Lebron in questa foto sembra quasi sorprendersi delle sue cifre spaventose…
La 4° settimana Nba si è chiusa all'insegna, più che mai, di Lebron James: 2 triple doppie consecutive nelle ultime 2 gare, 4 dall'inizio dell'anno e titolo di MVP che, per ora, non sembra avere altri padroni.
Da anni non si vedeva qualcuno dominare in questo modo già dalle prime settimane. Dunque è spontaneo chiedersi: Lebron MVP?
O forse è troppo presto per assegnare premi?
Piuttosto, sarebbe bene interrogarsi sulle reali possibilità dei suoi Cavs, ma finché James continuerà su questi livelli, la strada resta per Cleveland resta in piano. E se i Cavs concludessero una trade, magari per un play di qualità ?
Intanto ad est, nel regno dei Celtics, gli Orlando Magic studiano da nobili: roster di qualità , basket efficace, centro dominante. Tutto questo si sapeva.
Eppure la squadra della Florida non smette di stupire: record di 13-3, con un ottimo 8-1 lontano da casa, e solida 2° posizione nella Eastern Conference.
Bene Lewis, benissimo Dwight Howard: altro serio candidato al titolo di miglior giocatore?
Tanto per restare ad Est, colpisce la crisi di Chicago, con i Bulls a 2-10, battuti senza troppi patemi da Toronto. Finora è la più grossa sorpresa del campionato e certamente, neanche i più critici, avevano previsto nulla di simile.
Cosa stia realmente accadendo ai Tori, è difficile spiegarlo: i numeri parlano di un'altra Chicago, rispetto allo scorso anno. Ultima posizione nella Central, ultima nella Lega (!) per punti segnati (86.5), ultima per percentuali dal campo e da 3 (38.5% - 28.3%), 0 vinte quando sul tabellone si illumina la casella dei 100. Basta???
A proposito di 0 (zero"): casella delle vittorie esterne ancora vuote per New York (in ripresa con 2 vittorie in fila e Marbury in campo), Portland e Sacramento. Ma c'è anche chi non ha ancora esultato sul proprio campo, come Seattle: nessuna W in 6 gare.
Risalgono la china i Golden State Warriors, singolare esempio di attacco atomico (il 2° della Lega con 108.69 punti segnati a gara) e peggiore difesa (109.84 subiti). Ma i Guerrieri sono così: per conferme si cerchi alla voce "roba da non credere": 45 punti, 45, rifilati da Golden State ai Suns"in un solo quarto! Della serie "evviva la difesa""
Comunque dopo la pessima partenza, la truppa di Don Nelson sta tornando su percentuali ben più all'altezza della qualità del roster. Sempre alto il rendimento di un Baron Davis a tratti imperioso (altra doppia doppia contro Phoenix, 28+10 assist).
Restiamo al capitolo doppie doppie.
Occhio al sempre più promettente Andrew Bynum, che ne ha messe insieme 4 nelle ultime 5 gare.
Nell'ordine: 14+10 contro Chicago, 17+10 ai Pacers con 4 stoppate, 16+13 contro Milwaukee, 12+13 e 3 stoppate nella sfida contro i Nets. Il tutto nell'ultima settimana, con la sola eccezione della sfida contro i Celtics, chiusa a 4 punti e 9 rimbalzi.
Altro quesito per chi legge: sta nascendo un (futuro) centro dominante?
Al "pitturato" l'ardua sentenza.
Italiani in America: ancora e solo briciole, purtroppo, per il nostro Belinelli: 3 punti in appena 9'24'' nella vittoria dei suoi contro i Knicks, certo non l'avversario più ostico da superare di questi tempi, e 22 minuti in campo (massimo in stagione), ma solo con 1/9 dal campo nella sconfitta contro Boston.
Nell'ultima sfida in ordine di tempo, quella contro i Suns, addirittura solo 60 secondi in campo nel finale, peraltro a gara ampiamente decisa.
Va meglio per Andrea Bargnani: 24.6 minuti in campo, con 11.6 punti. Cifre molto simili a quelle della passata stagione, con una sola, sostanziale differenza: dalla lunga distanza le percentuali di Andrea toccano un ottimo 45.5%, chiaro segno che i tiri vengono maggiormente selezionati e che il Mago, da 3, sta diventando uno dei più affidabili in circolazione.
Il #7 in maglia Raptors, intanto, ha confezionato la prima doppia doppia stagionale (13+11), a conferma dei miglioramenti sotto le plance, frutto di un duro e specifico lavoro.
A Washington meritano una citazione i 26 di Andray Blatche, ala 21enne alla terza stagione da pro, che in una sola sera ha infranto 3 record personali: nella vittoria contro i 76ers (3-9), Blatche ha stabilito il suo career-high per punti, tentativi e percentuali dal campo.
Non male per Blatche, che la sera seguente contro ha infranto altri due record personali: 36 minuti in campo e soprattutto 13 rimbalzi. Insomma, un'importante risorsa aggiuntiva per i Wizards, orfani di Gilbert Arenas per i prossimi 3 mesi.
In bocca al lupo ad Agent Zero.
Per chiudere passiamo da Los Angeles, sponda Clippers, dove si sta mettendo in mostra sempre più un Chris Kaman a tratti mostruoso: 10 doppie doppie in stagione, con un superbo 17+21 contro Denver, nella sera che ha interrotto a 6 la striscia di vittorie consecutive dei Nuggets.
Attenzione al prodotto di Central Michigan, che al 5° anno nella Lega sembra aver fatto davvero il salto di qualità . Futuro da star?
Alla prossima!