Dan Marino, re dei lanciatori nel football: oggi il forward pass compie cent'anni.
Nacque proprio a Saint Louis dove quasi un secolo dopo ci sarebbe stato "The greatest show on turf" ad esaltarlo al massimo delle sue possibilità . Ma allora era chiamato soltanto “passaggio proiettile” ed a quel tempo, il 5 settembre 1906, cento anni fa proprio oggi, il quarterback della Saint Louis University Bradbury Robinson lanciò al compagno di squadra Jack Schneider un pallone in…avanti. Per settimane il coach di SLU Eddie Cochems li aveva segretamente allenati nell'arte di lanciare la palla da una posizione vicina all'orecchio.
Fu una giocata creativa per l'epoca, assolutamente inaspettata. Coach Cochems, frustrato per l'inabilità di St Louis di segnare contro il Carroll College (la partita era sullo 0-0) decise di andare per il passaggio.
Non penso che esistesse ancora la shotgun formation (!), ma il quarterback rollò indietro qualche passo e zac…incompleto.
Secondo le regole del tempo era una palla persa!
Ma sul possesso successivo ci fu un altro tentativo e questa volta fu completo!
Anzi la difesa fu così sorpresa che il ricevitore Schneider andò fino in touchdown nonostante il passaggio iniziale fosse stato "solo" di venti yarde.
St Louis finì per vincere quella partita per 22-0.
Ma erano tempi duri per il football, la stagione precedente, il 1905, aveva visto molti incidenti gravi, alcuni addirittura fatali, sui campi di gioco e perfino il presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt si era interessato alla cosa ed aveva incontrato i rettori delle università insistendo affinchè cercassero di mettere delle regole per rendere le partite più sicure. Fu quando le regole furono modificate per rendere legale il passaggio in avanti.
Ovviamente nessuno sapeva passare e c'erano regole "strane": un completo di meno di 5 yarde era un turnover ed un completo direttamente in end-zone era un touch…back!
Subito dopo anche i professionisti adottarono la tattica ed il 27 ottobre 1906 George (Peggy) Parratt di Massillon lanciò un completo a Dan (Bullet) Riley in una vittoria su una squadra mista Benwood-Moundsville (no, non maschi e femmine! ma ragazzi provenienti dalle due cittadine di Benwood e di Moundsville). Dove siano questi posti non è dato saperlo. Ma esistono.
Alcuni (anch'io per un certo periodo di tempo in cui ero in un completo onirismo sportivo attraverso il quale tutti quanti passiamo e dal quale, purtroppo, troppo presto usciamo) hanno sempre creduto che il primo ad ordinare un passaggio in avanti fosse stato il leggendario coach di Notre Dame, Knute Rockne, ma nella sua biografia egli scrisse (non traduco perchè rovinerei la poetica) che Cochems “…enrolled a few boys with hands like steam shovels who could toss a football just as easily and almost as far as they could throw a baseball.", cedendo così definitivamente il merito all'allenatore della SLU.
Una tale tattica fu molto lenta a svilupparsi, soprattutto nell'est, dove non si considerava neppure che si giocasse a football oltre la catena degli Allegheni.
Nel Midwest e nell'ovest invece il passaggio in avanti divenne un'arma tattica e Rockne la sfruttò spesso con le sue squadre dei Fighting Irish portando a South Bend, Indiana vari titoli di campione nazionale.
La Saint Louis University terminò il programma di football nel 1949.