Stephon Marbury, troppo discontinuo in questo inizio di stagione…
Settimana contraddittoria per i nuovi Knicks, costellata da alti e bassi. Dopo la debacle con gli Heat di domenica scorsa il record è già perdente. La sensazione è che la squadra abbia perso in più di un occasione la possibilità di vittoria, più per demerito proprio che per merito degli avversari.
Il copione sembra quello della scorsa stagione, con la squadra spesso svogliata e priva di concentrazione, soprattutto nelle partite casalinghe.
New York @ Cleveland L 106-110
Al debutto fuori casa con un avversaria per un posto ai play off I Knicks hanno perso di quattro, con una prova maiuscola di Lebron James, autore di 45 punti (frutto anche di 22 tiri liberi concessi). La partita era alla portata di New York, punita nel quarto periodo dalle quattro bombe consecutive di Daniel Gibson.
Fino ad allora la squadra era rimasta in partita, anche con una difesa deficitaria, ma un parziale di 11 a zero e 35 punti nel periodo hanno portato i Cavs alla vittoria. Cleveland ha avuto il merito di approfittare dei raddoppi su King James, ma come ha detto Quentin Richardson a fine partita "E' quello che i team campioni sanno fare, giocano bene in difesa, e finchè anche noi non miglioreremo questo aspetto del gioco le sconfitte arriveranno..".
Minnesota @ New York W 93-97
Contro un avversario non irresistibile la squadra ha dovuto comunque sudare per portare a casa la vittoria. Alla fine i punti di vantaggio sono risultati quattro, frutto dei 10 punti realizzati nel quarto periodo da Jamal Crawford, e del tiro da tre del pareggio sparecchiato sul ferro da Antoine Walker.
A pochi secondi dalla fine l'ala di Minnie sbagliava il tiro del pari con Randolph che prendeva il rimbalzo a 2.2 secondi dal termine, subiva fallo e con un libero su due suggellava la vittoria. Onestamente nulla di entusiasmante, a parte il fatto che i Knicks non vincevano al debutto in casa da ben sei stagioni. Da segnalare la seconda doppia doppia consecutiva per Randolph, i 24 punti di Crawford, dopo i 25 messi all'esordio, e la doppia doppia dalla panchina di David Lee (14pt, 12 reb).
Denver @ New York W 112-119
La miglior partita finora disputata dalla squadra, contro un avversario temibile e dotato di due stelle del calibro di Carmelo Anthony ed Allen Iverson. Inoltre c'era da cancellare il brutto ricordo della rissa dello scorso anno. La partita è stata vibrante, con i Knicks a recuperare uno scarto di 10 punti nel quarto periodo, per poi vincere di sette.
Tutto il quintetto, escluso Richardson, è andato oltre quota venti, in particolare Crawford si è confermato mettendone 25; Randolph ha timbrato la consueta doppia doppia da 22 pts e 17 reb. L'eroe della serata è però stato Renaldo Balkman, che ha annullato Carmelo Anthony, con una difesa asfissiante che ha condizionato molto Melo nel quarto periodo. Renaldo ha dichiarato a fine gara "dopo i tre falli in 44 secondi con i Cavs, ho dimostrato che giocando con continuità posso dare il mio contributo, mettendo sul campo energia e cercando di dare il più possibile fastidio in difesa".
Orlando @ New York L 112-102
Dopo la vittoria sui Nuggets le aspettative erano molte, ma siamo a New York, e i pronostici sono stati nettamente smentiti, con la squadra incapace di reggere il ritmo dei non trascendentali Magic nel terzo e quarto quarto. Ai 23 +13 da Z-Bo ha rispoto un grande Dwight Howard con una doppia doppia da 22 + 20. La squadra ha tirato peggio dei Magic; ha perso molti più palloni, dando l'impressione di essere tornata ai livelli abulici dello scorso anno.
Emblematiche le parole di Isiah Thomas a fine partita: "Non abbiamo avuto la pazienza di dare la palla dentro, prendere buoni tiri ed andare in lunetta, ed ogni volta Orlando ha approfittato delle nostre carenze".
Miami @ New York L 75-72
Con Miami ci si aspettava una reazione d'orgolio della squadra, seppur priva di Randolph (lutto familiare). La reazione non solo non c'è stata, ma ha permesso ai derelitti Heat di conquistare la prima doppia W della stagione dopo cinque sconfitte consecutive. Tutto il team ha tirato male, e si è dimostrato poco aggressivo, il solo David Lee (partito titolare al posto di Randolph) ha giocato con aggressività registrando una doppia doppia da 14 + 14. Stephon Marbury ha avuto tra le mani la tripla del pareggio, ma la sua parabola contestata da Jason Williams, non ha visto nemmeno il ferro.
Considerazioni
Gli avversari di queste prime cinque partite erano tutti alla portata dei Knicks, ma se la sconfitta con Cleveland fuori casa ci può stare, paiono inaccettabili i risultati delle due partite casalinghe con Orlando e soprattutto Miami. E' vero che la squadra deve trovare il suo equilibrio, soprattutto in difesa, ma se non si portano a casa partite contro i diretti avversari per un posto ai play off, allora diventa dura.
Particolarmente significativa è la sconfitta con Miami, che getta molte ombre sulla reale competitività del team blu arancio. Stasera con i Suns a Phoenix ci si gioca la possibilità di avere un 50% di vittorie, anche se la trasferta in Arizona è proibitiva.
L'aspetto positivo di questo inizio stagione è stato l'impatto di Randolph, almeno in attacco e a rimbalzo. L'ala ex Portland ha realizzato quattro doppie doppie in altrettanti match, spartendosi i punti nel pitturato con Curry. Il suo rientro, dopo la morte della nonna lo scorso venerdì, è al momento incerto.
Jamal Crawford, dopo la pessima pre season aveva cominciato nel migliore dei modi la stagione, sempre sopra i venti punti di media e con buone percentuali, salvo poi tirare malissimo nelle ultime due sconfitte.
Eddie Curry è parso come al solito altalenante, deficitario a rimbalzo e troppo soft in difesa.
Marbury è discontinuo e al momento fatica a dare ritmo al gioco e a trovare i compagni di squadra, ci si aspetta da lui una maggiore leadership.
Ci sarà molto da lavorare per coach Thomas, specie al ritorno dal road trip che prevede quattro partite in cinque giorni con le trasferte a Phoenix, Los Angeles (sponda Clippers), Sacramento e Denver, prima del ritorno al Madison contro Golden State il 20 Novembre.
Se il trend verrà confermato, difficilmente il record sarà positivo entro tale data. Good Luck, ma siamo a New York e come cita la splendida advertising NBA" “Where amazing happens”…