Il particolare stile di tiro di Jeff Green
Jeff Green
Gli anni al College
Nato l'8 agosto 1986 a Cheverly nel Maryland, Jeff ha frequentato la Northwestern High School, per poi andare al college a Georgetown, dove già al suo primo anno è stato nominato co-rookie della Big East; nell'anno da sophomore ha aiutato la sua università a raggiungere il torneo NCAA, mantenendo una media di 12 punti, 6.5 rimbalzi e 3 assist.
Infine da junior, dopo aver portato Georgetown alla prima apparizione al torneo NCAA dal 1985, ha raggiunto il premio di giocatore dell'anno della Big East, è stato nominato Most Outstanding Player dell'East Regional NCAA, ed inserito nel terzo quintetto All-America.
Esordio nella Nba
Green, dopo aver giocato per tre anni all'università di Georgetown, mantenendo una media di 13.2 punti, 6.5 rimbalzi e 3.1 assist, è stato scelto, all'ultimo draft, in quinta posizione dai Boston Celtics, che l'hanno subito ceduto ai Sonics (con Delonte West e Wally Sczcerbiak), nell'affare che ha portato Ray Allen nella squadra sedici volte campione Nba.
Arrivato in una squadra con moltissimi problemi societari (l'anno scorso c'è stato il cambio di proprietario, che ha espresso la sua volontà di portare la franchigia ad Oklahoma City), Green, assieme con Durant, sarà il futuro della squadra, allenata da questa stagione da PJ Carlesimo. La squadra, molto giovane anagraficamente, di sicuro non riuscirà a raggiungere i playoff, ma l'anno prossimo potrà scegliere ancora una volta in posizione molto alta al draft.
Già da questa stagione, ad ogni modo, è chiesta una maturazione all'ex Georgetown, che nelle prime partite disputate ha mostrato un buon potenziale; nelle previsioni del draft era considerato un buon atleta verticale, con un tiro degno di essere onorato e capace di raccogliere buone cifre, e così, infatti, si è mostrato all'inizio della sua carriera a Seattle, mantenendo una media di 10 punti e 4 rimbalzi.
Caratteristiche del giocatore
Oltre all'atletismo ed alla capacità di segnare, Green aggiunge molte altre piccole cose, che non appaiono nello scout della partita, i cosiddetti "intangibles". Le due cose che hanno attratto maggiormente gli addetti Nba, ad ogni modo, sono state le sue doti difensive (posizionamento ed angolatura del corpo), ma soprattutto la sua capacità nel passare la palla, caratteristica da non sottovalutare per un'ala di 2 metri e 6 centimetri, che lo fa assomigliare, per certi versi, a Boris Diaw.
Acie Law IV
Gli anni al College
Nato il 25 gennaio 1985 a Dallas, Law frequenta la Kimball High School, per poi passare al college a Texas A&M, dove ottiene ottimi risultati personali da subito, senza, però, far raggiungere il torneo NCAA alla sua squadra. Compito che riesce bene, invece, nei due anni successivi: da junior contribuisce a riportare l'università al torneo, dopo l'ultima apparizione nel 1987, diventando uno dei 4 giocatori nella storia di Texas A&M ad avere 1000 punti, 300 assist e 100 recuperi in carriera.
Da senior, Acie porta di nuovo la squadra al torneo NCAA, contribuendo con 18 punti e 5 assist di media, viene nominato nel primo quintetto all-America e all-Big 12, ed è finalista per il Naismith Award e il Wooden Award.
Esordio nella Nba
Le ottime cose fatte vedere con gli Huggies (13.7 punti, 3.1 rimbalzi e 4.5 assist di media), hanno permesso a Law di essere scelto all'11 posizione, dell'ultimo draft, dagli Atlanta Hawks, che cercavano disperatamente un buon lungo e un playmaker, dopo anni di scelte di giocatori senza un ruolo ben definito (vedi Smith, Childress, Marvin Williams). Così, dopo aver preso Al Horford alla 3 posizione, e non aver potuto prendere Mike Conley Jr (finito a Memphis), la franchigia della Georgia ha messo le mani su questo giocatore di 191 cm per 88.5 kg.
Le prestazioni fornite nella Summer League (13.6 punti e 6 assist e 2.4 rimbalzi, al Rocky Mountain Revue), hanno fatto ben sperare la dirigenza degli Hawks per l'inizio della stagione; le prestazioni di Law, ad ogni modo, non sono state ripetute in queste prime partite, dove il prodotto di Texas A&M non ha avuto grandissimo spazio.
Le percentuali dal campo, comunque, rimangono buone, così come l'intensità messa sul campo dal giovane Hawks, le cifre sono ancora deficitarie, ma in una squadra come Atlanta, imbottita di giovani di buone speranze, che fatica da moltissimi anni, non è facile trovare il feeling con il canestro e con i compagni; quando avrà capito in che sistema di gioco si trova, di sicuro mostrerà tutte le sue abilità , anche aiutato dagli altri playmaker più esperti di lui (Lue, Claxton, Johnson).
Caratteristiche del giocatore
Il soprannome datogli al College, "Captain Clutch", gli deriva dalla capacità di chiudere le partite a suo favore, alzando il proprio livello di gioco negli ultimi minuti della partita (clutch time appunto). Il soprannome non è campato in aria, infatti, la leadership e la capacità di giocare sotto pressione sono due degli aspetti più importanti del gioco di Law, che può contare anche su un buon fisico, che gli permette di penetrare, e sulla capacità di chiudere con entrambe le mani in traffico; inoltre attacca bene in uno contro uno, con ottimi "penetra e scarica" o con conclusioni appoggiate al vetro o in controtempo.
Quello che può pesare nel suo gioco, e che non gli ha permesso di essere scelto in una posizione più alta al draft, sono la sua scarsa abilità nel controllare il tempo e nel migliorare i compagni coinvolgendoli, così come il tiro da fuori, non ancora costante, e la difesa, che seppur buona nell'uno contro uno, incappa in cali d'intensità e concentrazione.
In un'intervista rilasciata a NBADraft.net, a pochi giorni dal draft, Law dimostrava di conoscere i suoi limiti, sapendo su cosa doveva lavorare per migliorare e poter essere competitivo nella Nba:
Devo migliorare il mio tiro, e so che la squadra me ne farà fare moltissimi per diventare più costante, inoltre devo lavorare sul pick&roll, e per farlo mi sto facendo aiutare da John Lucas.