AFC Report – Week 10

Antonio Cromartie festeggia una grande prestazione e il momento di splendore che sta vivendo in questa stagione.

Indianapolis perde un altro passo da New Engalnd (ferma per riposo) e Pittsburgh ne approfitta vincendo contro una bella Cleveland. Tennessee paga il brutto gioco offensivo e Jacksonville torna alla carica nella South Division più equilibrata che mai (almeno nei record). Continua la striscia vincente di Buffalo che trova il giusto equilibrio interno dopo i numerosi infortuni a cui hanno dovuto sopperire.

East

Patriots (9-0) -Buffalo (5-4) - Jets (1-8) - Miami (0-9)

New England Patriots e New York Jets Bye

BUF 13 @ MIA 10

Nonostante non abbiano commesso turnover, nonostante abbiano controllato la palla per quasi 37 minuti i Dolphins non sono riusciti a portare a casa la prima vittoria stagionale rimanendo l'unica squadra con a referto solo sconfitte grazie alla vittoria dei Rams.
I Bills allungano la striscia vincente a quattro partite consolidando il secondo posto in Division e vantando sogni di Wild Card.

Cleo Lemons gioca una partita mediocre (16 su 29 per 161 yards) ma ha il pregio di non commettere errori, di segnare l'unico touchdown della sua squadra e ha la fortuna di poter contare su un Jesse Chatman in stato di grazia che con 124 yards fa la sua miglior prestazione in carriera.

J.P Losman gioca una partita analoga a quella del suo collega lanciando, però un intercetto. Anche per Buffalo è il runningback a salvare l'attacco con Marshawn Lynch che segna e converte da 2 punti per il pareggio nell'ultimo periodo di gioco.

Entrambi gli attacchi sono sterili ma quello di Buffalo riesce a costruire un ultimo drive per permettere a Rian Lindell di segnare il field goal della vittoria.

North

Steelers (7-2) - Browns (5-4) - Ravens (4-5)- Bengals (3-6)

CLE 28 @ PIT 31

Incredibile partita tra Browns e Steelers, con i primi che sciupano una ghiotta occasione per agguantare la testa della Division in condivisione proprio con Pittsburgh.
Cleveland guida la partita per oltre tre quarti di gioco mostrando una fase offensiva meno fluida del solito (si 3 TD pass dell'ottimo Derek Anderson ma sole 123 yards e gioco di corsa inesistente) ma aiutata da uno special team in grado di fornirgli ottime posizioni di campo e di una difesa solida che però cede nel finale anche per via della stanchezza: oltre 38 minuti in campo.

Pittsburgh fatica molto nel primo tempo ma grazie a Ben Roethlinsberger (23 su 34 per 278 yards, 2 TD un intercetto) e a Heath Miller (71 yards, 1 TD) portano a casa una vittoria sofferta e importantissima che nasce da un secondo tempo di tutt'altro spessore. Roethlinsberger porta in vantaggio la sua squadra con una corsa da 30 yards, vantaggio che dura pochi secondi con Joshua Cribbs che riporta in touchdown il kick off conseguente con una corsa da100 yards.
Gli Steelers non si perdono d'animo e nel drive del definitivo 31 a 28 è Miller a essere decisivo recuperando un fumble del suo quarterback, ricevendo per 20 yards su un terzo e 18 e, infine, segnando il touchdown.

I Browns hanno avuto l'occasione di pareggiare con un field goal a 11 secondi dal termine, ma Phil Dawson calcia corto dalle 52 yards.
Cleveland se da un lato deve rammaricarsi per l'occasione sprecata, dall'altra può essere soddisfatta per una stagione finalmente positiva, in lotta per una Wild Card. Pittsburgh vince con carattere contro una squadra che non si deve più considerare fanalino di coda della Lega e con il passo falso di Indianapolis insidia il secondo posto nella Conference.

CIN 21 @ BAL 7

I Bengals vincono segnando 21 punti, non 3 touchdowns, ma bensì 7 field goal. Grande la difesa dei Ravens (Ray Lewis 10 tackles, 1 sack e un fumble forzato) ad annullare le corse e tenendo lontano dalla end zone Carson Palmer, T.J. Houshmandzadeh e Chad Johnson, quanto asfittico il suo attacco che con 6 turnover (2 intercetti e 4 fumbles) difficilmente può varcare la goal line avversaria.

L'attacco di Cincinnati muove discretamente la palla ma giunti nella red zone deve affidarsi ai calci di Shayne Graham, sicuramente man of the match; la difesa, finalmente, procura i turn over che la caratterizzano.

Steve McNair prima e Kyle Boller successivamente non riescono a guidare l'attacco commettendo gli errori che interrompo i drive compromettendo anche il ritmo necessario per un attacco fluido. Sicuramente un'involuzione per una franchigia con aspettative da playoffs.
Cincinnati vede il rientro di Chris Henry dopo le otto giornate di squalifica e risulta il miglior ricevitore di giornata con 4 ricezioni per 99 yards.

South

Colts (7-2) - Jaguars (6-3) - Titans (6-3) -Texans (4-5)

Houston Texans Bye

JAC 28 @ TEN 13

I Jaguars dominano il primo tempo e la reazione nel secondo tempo dei Titans non è sufficiente per la rimonta.

Partita poco spettacolare con le difese, come da pronostico, che controllano il match. La chiave della partita, quindi, è stata la vittoria della difesa di Jacksonville sulle corse di Tennessee. Con LenDale White, reduce da tre partite da 100 yards, fermo a 12 è Vince Young ad essere il miglior runner con 52 yards. Gli ospiti obbligano gli avversari al gioco aereo; Young gioca così una discreta partita da passer con i numeri (24 su 41 per 257 yards, 1 TD e 2 intercetti) che salgono nel secondo tempo. Nonostante la linea riuscisse a fornirgli tutto il tempo necessario per scegliere un bersaglio spesso i suoi lanci sono risultati imprecisi oppure ha dovuto risolvere la situazione con le sue gambe.

Le corse dei Jaguars hanno funzionato bene considerando, soprattutto, che di fronte avevano la miglior difesa della Lega contro questo tipo di azione. Maurice Jones-Drew arriva alle 100 yards con una segnatura mentre il suo compagno, Fred Taylor, 45 yards con una segnatura anche per lui. Quinn Gray non deve forzare svolgendo il suo compito senza commettere errori aspettando il rientro di David Garrard.

Un errore su un punt a pochi minuti dalla fine consegna la palla ai padroni di casa in posizione favorevole facendo tremare la panchina di Jacsonville. Ma la partita si conclude col secondo intercetto di Young.

Jacksonville si riporta alle spalle di Indianapolis con una vittoria convincente. Devono però trovare continuità  tra una domenica e l'altra. Tennessee, vista la sconfitta dei Colts, perde un'ottima occasione per raggiungerli, ma un attacco macchinoso e improduttivo è il tallone d'Achille della franchigia.

West

Charges (5-4) - Broncos (4-5) - Chiefs (4-5) - Raiders (2-7)

DEN 27 @ KC 11

Nelle ultime due settimane Priest Homes è ritornato a solcare i campi della NFL e domenica il runningback dei Chiefs è tornato ad essere titolare approfittando di un infortunio ad Larry Johnson. Anche i Broncos hanno dovuto schierare il back up Selvin Young al posto dell'infortunato Travis Henry. Ad avere la meglio è stato Young che trascina alla vittoria Denver con le sue 109 yards e la prima segnatura delle tre del secondo tempo. Homes si ferma solo a 65 yards e la giornata no del proprio quarterback non lo aiuta. Damon Huard è costretto a lasciare il campo nel terzo quarto dopo un colpo che lo stordisce, non prima, però, di aver lanciato un intercetto e perso due fumbles. Il secondo è sanguinoso perché riportato in end zone da Nate Webster e da l'allungo decisivo per Denver.

Jay Cutler, certamente non esaltante, ha dalla sua un gioco di corse credibile e alla fine trova il passaggio che conclude il match servendo Daniel Graham per un touchdown da 18 yards.

CHI 17 @ OAK 6

I Raiders cedono anche sotto gli incostanti Bears. Rimangono in partita fino all'ultimo quarto poi la difesa si fa cogliere impreparata su un big play di Chicago (TD pass da 56 yards di Rex Grossman per Bernard Berrian) e il morale ne risente. Nel drive successivo Josh McCown perde la palla su un fumble e i Bears ripartono dalle 3 yards dei Raiders; Cedric Benson segna il definitivo 17 a 6.

Quattro palle perse (3 fumbles ed un intercetto), un gioco aereo inefficace (14 su 27 per 108 yards) e corse solamente discrete non sono sufficienti per la difesa di Chicago. La linea offensiva trova difficoltà  a proteggere McCown e Adewale Ogunleye ne approfitta con 3 sacks.
La difesa nel complesso non sfigura ma la fase offensiva dei Bears, quest'anno, non è certo brillante. Poi si lascia sfuggire Berrian e la partita prende la svolta sbagliata.

IND 21 @ SD 23

Il primo dato che balza all'occhio di questa partita sono i sei intercetti lanciati dai Payton Manning. Sotto 23 a 0 (zero) già  a metà  del secondo quarto, i Colts sono stati costretti alla rincorsa e il talentuoso quarterback di Indianapolis ha dovuto forzare più del dovuto. Se aggiungiamo la mancanza di pedine importanti in attacco quali Dallas Clark, Marvin Harrison, Anthony Gonzales, Tony Ugoh e una difesa dei Chargers attenta e guidata da un Antonio Cromartie in un momento di forma esaltante, anche se anomalo, il dato risulta possibile.

Cromartie è artefice di tre de sei intercetti di cui uno spettacolare ad una mano mentre Darren Sproles mette sul tabellone i primi punti sul kick off di apertura con un ritorno di 89 yards e, sempre nello stesso quarto, ricopre un fumble in end zone. Chiude le segnature di San Diego un buon LaDaininan Tomlinson (76 yards un TD e 21 yards su ricezione). Philip Rivers sbaglia molto (2 intercetti e 2 fumbles di cui uno perso) soprattutto nel secondo tempo dando la possibilità  a Indianapolis di recuperare tutto lo svantaggio accumulato.

Ma se Manning è incappato in una giornata no altrettanto il kicker più decisivo del decennio: Adam Vinatieri. Se potrebbe essere perdonabile l'errore dalle 42 yards alla fine del primo tempo, inaccettabile quello dalle 29 allo scadere del secondo tempo. E questo field goal avrebbe dato la vittoria ai Colts.

I Charges si portano in testa ad una Division molto combattuta con Broncos e Chiefs dietro di una sola lunghezza. Se riescono a ritrovare un Rives almeno discreto con Tomlinson e la difesa ritrovata possono davvero dire la loro nella Conference.

Per i Colts seconda sconfitta consecutiva e Pittsburgh le sta col fiato sul collo. Devono assolutamente riprendere il controllo della situazione e dimenticare le ultime due settimane.

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