Mark Redman, due vittorie per l'onore dei Royals
Entra Settembre con il suo carico di speranze e a dargli il benvenuto in cima alla classifica della AL Central sono ancora loro, i Detroit Tigers, che nonostante qualche passaggio a vuoto sembrano in grado di mantenere fino in fondo il margine sulla coppia di inseguitrici.
Tra queste, oggi è in vantaggio Minnesota, ma solo di mezza lunghezza: situazione dunque mutevole, così come lo è stata nell'ultimo mese e come promette di esserlo fino alla fine. Chissà , probabilmente decisiva sarà la serie da disputarsi al Metrodome nel weekend che concluderà la regular season, tra quattro settimane.
Le Squadre
La scorsa, è stata la seconda settimana consecutiva con parziale perdente per i Detroit Tigers(85-53), che vanno a perdere per 1-2 entrambe le serie disputate, a New York ed in casa contro gli Angels. Se i lanciatori sono una garanzia (24 punti subiti in 7 partite sono davvero pochi) il problema non può che risiedere nell'attacco. I problemi risiedono nell'assenza dei due battitori più continui (al 2B Polanco si è infatti aggiunto in DL lo SS Guillén, top Tiger come media battuta con .310) mentre gli slugger sono tutt'altro che costanti nella loro produzione al piatto. Il manager Jim Leyland aveva a tal proposito sollecitato il proprio power hitter più affidabile, Magglio Ordonez, ad uscire dallo slump che lo privava dei fuoricampo dall'inizio di Giugno: il giocatore ha subito reagito da campione, piazzando un two-run shot nella partita della notte giocata contro Seattle. Guardando la schedule futura dei Tigers, non ci dovrebbero essere problemi per la conquista del pennant: affrontare Seattle, Baltimore, Kansas City (2 volte) e Toronto dovrebbere essere no big deal per un gruppo che in tutto l'anno ha dato prova di grande freddezza e cinismo nell'affrontare le piccole squadre. Le uniche serie difficili saranno gli scontri intradivisionali contro Minnie e Chicago, che probabilmente incideranno più sulla Wild Card race che sulla corsa per il titolo divisionale. Intanto, però con queste ultime settimane zoppicanti i Tigers hanno perso il miglior record della Lega a scapito dei Mets: brutto presagio in vista di un Ottobre che sarà durissimo.
Al secondo posto come detto troviamo i Minnesota Twins (79-57), benché di solo 1/2 partita davanti agli White Sox. Per i Twins un parziale perdente in questa settimana: Minnie ha deluso nella serie contro Kansas City ed ha perso sia questa che la successiva (e ben più ostica) disputatasi allo Yankee Stadium.
Anche in questo caso si devono assolvere i lanciatori, che hanno figurato discretamente e non sono stati aiutati dal bullpen nel due blowout subiti in occasione delle due sconfitte patite dai Bronx Bombers; come e anzi più di quanto rilevato a proposito dei Tigers, qui va gettata la croce addosso ad un lineup in grado di portare a casa 16 miseri punticini in 7 partite, con una vergognosa media battuta di .214. Certo ha influito l'assenza dell'ottimo leadoff Luis Castillo, rientrato solo in nottata nell'opener vinto a Tampa Bay grazie ad un two-run homer di Rondell White. Minnesota resta a nostro avviso lievemente sfavorita rispetto ai campioni del mondo in carica nella corsa per l'ultimo posto valevole per i playoffs. A modificare tale previsione potrebbe sicuramente contribuire il rientro dalla DL dello SP Francisco Liriano, che a causa dei suoi problemi al gomito ha forse perso l'occasione di conquistare – da rookie! – il Cy Young Award. Certo, il rientro avverrebbe non prima di tra dieci giorni, ma rappresenterebbe una bella scarica di adrenalina per una franchigia così sotto stress.
Terzi in classifica, i Chicago White Sox (79-58) campioni del mondo in carica non hanno saputo approfittare di un calendario decisamente favorevole rispetto ai diretti concorrenti, lasciando ben tre partite ad avversari nettamente inferiori quali Tampa Bay e Kansas City. Grande è il rimpianto per le Calze Bianche, che hanno fallito il sorpasso quando sembrava alla portata ed ora dovranno affrontare una durissima serie al Fenway Park di Boston (gara-1 persa nella notte 2-3 al 10° inning). L'incostanza dell'attacco va anche qui criticata, visto che le mazze sono più potenti di quelle delle due franchigie appena descritte, ma peccano in consistency visto che spesso tacciono senza motivo per inning tra un HR e l'altro. Poche base-hit e soprattutto poca di quella small ball che li aveva portati alle World Series dell'anno passato. Dal canto loro, i partenti proseguono nel loro onesto lavoro: Contreras è sempre più in crisi, con la settima sconfitta nelle ultime dieci partenze ed un record che dall'incredibile 9-0 di inizio Luglio è sceso ad un normalissimo 11-7. Mentre Garland continua a fare il suo e Buehrle sembra rinato, ha deluso contro i Royals Garcia che invece sembrava essere il più in forma dei quattro: è evidente come soffra le partite facili, visto che in carriera ha contro Kansas City un incredibilmente brutto record di 8-9. Come ha candidamente ammesso: “I pitch better in big situations.”
Nella loro lenta risalita verso quota .500, i Clevaland Indians (65-71) hanno fatto un altro passo avanti in settimana spazzando via i Toronto Blue Jays e poi prendendone due su tre sul campo dei Texas Rangers. L'attacco non è mai stato un problema in questa stagione, e basta che i pitchers si mettano a regime per avere delle significative strisce positive. Senza dubbio è importante segnalare il quinto complete game stagionale di C.C.Sabathia, migliore delle Majors nella speciale graduatoria. Esempio di quella durability tanto apprezzata dai manager MLB, Sabathia è diventato il secondo mancino più vincente della storia degli Indians. Un altro giocatore da celebrare è il giovane rookie infielder Kevin Kouzmanoff, che poche ore dopo essere stato richiamato dalle Minors è subentrato al celebre compagno, il DH Travis Hafner leader offensivo della squadra, ed ha battuto un Grand Slam alla prima apparizione al piatto assoluta in Major League. E' solo il terzo battitore a riuscirci, nella storia!
Ultimi in classifica come di consueto, ma sorprendenti nei loro risultati della settimana, i Kansas City Royals (51-88) forse non riusciranno ad evitare le 100 sconfitte per la quarta stagione nelle ultime cinque, ma si potranno fregiare dell'aver vinto due serie consecutive contro le contenders per la Wild Card. I Royals stanno giocando da professionisti, senza regalare nulla, nel più puro spirito sportivo: e ogni tanto, vincono pure! Il trascinatore della squadra è sempre più lo SP Mark Redman, unico rappresentante dei Royals all'All Star Game e straordinario in settimana con due vittorie, la prima addirittura con un complete game shutout a scapito dei Twins: ok, non delle vere e proprie bocche da fuoco, ma comunque una delle squadre più interessanti del momento.
La speranza in Missouri è che con i giovani nuovi arrivati ed il September call-up si possa allestire un progetto per il futuro che sollevi le sorti dei Royals dal limbo deprimente delle “squadre simpatia”.
Il Migliore
Con la palma del migliore vogliamo premiare non solo il giocatore in sé, ma anche la franchigia che ha rappresentato. Ne abbiamo parlato appena ora, ed è proprio il mancino partente dei Kansas City Royals Mark Redman a meritarsi questo titolo: solo nove valide concesse (a fronte di altrettanti K) in 16 ottimi inning, con 5 lasciate ai Twins nel complete game shutout di Martedì e 4 (con un punto subito) ai Chicago White Sox, per un'ERA complessiva di 0.56. Con Redman premiamo la voglia dei Royals di non arrendersi anche con il record peggiore della Lega, importante ostacolo sulla via della Wild Card per i Twins che li dovranno affrontare un'ultima volta in una serie di 4 partite, a fine Settembre, proprio prima della decisiva sfida agli White Sox.
Coming Up
I capiclassifica Detroit Tigers sono attesi da una comoda serie casalinga contro Seattle (opener vinto nella notte) prima di una importante serie da 4 partite contro i runner-up di Minnesota. Proprio i Twins hanno iniziato la settimana vincendo gara-1 a Tampa Bay; Chicago dovrà approfittare dello scontro diretto tra le sue due rivali, benché impegnata in due serie tutt'altro che agevoli: contro Boston e Cleveland. Gli Indians dal canto loro stanno affrontando Toronto; ancora peggio è andata ai Royals, che invece vivranno una settimana da AL East sfidando una dopo l'altra New York e Boston.