Boozer e Williams sono una delle coppie più temute della NBA
Al di là del vostro credo cestistico in chiave Nba, se siete degli sportivi inebriati dalle luci di questo splendido microcosmo, dovreste senza dubbio orientare la vostra attenzione nella prossima stagione anche verso la Northwest Division.
Ne abbiamo avuto un gustoso assaggio nella scorsa stagione con i playoffs giocati dagli Utah Jazz. Quest'anno i motivi d'interesse sono aumentati in modo esponenziale, anche considerando la sanguinosa defezione della stella Oden.
Partiamo dai Utah Jazz, alle prese con una stagione nella quale dovranno sedimentare i progressi fatti nella scorsa.
Proseguiamo con i Denver Nuggets alle prese con il dossier Iverson-Anthony tutto da studiare; e con i Portland Trail Blazers amputati, ma comunque in possesso di un roster giovane ma molto promettente.
E per finire concludiamo con i Seattle Supersonics della nuova stella Kevin Durant e con gli acerbi Timberwolves.
Da questa Division certamente non uscirà la squadra campione, ma Utah e Denver sono due serissime candidate alla postseason anche in questa stagione pur considerando il livello medio delle squadre dell'Ovest salito ulteriormente rispetto al passato campionato, e la non facile collocazione aproristicamente dei Rockets nella griglia playoffs.
Ci è stata negata per il momento la sfida a distanza tra Oden e Durant, lasciando cosi l'intero proscenio alla stella di Seattle; ma questo ai nastri di partenza della nuova stagione appare comunque come una buonissima prospettiva.
Utah Jazz
Sono cambiati davvero poco gli Utah Jazz durante l'estate. I risultati della scorsa stagione, un quintetto titolare ormai quasi intoccabile, e una genetica avversione a movimenti tellurici di mercato ed ecco che ritroviamo gli stessi Jazz ai nastri di partenza. Se ne è andato Derek Fisher per comprensibili motivi familiari, e questa è un partenza di cui la squadra risentirà nello spogliatoio, nei momenti in cui servirà la voce di un leader. A meno che..
A meno che Deron Williams non prosegua sulla strada intrapresa nell'estate, quando fuori dalla lingua ha detto la sua su Andrey Kirilenko e la sua Saudage russa. Il ragazzo ha fatto parlare il campo nella scorsa stagione zittendo tutti i suoi detrattori, mostrando che razza di playmaker stia diventando. Ha vestito la maglia del team Usa questa estate, e deve ora dimostrare di poter indossare anche i galloni da leader.
Kirilenko è rimasto per il momento; non sappiamo quanto contento in realtà , ma in ogni caso ogni discorso è rinviato almeno fino al prossimo Febbraio. Da tenere sotto stretta osservazione di nuovo Paul Millsap dopo quanto fatto di positivo la scorsa stagione. Questo e anche tutto il resto rimane sotto le sapienti mani di coach Jerry Sloan, che ha plasmato una squadra tosta come quelle che piacciono a lui.
Denver Nuggets
A mio modestissimo avviso i dubbi maggiori tra le squadre di questa division permangono sui Denver Nuggets. La dolorosa partenza di Steve Blake impone una fase di sperimentazione alla ricerca della migliore guardia che si possa affiancare ad Iverson. E se ricordo bene a Philadelphia hanno già sperimentato questa situazione… L'orientamento di coach Karl è in prospettiva di ridurre il minutaggio di Iverson; probabile allora che lo stesso veda diversificare il proprio minutaggio con periodi di gioco da point guard.
Si deve verificare più in profondità quanto Iverson possa produrre non in termine di punti naturalmente, con Carmelo Anthony; verifica che non si è avuto il tempo di fare la scorsa stagione. Potenzialmente sono devastanti, ma come sempre è il campo a dare l'ultima parola. Anthony dal canto suo, è atteso da un netto miglioramento nella sua attitudine difensiva; come ha dimostrato di poter fare durante le partite estive del Team Usa. Si deve trovare una collocazione per il nuovo arrivo Chucky Atkins, e si deve fare gli scongiuri di non essere falcidiati a livello infortuni.
Si annuncia delicata la stagione di coach Karl. Ha in mano una squadra che secondo il gran capo Kroenke deve per forza andare oltre il primo turno dei Playoffs. Spurs o non Spurs come si sente ripetere spesso. Deve dimostare di aver in mano la squadra e non affidarsi agli estri di Iverson – solo quando gli servono- dando alla stessa almeno una parvenza di continuità di rendimento.
Servono progressi tangibili o qualche testa protrebbe anche cadere.
Portland Trail Blazers
Saranno privi di Oden, ma i Blazers rimangono estremamente interessanti. A partire dal duo Brandon Roy-LaMarcus Aldrige. Il primo è acclamato a gran voce come leader della squadra, ma ha visto purtroppo il riacutizzarsi del problema al tallone che lo terrà fuori per alcune se non tutte le gare di precampionato. Peccato. Il secondo aumenterà il proprio minutaggio evoluendo nel ruolo di centro oltre che di ala forte, assieme a Przybilla per sopperire alla mancanza di Oden.
Aldrige formerà assieme al nuovo arrivato channing Frye una combinazione di giovani lunghi da seguire con estrema attenzione. Frye viene descritto nelle ultime ore come in ritardo di condizione. Ma non ci saranno solo loro due, ma anche tra gli altri il figliol prodigo Blake a infoltire ancora di più un settore guardie molto ricco, e da non sottovalutare anche la presenza di Josh McRoberts, caduto in basso nello scorso Draft; ma lungo talentuoso a detta anche dello stesso Oden che lo conosce molto bene.
E attenzione a non parlare di tanking a coach McMillan. Lo fareste arrabbiare. A Portland si fa sul serio vi risponderebbe o io qui non ci starei.
Seattle Supersonic
Se c'e' una squadra nella NBA che più di tutte ha deciso di cambiare di 360° la propria identità questi sono proprio i Seattle Sonics. Deciso il traghettatore nella persona di Sam Presti, il passo successivo è stato vestire Kevin Durant con la divisa del giocatore franchigia.E non solo i Sonics hanno investito su di lui, ma anche alcune delle società più importanti degli Stati Uniti, che lo hanno subito blindato con alcuni contratti di sponsorizzazione faraonici, come per esempio la Gatorade.
La talentuosa ala proveniente dai Texas Longhorns, sarà l'osservato speciale in questa stagione; e gli è già stato attributo il titolo di ROY in modo automatico. Comunque vada la sua stagione, siamo di fronte ad un talento come raramente in passato hanno calcato i parquet. Offensivamente accontenterà anche i palati più delicati; difensivamente dovrà lavorare parecchio.
Il solo fatto però, di resistere alle cosmiche pressione che sono piovute sulle sue fragili spalle, mantenendo la squadra in linea di galleggiamento, sarebbe un risultato di tutto rilievo. La lega ha bisogno di un nuovo supereroe, in attesa del ritorno di Gregorius Oden; e questi non poteva che essere Kevin. Il nostro troverà in squadra un compare di tutto rispetto in Jeff Green, e insieme potranno dare vita ad un tandem dinamico estremamente interessante, anche se al momento di difficile interpretazione.
A supportare il trio ci saranno anche i preziosi gomiti di Kurt Thomas, arrivato da Phoenix in curiosa una trade estiva; e gli estri di Luke Ridnour e del nuovo arrivato Delonte West. Questo è parte del materiale sul quale lavoreranno le mani ruvide come carta vetrata del nuovo coach P.J.Carlesimo alle prese con una delicata sfida personale oltre che tecnica.
Minnesota Timbervolwes
Rivoluzione Galileiana a Minnesota durante l'estate. La malcelata anima biancoverde di Kevin McHale ha colpito di nuovo, stavolta due volte; infrangendo il sogno di milioni di tifosi losangelini prima; e spedendo poi a Boston il secondo miglior pacco dono ricevuto da quelle parti dai tempi della vittoria alle WS dei Red Sox, nella persona di Kevin Garnett.
In cambio i Wolves hanno ricevuto una pattuglia di baldi giovani che avranno l'ingrato compito di far battere ancora un cuore NBA da quelle parti. Lassù dove nessuno in pratica vuole giocare e dal quale in tanti vogliono scappare.
Qui, le spalle sulle quali poggia gran parte del futuro della franchigia sono quelle di Al Jefferson, la talentuosa ala forte dovrà alla svelta superare la delusione biancoverde e confermare il talento mostrato con la maglia dei Celtics. Un talento da All Star. La parola chiave comunque è rifondazione.
Previsione
L'ordine di trattazione delle squadre precedente rappresenta anche la mia previsione personale. Favorita per la vittoria della Division Utah su Denver, con quest'ultima forse sulla carta più forte in un partita singola, ma alle prese ai nastri di partenza della nuova stagione con più dubbi rispetto ai Jazz e sicuramente appare meno costante di questi ultimi. Vedo Portland dietro alle prime due e davanti a Seattle. Fanalino di coda naturalmente Minnesota.