggiore), la franchigia sia la numero uno nell'NBA in termini di valutazione come riportato da Forbes.
Le partite
Cleveland @ New York W 90-108
New York @ Charlotte L 95 – 105
L.A. Lakers @ New York L 95- 90
New York @ Orlando L 96 – 110
Chicago @ New York L 100 – 83
Sacramento @ New York L 107 – 97
New York @ San Antonio L 93 – 97
New York @ Houston L 91 – 103
Considerazioni
Oramai a New York non si parla più di basket, perlomeno di quello espresso sul campo. I media ed i tifosi sono schierati contro la dirigenza e lo staff tecnico, che a loro volta mostrano un ostracismo del tutto biblico che rende la situazione paradossale. Isiah verrebbe esonerato da qualsiasi team NBA che non fosse New York; Dolan farebbe andare a rotoli qualsiasi società che non alimentasse il suo prestigio grazie a tifosi e media, motivo per cui Dolan senior si guarda bene dall'affidargli la cablevision.
Thomas ha dichiarato alla stampa che il suo obiettivo è vincere un titolo coi Knicks, e per farlo conta su alcuni dei giocatori che ha in roster attualmente. Al di la delle solite, e scontate polemiche, è il caso di fare un analisi approfondita di uno de momenti più bui della gloriosa franchigia.
Il bilancio delle ultime otto partite parla chiaro, una sola vittoria in casa con Cleveland (apparsa molto sotto tono) e ben sette sconfitte di fila, alcune molto imbarazzanti. La squadra ha il 25° attacco della lega e la dodicesima difesa (secondo i criteri Nba), dovuta principalmente al numero di rimbalzi, mentre nel rapporto stoppate fatte\subite e palle rubate\perse i Knicks sono rispettivamente ultimi e penultimi.
Il dato preoccupante riguarda le partite nelle quali gli avversari vanno sopra i 100 punti, in questa speciale statistica i Knicks sono ultimi con 2 vinte e ben 18 perse su 34 incontri.
E' palesemente fallito l'esperimento Randolph - Curry, con i due a rubarsi spazio sotto canestro e poco presenti in difesa. Isiah sembra propenso a far giocare di più Zach vista la sua maggior attitudine a rimbalzo, tuttavia il centro di Chicago è apparso in ripresa nelle ultime partite (dove almeno in attacco ha registrato oltre venti punti di media). Eddie era uno degli intoccabili di Isiah, ora il soldalizio sembra essere terminato ed il numero 34 non viene più indicato come il franchise player dei Knicks; la stampa newyorkese comincia ad ipotizzare dei possibili scambi per Curry ma al momento sono solo voci.
A questo punto della stagione l'obiettivo più realista è quello di chiudere dignitosamente cercando di mantenere uno dei peggiori record della lega e sperare nelle palline. Il draft 2008 si annuncia infatti come uno dei migliori dopo quello del 2003. Derrick Rose sarebbe la ciliegina sulla torta, e potrebbe finalmente portare nella big city un playmaker puro, di talento che giochi non per se stesso ma per la squadra. Difficile dire quale sarà la strategia del front Office e di Thomas sul mercato, se si cercherà di scambiare qualche giocatore o se si aspetterà giugno. Certamente sarebbe catastrofico pescare una buona scelta e cederla per qualche altro buon giocatore o per qualche star in declino. Ai Knicls manca una superstar, e se la strategia è quella di cercarla sul mercato bisognerà essere cauti per non rischiare una cessione di scelte al draft per giocatori di medio\alto livello.
Personalmente credo sarebbe meglio cercare talento al draft e rifondare una volta per tutte, utilizzando i futuri contratti in scadenza per prendere star vere (vedi Lebron) o per giovani di talento.
Nel mentre sarebbe utile non svalutare troppo il valore di alcuni buoni giocatori che potrebbe far comodo a giugno. Tanto vale aspettare ancora qualche anno nell'anonimato ma crescendo dei potenziali ottimi giocatori, piuttosto che cercare di accaparrarsi delle mezze star bizzose sul mercato.
Certo la rifondazione dovrebbe partire da un GM che non fosse Thomas, e con un allenatore disposto a condividere un progetto di medio\lungo periodo. Se nel mentre la società venisse pure ceduta sarebbe il massimo (non oso pensare alla faccia di David Stern nel caso in cui si dovesse verificare un evento del genere).
Analizziamo ruolo per ruolo la situazione attuale.
Point Guard
In assenza di Starsbury nel ruolo si sono alternati rispettivamente Fred Jones, Nate Robinson, ed in alcuni momenti Jamal Crawford, non propriamente dei novelli John Stockton. La situazione del play è una delle più preoccupanti in quanto Marbury non da garanzie di continuità ed i suoi sotituti non sono play di ruolo.
Le rotazioni in regia sono piuttosto bizzarre con spazio concesso prima a Jones (con buoni risultati) e poi a Robinson che nonostante i numeri non da le necessarie garanzie in cabina di regia. E' una delle posizioni chiave a cui bisognerebbe guardare per il futuro. Misterioso l'inutilizzo di Mardy Collins che inizialmente doveva essere il sotituto naturale di Stephon.
Shooting guard
Jamal Crawford alterna prestazioni a 5 stelle come i 31 punti contro i Lakers a prove mediocri, ma quando manca lui la luce si spegne. Jones e Robinsn sarebbero un buon back up ma nulla più, se non fossero impiegati in regia. Richardson ha dimostrato di non avere il feeling con il ruolo, anche alla luce del suo 30% abbondante al tiro e 30% scarso dalla lunga distanza (principale motivo della sua acquisizione).
Small forward
Q-rich non da garanzie da guardia tantomeno da ala piccola. Nelle ultime partite Isiah ha alternato lui e David Lee nel ruolo. L'ex Florida non ha un jumper affidabile ma è uno dei pochi che mette energia e cuore sul campo, non a caso è uno dei preferiti dei tifosi. È ancora inspegabile come mai non venga schierato titolare con continuità . È uno dei più richiesti del team, nell'ipotesi di ricostruzione seria sarebbe una delle basi da cui ripartire (se gioca con continuià è un uomo da doppia doppia di media). Balkmann è un giovane interessante ma gioca troppo poco per essere giudicabile.
Power forward
Zach Randolph si è dimostrato il giocatore che era a Portland, buoni numeri o ottime prestazioni nelle sconfitte, non è un caso che a Portland lo rimpiangono in pochi. Non ha una buona condizione fisica ed è troppo impreciso al tiro, la nota positiva so i rimbalzi, nei quali ha surclassato Curry (prevedibilmente). Jeffries e soprattutto Lee giocano spesso da Back up, non male quando Zach gioca centro e Lee ala grande. Jeffries non da sul campo quello che prevede il suo contrattone, ma potrebbe essere appetibile sul mercato.
Center
Curry non è un giocatore che da energia, ma finora ha dimostrato una regressione anche nella metà campo offensiva, non è più il giocatore intoccabile dello scorso anno, ed in difesa il suo apporto è zero. Isiah lo sta criticando e gli fa vedere spesso il pino, potrebbe essere ceduto se solo qualcuno gli offrisse un'altra occasione, dalla sua gioca l'età , ma come diceva Skiles a Chicago gli manca l'istinto killer che dovrebbe possedre uno con quel corpo. James è un oggetto misterioso, mentre Randolph Morris non è giudicabile.
Per i pazienti e gli appassionati segnalo che su Sportitalia NBATV trasmetterà le partite:
– Venerdì 11 Gennaio ore 1.30 Knicks-Raptors (live su NBATV), visibile in replica sabato pomeriggio alle 15.30.