Terza sconfitta per Boston

Tornerà  a Boston Gary Payton per aiutare i biancoverdi alla caccia del titolo NBA?

Le sconfitte dei Celtics si contano sulle dita di una mano, quando per tutte le altre squadre ci vogliono altri mezzi per contarle tutte. Ogni sconfitta è un evento, un Gronchi Rosa da tenere e da analizzare per imparare dai suoi errori e non rifarli in futuro. Sconfitte che si perdono in una marea di vittorie.

Risultati

Boston Celtics @ Toronto Raptors W 90-77
Detroit Pistons @ Boston Celtics L 87-85
Chicago Bulls @ Boston Celtics W 82-107

Commento

Terza sconfitta dei Celtics, ma la settimana viene chiusa ugualmente in modo positivo.

Ogni volta che Boston subisce una sconfitta è come se fosse un evento eccezionale che si ripeterà , forse, nel prossimo futuro. In questa maniera viene vissuta la sconfitta dai Celtics, una bella differenza rispetto alla stagione scorsa, quand'era piuttosto rara la vittoria. Solo negli ambienti estremamente positivi ed ottimisti si respira quello che è presente a Boston in questo periodo e non può che far piacere perché solo in una franchigia che possiede un ambiente positivo ha buone possibilità  di vincere il titolo.

La sconfitta contro i Pistons segna anche la prima battuta d'arresto stagionale tra le mura amiche, un obiettivo, quello delle 42 vittorie e 0 sconfitte al Garden, estremamente difficile da raggiungere, difatti il sogno si è infranto questa settimana. Rimane ancora da eguagliare il record di 41-1 dell'era-Bird e per fare questo bisognerebbe vincerle tutte a Boston, ma sarebbe un'aspettativa ingenerosa da chiedere a questi Celtics, i quali dovrebbero piuttosto pensare ad integrarsi al meglio visto che molti dei componenti del roster giocano assieme per la loro prima stagione in carriera.

Eppure contro i Pistons si poteva vincere, i Celtics si sono lasciati sfuggire la vittoria quand'avevano tutte le possibilità  per portare a casa il risultato utile. Di certo non è un dramma e noi non abbiamo nessuna intenzione di farne, rimaniamo solo sicuri che i biancoverdi hanno fatto tesoro della lezione che potrà  essere utile alla prossima occasione, da aprile in poi, ma forse anche prima.

Chi se l'è presa più di tutti per la sconfitta è sicuramente James Posey "io odio perdere, so che è una lunga stagione ma dovevamo vincere quella gara, dobbiamo imparare da essa", ma un po' tutti sono stati dispiaciuti per la sconfitta.

Le preoccupazioni dopo la gara contro Detroit di vedere disunito un gruppo finora molto affiatato si sono sciolte come neve al sole durante la gara contro Chicago, che ha fatto la figura di vittima sacrificale al cospetto dei Celtics, che, come contro Toronto, hanno dominato dall'inizio alla fine sia la squadra che doveva contendere ai Celtics la vetta della Division (Toronto) sia quella che aveva più possibilità  di contestare l'accesso alla finale NBA (Chicago). Invece le due squadre sono state ridicolizzate dalla classe e dalla forza dei Celtics che non lasciano scampo ai suoi avversari che non siano attrezzati a difendersi, com'è stato contro i Pistons, i quali a questo punto della stagione sono l'unico ostacolo che Boston ha di fronte per giocarsi la finalissima contro la vincente dell'ovest.

Osservando le partite la nostra impressione è che i Celtics non abbiano voluto affondare troppo il colpo evitando di accumulare vantaggi troppo elevati. Non sappiamo se sia vera oppure no, ma anche se non lo fosse la visione di una partita in cui la tua squadra domina senza problemi è una sensazione stupenda che ripaga due decenni di delusioni e tragedie.

Alla fine Brandon Wallace è stato escluso dal roster e quindi non farà  più parte dei Celtics. La deadline per lui era il 20 di dicembre, superato il quale avrebbe avuto automaticamente un garantito fino a fine stagione, invece il general manager Danny Ainge ha deciso di non impiegare più i suoi servigi. Il giocatore l'ha presa bene "penso che il tempo speso qui sia stato ben speso, la vedo come una grande opportunità ". Di certo sarebbe stato ai margini della rotazione ed inoltre Doc ha detto un interlocutorio "avevamo bisogno di flessibilità ", quindi è facile che arriveranno entro febbraio un paio di addizioni utili fin dal subito e non progetti a lungo termine come era invece quello di Wallace.

Con la sua rinuncia di fatto si è aperta la caccia al giocatore od ai due giocatori che Ainge porterà  a Boston per completare un roster già  ora ben assortito. Sembra che Gary Payton, dopo aver visto come Billups abbia usato la sua esperienza per vincere la gara per la sua squadra, abbia chiamato il suo agente per verificare se c'erano possibilità  per lui per entrare in roster. Evidentemente è rimasto ben impressionato dalla sua breve esperienza bostoniana dopo un brutto inizio, ma soprattutto quello che lo stuzzica è giocare per una squadra realmente in grado di lottare per il titolo.

Noi siamo sempre stai convinti che a roster mancava un play esperto che potesse giocare una ventina di minuti ed offrire la sua esperienza nei momenti più caldi delle partite. Se non è Payton potrebbe essere Travis Best, ora in Italia alla Virus, che gli si sono luccicati gli occhi quando gli hanno chiesto se era interessato a giocare a Boston, lui che è di Springfield nel Massachussetts, a due passi da Boston. Tutti e due non hanno problemi a firmare un contratto di un anno al minimo salariale.

Giustamente Doc è convinto che prima di chiamare qualcuno è necessario verificare fino a dove questa squadra possa andare avanti da sola, poi c'è il tempo per chiamare dei rinforzi entro febbraio, quindi aspettatevi continue voci su possibili arrivi fino alla trading deadline. Ainge invece ha ribadito d'avere l'agenda piena di nomi che possano dare una mano, ma giustamente si prende tempo per decidere con calma.

Infortuni

Dopo aver saltato un'altra gara questa settimana Ray Allen è rientrato in campo. È stata un'assenza breve per Ray, ma che gli ha permesso di superare i suoi problemi alla caviglia destra e presentarsi al rientro in campo in forma.

Curiosità 

Dopo Garnett, ora è Paul Pierce a vedersi attribuito un riconoscimento, per lui quello settimanale della Eastern Conference. In 7 giorni ha portato i Celtics alla vittoria 3 volte in 3 tentativi con una media di 25,3 punti, 5 rimbalzi ed una sentenza dai 7 metri e 25 con 24 su 27 ai tiri liberi.

Non è bastato posticipare di un giorno il calendario la scorsa estate per mettere i Celtics in diretta televisiva un bel po' di volte. Dopo la messa in onda della diretta della partita di questa settimana tra Boston e Detroit, non programmata la scorsa estate, ora altre 4 partite sono state inserite in diretta nazionale che non erano state preventivate: 18 marzo contro Houston (nuovo orario 9.30 ET su TNT), 20 marzo contro Dallas (8.00 su TNT), 26 marzo contro Phoenix (7.00 su ESPN), 2 aprile contro Indiana (7.00 su ESPN). Com'è cambiata la considerazione anche dei media verso i Celtics!

Le forti nevicate hanno messo a dura prova gli impianti e durante la gara contro Toronto Eddie House si è accorto che vicino alla loro panchina, all'altezza del tiro libero, è gocciolata un po' d'acqua durante l'intervallo. La ripresa del gioco è stato posticipato di un quarto d'ora, ma non è stato uno spettacolo edificante per il gestore dell'impianto canadese.

I Celtics hanno rifiutato la possibilità  di acquistare una franchigia dell'NBDL, ma si rendono anche conto che gli Utah Flash sono molto distanti. La franchigia più vicina a Boston della lega di sviluppo è quella di Fort Wayne, in Indiana. Però non è importante solo la distanza "la qualità  dello sviluppo (dei giocatori) è importante per noi" ha detto Ainge.

Il migliore della settimana

Bella battaglia anche questa settimana per i giocatori non-PGA Tour per conquistarsi il riconoscimento settimanale. Fuori Davis per aver giocato al di sotto della sua media, Perkins perché ha brillato soltanto nell'ultima partita contro Chicago, Tony Allen perché non si può dare un riconoscimento dopo che nella gara contro Detroit è stato nullo e quel poco che ha fatto ha permesso a Detroit di vincere la contesa e House perché non ha dato spunti eccezionali.

Rimangono quindi in lizza Posey e Rondo, i due che offrono maggiori garanzie di gioco ad alto livello. Da parte di Rondo c'è la garanzia di aver trovato un giocatore in grado di non far mancare troppo l'assenza di Ray Allen ed una gestione del gioco ancora poco esperta, ma che inizia a dare segni di maturità , da parte di Posey troviamo una difesa a 5 stelle e la capacità  di riuscire ad offrire quello che la squadra ha bisogno in quel momento, un tiro da tre, una palla rubata, un assist.

Purtroppo per Posey, che ha sbagliato la gara di Detroit, il riconoscimento settimanale va a Rajon Rondo, ormai diventato una certezza e che riesce ad offrire una continuità  di rendimento invidiabile. Ha ancora qualche incertezza nei finali infuocati, ma il ragazzo ha talento e si farà .

Classifica aggiornata:
3 Rajon Rondo
2 James Posey
1 Eddie House
1 Kendrick Perkins

I minuti del PGA Tour

Questa settimana vede il rientro di Ray Allen e con lui anche il suo minutaggio è superiore agli altri, ovvero 37,5 di media. Subito dietro a lui troviamo Pierce con un'ottima media di 35 minuti a gara e per ultimo Garnett ha giocato solo 32 minuti, grazie ai minuti di riposo concessi contro Chicago, visto che la gara è stata per molto tempo un garbage time. Di questo ne ha approfittato anche Pierce, ma non Allen, che i suoi 37 minuti se li è sorbiti.

Nel computo generale dei minuti stagionali Ray Allen continua a rimanere il più impiegato e rimane sostanzialmente stabile a 38,6 minuti di media, segue Pierce, anche lui in calo con 37,7 minuti, e per finire Garnett sta rompendo la fatidica soglia dei 35 minuti per sera, ora è posizionato a 35,2 e non è escluso che la settimana prossima lo faccia.

I Celtics nella D-League

Con la dipartita di Wallace ed il stazionamento a Boston di Pruitt nessun Celtic ha giocato nella D-League, quindi questa sezione verrà  chiusa, pronti a riaprirla nel caso servisse.

Appuntamenti e classifiche

Ancora una volta le partite settimanali sono tre:
domenica 23 dicembre in casa contro Orlando
mercoledì 26 dicembre in trasferta contro Sacramento
giovedì 27 dicembre in trasferta contro Seattle

Settimana estremamente interessante, con tre partite da gustare una dietro l'altra. Iniziamo con la sfida contro Orlando, una gara interessante, contro una squadra che per molte settimane è stata la maggiore contendente alla testa della Eastern Conference. Qualche sconfitta di troppo però li ha portati a cedere il posto di inseguitrice a Detroit, recente vincitrice della sfida al vertice contro la stessa Boston. Ci sarebbe anche da vendicare la sconfitta patita in Florida qualche settimana fa.

Lunedì (vigilia) e martedì (Natale) pausa per poi partire per l'ovest martedì notte dove i Celtics affronteranno la prima trasferta dall'altra parte della costa. Delle 4 partite della trasferta le prime due saranno giocate proprio in questa settimana, e la curiosità  di vedere come si comporterà  Boston è molto alta. A dire la verità  le due partite in questione dovrebbero essere facili, ma non sapendo come reagiranno i Celtics rinnovati questa estate alla trasferta non ci permette di dare per scontate le vittorie.

Nonostante l'aumento delle sconfitte rispetto alla settimana scorsa i Celtics rimangono saldamente in testa sia della Conference che dell'intera Lega. Le inseguitrici hanno almeno 7 sconfitte in classifica e per il momento non destano alcuna preoccupazione.

A risentirci.

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