I festeggiamenti a Ray Allen subito dopo aver scagliato il tiro della vittoria in quel di Charlotte
Nonostante la seconda sconfitta il bilancio settimanale è nettamente positivo per i Celtics, che continuano a guardare tutte le altre franchigie dall'alto del suo 86,7% di vittorie. E la settimana prossima ci sono buone probabilità per avere ulteriori soddisfazioni.
Risultati
Boston Celtics @ Charlotte Bobcats W 96-95
Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers L 104-109
New York Knicks @ Boston Celtics W 59-104
Boston Celtics @ Miami Heat W 95-85
Commento
Settimana estremamente elettrizzante, che ha visto la seconda sconfitta dei Celtics, ma anche ottime serate che hanno rafforzato la consapevolezza che la squadra è forte e può fare bene per il prosieguo della stagione.
Due sono i fatti per cui vale la pena ricordare questa settimana: il buzzer beater di Ray Allen ed i 45 punti di scarto rifilati a New York.
Iniziamo col primo, ovvero il buzzer beater. Durante tutta la partita i Celtics hanno giocato abbondantemente sotto al loro standard (ergo, hanno fatto schifo). Ciononostante sono riusciti a mantenersi in linea di galleggiamento evitando che Charlotte allungasse. Ad una manciata di secondi dalla fine e con gli avversari sopra di due punti Pierce ci prova dall'altezza della lunetta ma il suo tiro è troppo corto, rimbalzo di Felton e fallo immediato di Allen. Solo 4,7 secondi rimangono alla fine della gara e non ci sono tiri liberi perché Boston non è ancora arrivata in bonus, quindi ci sarà rimessa laterale.
L'unica cosa che serviva in quel momento era qualcuno che, non si sa come, deviasse il passaggio ed immediatamente dopo un tiro doveva essere scoccato ed infilato nella retina avversaria, il tutto in meno di 5 secondi. In pratica ci voleva un miracolo, simile a quello che aveva concretizzato Larry Bird contro i Pistons nella finale di Conference del 1988. Questa non era una speranza, ma solo una pia illusione. Eppure i miracoli si possono ripetere, infatti alla rimessa House riesce, non si sa bene come, a metterci una mano che devia la palla quel tanto che basta per farla arrivare a Pierce.
Ora pensiamo ad un giocatore abituato a segnare quasi tutti i tiri decisivi della sua squadra, e spesso li mette, che decide in una frazione infinitesimale di aprire a Ray Allen, posizionato oltre l'arco del tiro da tre punti. "Il mio pensiero è stato: lui è libero" ripensa Pierce a quei momenti "lui è Ray Allen, è uno dei migliori tiratori da tre punti nella storia della NBA, allora gliel'ho passata". Aggiunge Garnett: "l'abbiamo chiamato Killer Ray, l'ha fatto (il canestro) quando contava".
Le scelte di Pierce erano due: tirare lui stesso, visto che è bravo ed è sempre stato abituato a tirare i palloni che scottano, oppure passare al tiratore migliore in attività ed uno dei migliori di tutti i tempi messo in posizione migliore della sua. Pierce poteva anche provarci, d'altronde Allen fino a quel momento aveva tirato con un non invidiabile bilancio di 3 tiri su 14 tentativi, ma Pierce ha giustamente pensato che il compagno era messo meglio di lui, la partita poteva essere portata a casa senza supplementari e poi quando c'è da tirare per la vittoria le medie della giornata non contano più nulla, c'è solo il giocatore e la sua mano.
Pierce non ha avuto dubbi, ha passato ad Allen. Risultato: solo rete e palla che scende nel cilindro in modo perfetto. Festeggiamenti incredibili dei giocatori bostoniani in campo ed Allen portato giustamente in trionfo. Quando un giocatore ha classe si vede nei momenti importanti, e Ray Allen di classe non è secondo a nessuno. Non importa come ha tirato in tutta la gara, quando la palla scotta si può andare con fiducia da lui, ricordiamocene quando la posta in palio sarà ben maggiore di una vittoria in stagione regolare.
Il secondo fatto importante della settimana è il passivo enorme rifilato ai Knicks. 45 punti di distacco sono tanti, record stagionale che ha umiliato la franchigia della Grande Mela e ridicolizzato ancor di più l'operato del general manager ed allenatore Isiah Thomas. Per il bene di questa franchigia quel personaggio dev'essere allontanato il più presto possibile. Per l'occasione sono arrivati tanti minuti per la panchina e far rifiatare il PGA Tour.
Finora ha avuto solo poche manciate di minuti, ma contro i Knicks Glen Davis ha beneficiato della situazione e ha visto il campo per ben 31 minuti. "Devi essere mentalmente pronto quando la chiamata arriva", e lui si è fatto trovare pronto, ritoccando il record di punti già innalzato la partita precedente. Per lui ora il nuovo limite è ora rappresentato dai 13 punti segnati quella sera, e già qualcuno sussurra che fra poco tempo sostituirà Perkins in quintetto. Ad essere sinceri siamo dubbiosi della cosa, almeno a breve termine, non per sfiducia verso il giocatore, ma perché Davis deve raggiungere un tale livello di gioco che Perkins garantisce e che non sarà facile per Davis superare. Prima di tutto ora Big Baby deve dimostrare di poter stare in NBA, questo è il primo passo e lui non lo ha ancora fatto, poi si potrà pensare a traguardi più ambiziosi.
Contro Charlotte e Miami si è capito quanto conti la difesa: "non segnavamo, ma neanche loro segnavano, se l'avessero fatto la gara si sarebbe conclusa, ecco dove abbiamo vinto le gare". Parole che non ci saremo mai aspettati di sentire dal Doc: conosciuto come un allenatore che privilegia l'attacco, è raro sentirgli esaltare la difesa. Contro Charlotte gli avversari sono stati tenuti quasi a secco, contro Miami il loro recupero non è stato sufficiente per colmare il largo passivo accumulato nei primi tre quarti. La cura-Thibodeau sta facendo effetto.
Infortuni
Ray Allen ha avuto problemi alla caviglia durante la gara contro Charlotte, ma ha voluto continuare a giocare, e ha fatto bene visto come ha concluso l'incontro. Il giorno dopo ovviamente è stato dedicato alle cure ed al riposo. L'anno scorso ha imparato che deve prendersi il giusto tempo per recuperare dagli infortuni per non incorrerci di nuovo.
Infortunio anche per Tony Allen, che ha ricevuto una ginocchiata sulla coscia destra contro i Bobcats da Primoz Brezec dopo soli 4 minuti dalla sua entrata in campo. L'infortunio non è grave, ma non gli ha permesso finora di tornare in campo, ma la sua assenza forzata dai parquet NBA sembra finita.
Curiosità
Il passivo di 45 punti affibiato dai Celtics ai Knicks è il terzo mai subito dalla franchigia della Grande Mela, e se non fosse stato per il tiro da tre punti allo scadere da parte di Nate Robinson sarebbe stato il passivo peggiore della loro franchigia. Il maggior margine di vittoria dei Celtics è di 51 punti ed è stato siglato il 7 marzo 1962 contro gli allora Philadelphia Warriors.
Il migliore della settimana
Questa settimana nessuno dei giocatori non-PGA Tour ha giocato bene da aggiudicarsi il riconoscimento per propri meriti, quindi siamo costretti a concederlo a chi ha giocato "meno peggio". Con questa prospettiva possiamo prendere in considerazione tre giocatori: Rondo, Perkins e Posey. Nessuno dei tre svetta rispetto agli altri e tutti hanno avuto degli alti e dei bassi che rendono la scelta estremamente difficile.
Dopo un'attenta riflessione andiamo con James Posey, il quale non segna tantissimo, non scrive sul suo tabellino molti rimbalzi ed assist, ma quando la palla scotta il giocatore c'è e si sente con la sua difesa e la sua aggressività . Non è un caso che nell'unica partita settimanale che non si è conclusa con qualche patemo d'animo (quella contro New York ovviamente) Posey ha giocato poco e non ha avuto grandi cifre. È chiaro che Doc preferisca impiegarlo soprattutto quando il punteggio è in equilibrio.
Classifica aggiornata:
1 Eddie House
1 Rajon Rondo
1 Kendrick Perkins
1 James Posey
I minuti del PGA Tour
Se finora i minuti del PGA Tour erano più o meno simili, questa settimana sono abbastanza differenti, infatti andiamo da un 34 minuti di media di Garnett agli oltre 40 di Ray Allen. Pierce si è fermato a 36 minuti di media settimanali. All'interno di questa media però ci sono minutaggi molti differenti, infatti durante la gara di New York nessuno del PGA Tour è andato oltre i 30 minuti, abbassando la media che altrimenti sarebbe stata molto elevata. Ci vorrebbero molte gare con distacchi elevati per far rifiatare di più il PGA Tour.
Per quanto riguarda tutta la stagione Allen ha praticamente raggiunto i 40 minuti di media (39,8) mentre Pierce e Garnett sono su livelli più vicini ai 35 minuti (38,2 e 37,1 rispettivamente).
I Celtics nella D-League
Gli Utah Flash, la franchigia dove militano i giocatori Celtics che la società decide di mandare nella D-League, hanno giocato questa settimana le prime 4 partite di stagione regolare, ma, a causa dell'infortunio di Tony Allen, Gabe Pruitt è stato richiamato dopo sole 2 partite, durante le quali ha ottenuto risultati lusinghieri, come i 31 punti ed 8 assist della prima partita, poi scesi a 12 e 3 rispettivamente.
Per quanto riguarda Brandon Wallace, il giocatore ha interpretato bene la sua presenza nella Lega di sviluppo e si è fatto notare per i rimbalzi catturati, primo in 3 delle 4 gare giocate, e, con una media di 9,5 rimbalzi, è settimo in tutta la lega di sviluppo.
Anche come segnature non se la cava male, è stato costantemente in doppia cifra ed attualmente è titolare di una media di 15,3 punti a serata.
Appuntamenti e classifiche
Rallenta il ritmo delle partite nella prossima ottava, se si può considerare rallentato un ritmo di 3 volte a settimana:
domenica 2 dicembre in casa contro Cleveland
mercoledì 5 dicembre in trasferta contro Philadelphia
venerdì 7 dicembre in trasferta contro Toronto
I Celtics attendono già da alcuni giorni la seconda sfida contro i Cavs ed ora domenica nel pomeriggio (18.30 ora italiana) hanno la possibilità di vendicare a casa propria la sconfitta al supplementare subita in Ohio durante la settimana appena trascorsa.
La seconda partita vede di fronte una Philadelphia in piena ricostruzione dopo la dipartita di Iverson. In questo caso la vittoria dovrebbe essere quasi scontata, anche se sappiamo bene che nessuna partita è scontata in NBA.
Per finire è in programma la seconda partita stagionale anche contro Toronto, i quali stanno avendo un inizio di stagione al di sotto delle loro aspettative, anche se noi ci aspettavamo una stagione travagliata. Questa vittoria, come quella precedente, dovrebbe essere acquisita senza tentennamenti.
Con due vittorie ed una sconfitta i Celtics rimangono primi in classifica dell'Eastern e nessuno della Western riesce a raggiungere il suo record. La squadra quindi sta andando molto bene e non possiamo che esserne orgogliosi.