Parker contro l'ex Udrih
Avere il controllo delle proprie azioni. Sembra questo il messaggio che gli Spurs vogliono mandare dopo queste prime 15 partite di stagione regolare. Difendere quando c'è il bisogno di farlo, o lasciare che sia l'attacco a vincere rischiando e tralasciando un po' tutto il sistema difensivo.
Iniziamo il viaggio delle ultime 5 partite disputate, da Atlanta, sede di una facile e preventivabile vittoria costruita con l'intensità e la difesa (41.3% dal campo e 0/8 da 3 per gli avversari) e da monsieur Tony, autore di una prestazione super da 31 punti e 9 assist. Solo nell'ultima quarto, i ragazzi di Popovich hanno declinato l'invito alla concentrazione realizzando il season-low di 12 punti realizzati.
Dopo 24 ore, a far visita agli Spurs, sono stati i temibili e particolarmente "on fire" Orlando Magic, autori del primo colpo inflitto ai Boston Celtics. Riflettori su Howard, che non ha deluso le aspettative, anzi (34+16 con 14/19 dal campo) e sull'ex di turno, figura che ultimamente da sempre una bella rassettata ai ricordi texani con una grande prestazione, stavolta è il giro di Hedo Turkoglu (26+5+5). Ma San Antonio trionfa grazie all'attacco capace di realizzare 128 punti, inusuali per il credo di Pop. 79 dei quali, però di origine ben nota (Big Three) e 19 dal preciso Brent Barry (5/6 da 3 per 19pts).
Il viaggio continua con i Memphis Grizzlies ad assaggiare il parquet dell'At&t center. Ma il sapore è amaro con la non-difesa su un Tim Duncan 5 stelle (28pts in 28' con 14/17 dal campo). Non bastano le movenze ed i canestri da futura star di Rudy Gay. San Antonio impone il proprio ritmo per tutto il match nonostante qualche leggerezza franco/argentina"
Si va nel nord-ovest del paese (forse per l'ultima volta?). Seattle, in preda a voci di addio e calcolate crisi di gioventù della squadra dove un 19enne prova a far salire sulle proprie ancor fragili spalle tutto il sistema. E' già difficile, figurarsi contro i campioni in carica. Kevin Durant (25 pts e autore di buona prestazione) non riesce nell'impresa di fermare gli speroni, giunti alla quinta vittoria in fila. Poca difesa nel primo tempo (64pts concessi) ma riordinata quanto basta (vedi prime 8 azione del 3° quarto) per centrare il successo. Il trio fa il resto (70pts).
Parlavamo di ex. Beno Udrih è un ex bello fresco. La sua voglia di rivincita non si è fatta attendere molto. Nell'unica e ultima sconfitta di questo frammento di stagione preso in analisi, lo sloveno realizza anche con una notevole disinvoltura nei modi, il carrer high di punti realizzati (27) guidando i Kings verso una giusta e meritata vittoria su dei molli e stanchi Spurs. Concesso il 55.1% e un Ginobili da 3/12 con il mal di Arco Arena puntualmente in corpo. Ma è tutta la squadra che appare poco lucida e soprattutto senza intensità .
Cosa va
L'attacco. 107.8 ppg e 49.3% dal campo sono cifre ragguardevoli anche se realizzate con squadre di medio/basso rango. Bene anche il tiro da 3 (41.6%) dove, in stagione, solo Toronto fa meglio della banda di Pop che è migliorata anche a rimbalzo con un differenziale positivo di 4.6 (4° nella lega). Guida la classifica per minor palle perse a partita (12.1).
Cosa non va
Nelle ultime 5 partite, ci sono stati dei black-out difensivi. Le cifre parlano di 6 punti in più rispetto alla media stagionale, concessi agli avversari (98.8ppg) e addirittura la percentuale di tiro degli stessi oscilla quasi sulla linea del 50%. (Ultima nella lega nelle ultime 5 e 26° in stagione") In drastico calo (fanalino di coda parziale) anche le stoppate (3.2) e i recuperi (5.2), sintomi di una evidente scarsa applicazione in difesa e di cali di concentrazione su per in alcuni momenti della partita. Gli Spurs sono la squadra che commette meno falli della NBA (19.2)
Su
PARKER – Nominato giocatore della settimana ad Ovest, il francesino, autore di 2 trentelli in fila è salito di colpi (improvvisamente). 23.8 ppg e 8.0apg il tutto condito da una crescita d'esecuzione con il 53.3% dal campo (anche se il tiro dalla media ogni tanto va in vacanza"), rimanendo sotto i 34 minuti d'utilizzo.
OBERTO – Meno falli (ma uguale intensità ), più minuti, più Oberto. L'argentino continua a far progressi, soprattutto negli schemi offensivi di Popovich. 8.6ppg e 7.6rpg con 20/31 dal campo sono cifre al di sopra delle medie stagionali, ma è l'impatto e la voglia che mette sul parquet a risultare decisivi per il suo gioco e per la sua squadra.
BARRY – Bentornato Brent. Il suo tiro da 3 è letale quanto soffice. 10/19 dalla lunga distanza e 12.2 punti di media. Cifre di un di panchinaro di lusso"
Stabili
DUNCAN – In netta ripresa ma non ancora quello migliore. Lampi di quest'ultimo hanno accecato gli Orlando Magic. 20.4ppg e 8.4rpg (ancora in calo la voce a rimbalzo") Tira con oltre il 60% dal campo e mantiene costanti i suoi miglioramenti dalla lunetta (14/20).
Giù
GINOBILI – Per uno che gioca 28 minuti a sera, le sue statistiche sono sempre da prendere ad occhi chiusi. Ma il Manu visto nelle ultime apparizioni è sembrato meno cattivo del solito. Parliamo di difesa, soprattutto (17.6ppg sono sempre lì). Nelle ultime 5, solo 3 recuperi a fronte di una media di 2.5spg nelle prime 10. Da sottolineare, inoltre le poco lucide prestazioni contro Memphis (5/15) e di Sacramento (3/12 e prima partita con meno di 10 punti in cascina).
FINLEY - Enigmatico. 3/20 da 2 e 11/24 da 3. Basta citare queste due statistiche per definire il momento di Micheal.
Coming soon
Nelle prossime 5, una sola trasferta (agevole, a Minneapolis) e quattro partite in casa abbastanza impegnative. Prima i Wizard vedovi di Arenas ma con la coppia Jamison/Butler da temere. Poi tocca alla coppia di sophomore di Portland, Roy&Aldrigde. Rivincita contro Dallas e antipasto di playoff contro i Jazz di Williams.