'La Bomba' si è adattato velocemente alla NBA..
Il mese di novembre, di solito, non risulta essere troppo impegnativo per i rookie (a dispetto di gennaio e febbraio), sia perché nel corpo dei debuttanti scorre l'adrenalina della nuova esperienza, sia perché c'è bisogno di mettersi in mostra agli occhi del proprio allenatore, per guadagnare più minuti di gioco possibili.
Ecco che quindi, si cominciano, sin da subito, ad intravedere buone cose e ottimi numeri messi insieme dai vari rookie, anche, però, con qualche sorpresa.
Kevin Durant: impossibile non iniziare da lui. La seconda scelta assoluta all'ultimo draft, sta mettendo insieme buoni numeri, nonostante (o forse proprio per questo), militi in una delle peggiori formazioni della Lega, i Sonics; 19.5 punti (quasi dieci in più del secondo miglior realizzatore tra i rookie), 4.3 rimbalzi e 2.1 assist, sono ottime cifre, che ovviamente vanno pesate, per il numero di possessi che il giocatore ha a disposizione, rispetto molti altri pari età . Rimane il fatto che la pressione è tutta su di lui (oltre all'intera franchigia) ora che Oden è infortunato, e per un ragazzo di 19 anni non sarà facile sopportarla.
Al Horford: le sue cifre in punti e rimbalzi sfiorano la doppia-doppia con 8.7 e 9.9, l'ex Gator sta giocando bene, aiutando Atlanta grazie al suo dinamismo a rimbalzo. In un'intervista ad inizio stagione Al sosteneva:
Devo migliorare il mio gioco in post, sia in attacco sia in difesa; qui non è come al College, i contatti sono più duri e i giocatori più esperti. A rimbalzo ci sto andando bene, ma devo trovare più confidenza anche con il tiro da fuori.
Parole che potrebbero essere dette anche dopo un mese, ma, ad ogni modo, Horford sembra già essere uno dei più pronti al gioco dei Pro.
Yi Jianlian: il cinese sta mostrando perché i dirigenti di Milwaukee hanno creduto in lui, scegliendolo in sesta posizione al draft; la partita contro Houston, e conseguentemente, il suo primo scontro con Yao, è stata vista da circa 200.000.000 persone! E Yi ha risposto alla grande mettendo insieme 19 punti, 9 rimbalzi e 1 stoppata al suo grande amico. Il ragazzo si sta comportando molto bene, dopo il primo periodo di assestamento (la sua permanenza nel Wisconsin è stata in dubbio fino all'inizio della preseason), candidandosi di diritto, come uno degli sfidanti per il premio di Rookie Of the Year.
Jamario Moon: 27 anni, girovago di tutte le leghe americane, è riuscito ad impressionare favorevolmente Mitchell e lo staff di Toronto, e dal quel momento è diventato un idolo per tutta la città . Dopo le prime partite con un basso minutaggio, Jamario è entrato stabilmente nel quintetto base dei Raptors (29.4 minuti a partita), grazie alla sua duttilità in difesa e al suo dinamismo, che lo porta ad eseguire salti incredibili, sia per schiacciare sia per stoppare (15 punti, 9 rimbalzi, 6 stoppate e 3 recuperi contro Chicago).
Juan Carlos Navarro: partito in sordina, "la Bomba" ha fatto vedere a tutti gli Stati Uniti che giocare in Euroleague ad alti livelli, rende un giocatore molto esperto. Proprio questa potrebbe essere la sua arma vincente, la pressione a cui un rookie è sottoposto, infatti, potrebbe non pesare troppo su un 27enne, che gioca ad alto livello da almeno 10 anni (lo dimostra l'8 su 9 da tre punti contro gli Hornets).
Sean Williams: scelto con la 17esima moneta dai Nets, sopratutto per la sua incredibile capacità di stoppare, Williams è riuscito a sfruttare molto bene i minuti concessi da coach Frank, mettendo insieme 8.3 punti, 4.6 rimbalzi e 2.2 stoppate in 19.5 minuti d'impiego, niente male vista l'assenza, nell'area di New Jersey, di un giocatore che possa intimidire gli avversari, senza rubare troppi palloni ai "Big Three".
Luis Scola: per l'argentino vale lo stesso discorso fatto per Navarro, l'esperienza accumulata con il Tau Vitoria e con la nazionale argentina, gli permette di tenere maggiormente a bada la pressione; l'inizio non è stato buonissimo, ma dalla partita contro San Antonio (che l'avevano scelto nel 2002, per poi cederlo quest'estate a Houston), in cui ha messo a segno 20 punti (10 su 11 dal campo), Luis ha continuato a giocare con continuità , mantenendo sempre delle ottime cifre.
Thornton e Brewer: preseason differente, inizio stagione simile. Thornton era stato la stella tra i rookie in prestagione, prima di trovarsi di fronte al vero basket della regular season, Brewer, invece, ha faticato sin dall'inizio, non riuscendo a mettere in mostra le sue grandi doti. Entrambi stanno vivendo un primo mese Nba molto difficile, in ogni caso, minutaggio basso (16 minuti d'impiego), scarso impatto (5.8 punti e 3.5 rimbalzi per Al; 3.5 e 2.7 per Corey), situazione delle due squadre complicata (6-9 per i Clippers, 2-13 per i Timberwolves).
Tra gli altri rookie che stanno cercando di mettersi in mostra, ci sono: Jeff Green, in coppia con Durant sta mettendo a referto ottimi numeri e buone prestazioni; Daequan Cook, quando ha la possibilità di giocare si sta dimostrando ottimo realizzatore, come si sa, però, Riley non è un amante dei Rookie, e così le possibilità scarseggiano; Nick Young, in assenza di Arenas ha avuto più spazio a disposizione, dimostrando di non essere stata una cattiva scelta da parte dei Wizards; Acie Law, ad inizio stagione ha avuto più spazio, ora il suo minutaggio sta scendendo, ma ad ogni modo, le cifre rimangono rispettabili.
Inoltre ci sono anche alcuni giocatori scelti abbastanza indietro al draft, come Smith, Afflalo e Dudley, rispettivamente di Philadelphia, Detroit e Charlotte, che stanno raccogliendo buoni numeri; a differenza di altri, scelti molto più in alto, come Conley a Memphis, Brendan Wright a Golden State, Noah a Chicago, Julian Wright a New Orleans e Hawes a Sacramento, che non riescono a giocare in maniera continuativa, non riuscendo, quindi, ad entrare in ritmo partita.
Un paio di parole vanno spese anche per il "nostro" Marco Belinelli, che dopo una preseason strepitosa, ha trovato non pochi problemi, che l'hanno portato, addirittura, ad essere inserito nella lista inattivi; nelle 10 partite disputate, Marco ha incontrato grossi problemi al tiro, potendo giocare solo per 9.3 minuti e realizzando 2.3 punti di media.
Coach Nelson non è un amante dei rookie, si sa, ed ha già dichiarato che l'italiano non è ancora pronto per giocare, ma siamo sicuri che, con un po' di pazienza, Belinelli potrà adattarsi al gioco, e guadagnare minuti e considerazione da parte del suo coach.
Anche se appena all'inizio, il personale power ranking dei favoriti del premio di Rookie of the Year di questo primo mese di regular season è:
1- Kevin Durant
2- Juan Carlos Navarro
3- Al Horford
4- Yi Jianlian
5- Jamario Moon
6- Jeff Green
7- Luis Scola
8- Sean Williams
9- Daequan Cook
10- Nick Young