Kareem Rush, ottimo momento per lui
Ultime quattro partite che sono servite ai Pacers per mantenere ancora il record sul 50%. Vittorie in casa contro Chicago e in trasferta a Miami hanno pareggiato le due sconfitte contro Cleveland e Toronto.
E' stata la settimana di Kareem Rush, rientrato finalmente e prepotentemente nella rotazioni di coach O'Brien. Eppure l'inizio non era stato per niente positivo, visto che a Cleveland nei minuti giocati aveva tirato con un pessimo 1-8.
Invece nella successiva sfida, con i Bulls, Rush era grande protagonista con 22 punti, di cui 16 nel secondo tempo e mostrando le sue grandi qualità di shooter. “Kareem Rush è stato grandioso - diceva a fine gara O'Brien – lo abbiamo aspettato e finalmente è arrivato il suo momento. Tutti sapevamo che lui sa veramente tirare“.
Rush veniva da un complessivo 4-21 nelle triple e per lui la gara con i Bulls è stata una sorta di liberazione. "Da molto tempo non sentivamo il suo nome in evidenzia - diceva di lui Tinsley – abbiamo bisogno di lui come di tutti".
Uscendo dalla panchina al momento Rush è stato uno dei principali cambi, come dimostra l'ultima partita in cui nei 18 minuti a disposizione ha realizzato 14 punti con 6-8 al tiro. Il mercato poco pubblicizzato della off-season potrebbe subire una svolta proprio da questo momento, con l'emergere dell'ex Lakers e Sonics.
Due vittorie che potevano essere incrementate dalla sfida con i Raptors persa 104-93, dove i Pacers hanno buttato via 17 punti di vantaggio che avevano accumulato nel terzo quarto. Condannati da Jason Kapono (29 punti, di cui 25 nel secondo tempo) protagonista del parziale di 18-0 a cavallo fra gli ultimi due quarti e da una difesa poco attiva sul perimetro, i Pacers innervositi anche da qualche decisione arbitrale capitolavano nel quarto decisivo andando sotto 35-18. “Perdere l'ultimo quarto 35-18 vuol dire che è stato un brutto quarto – dichiarava O'Brien – la nostra difesa non ha retto. E' stata una solida partita per tre quarti, ma dopo non abbiamo giocato“.
Situazione inversa nella vittoria sui Bulls per 117-102, dove i Pacers sotto di 16 punti nel secondo quarto infliggevano un parziale di 95-64 per la restante parte di gara, guidati come detto precedentemente da un grande Rush e dal trio O'Neal, Daniels e Tinsley che scriveva 18 punti a testa.
In emergenza lunghi (Diogu, Foster e Harrison fuori per inforunio) e con Granger e Dunleavy in serata no, i Pacers guidavano la rimonta con O'Neal centro di ruolo e Tinsley, Daniels, Rush e Williams come esterni, per un quintetto piccolo che in questa stagione O'Brien ha provato in qualche situazione, stavolta obbligato dall'emergenza.
Nel secondo quarto però si registrava l'espulsione di Troy Murphy insieme a quella di Tyrus Thomas, venuti quasi alle mani dopo un fallo del primo. Thomas è stato sospeso per una gara, mentre Murphy ha pagato 10000 dollari di multa alla lega.
L'ultima vittoria, in casa dei Miami Heat per 106-103, è stata ottenuta con una grande prova di Jermaine O'Neal che chiudeva con 24 punti e nel finale nonostante una brutta gomitata ricevuta da Shaquille O'Neal che lo stendeva a terra per qualche minuti, risultava decisivo in attacco e in difesa.
“Jermaine O'Neal è stato eroico, non sapevamo se ad un certo punto avesse perso conoscenza o meno, ma dopo è tornato, ha realizzato i due tiri liberi del fallo e nel possesso successivo ha messo il suo corpo davanti per prendere lo sfondamento – ha detto su di lui O'Brien – penso che questo sia un fenomenale esempio di leadership“.
Nel finale, i Pacers avanti 103-100 riuscivano a mangiare quasi 15 secondi al cronometro senza subire fallo, passandosi la palla per tutto il campo e trovando al limite un facile canestro con Rush. “Sapevamo che loro stavano provando a farci fallo o andare per una palla rubata – ha detto Tinsley – noi abbiamo cercato di fare diversi passaggi per il campo e abbiamo trovato un canestro“. Proprio lo stesso Tinsley nel finale non si intestardiva come successo in altre occasioni e anzi coinvolgeva i compagni.
La sconfitta con i Cavs per 118-105 invece ha fatto registrare uno dei peggiori inizi di partita di Indiana in questa stagione. Subendo 37 punti nel primo quarto e 65 al termine del primo tempo, i Pacers non riuscivano a rientrare in partita, vuoi le grandi motivazioni degli avversari, per la prima volta in questa stagione con James, Hughes e Varejao insieme.
"Loro hanno giocato una solida partite. Hanno giocato con tanta aggressività e hanno sicuramente fatto più di noi". Diceva a fine gara O'Brien. "In difesa abbiamo patito la difesa di Jeff (Foster) che per noi è un elemento molto importante, ci abbiamo perso molto".
Mike Dunleavy con 23 punti risultava il migliore, a conferma di una stagione molto positiva a livello personale.
Coglieva l'occasione Stephen Graham, che in tutto aveva giocato piccoli spezzoni di 3 gare. Quasi 6 minuti concessogli dal coach, sfruttati con 7 punti e un bel 3-4 al tiro. “Cerco di trarre vantaggio da tutte le occasioni per far vedere al coach quello che posso fare – ha detto Graham – cerco di essere un giocatore di squadra, giocare forte in difesa e tirare quando sono libero“.
Dopo i problemi alla schiena per Jeff Foster, i Pacers avevano rifirmato per la terza volta in questa stagione il lungo Courtney Sims, che vuoi l'imminente rientro di Diogu sembra destinato all'ennesimo taglio. Potrebbe provare l'esperienza in Europa, ma il giocatore è convinto di potersi conquistare un contratto garantito in una squadra NBA.
Proprio Ike Diogu, nella Inactive List dallo scorso 3 novembre, si è seduto in panchina contro gli Heat, senza però entrare in campo. “E' stata dura fermarsi tutto questo tempo perché ho avuto un buon inizio di stagione“. Il commento di Diogu. Il coach però ha fatto sapere che il lungo non giocherà fino a quando non sarà realmente pronto.
Nel frattempo, dopo il brutto incidente di Jamaal Tinsley (raccontato nell'ultimo report) quest'ultimo ha assunto una security guard che lo accompagnerà nelle traferte e in giro per Indianapolis. “E' stata una decisione mia e del team – ha detto Tinsley – avevano provato ad assegnarmela da due anni. E' qualcosa di cui ho bisogno“. Inoltre ha aggiunto che passerà molto più tempo a casa.
Non è il solo giocatore dei Pacers ad avere una protezione. Infatti O'Neal ha una bodyguard, per via del fatto che sia il giocatore icona nonché quello più pagato. Anche Reggie Miller a metà degli anni 90 ne assunse una, quando prima di una serie playoff contro i Knicks ricevette delle telefonate minacciose,
Un calendario favorevole aspetta i Pacers prima di Natale. Trasferte contro i disastrati Knicks e a Minnesota, intervallati da partie casalinghe contro Phiadelphia e Washington. E' l'occasione per superare quota 50%.