L'MVP della passata stagione riprova l'assalto all'anello…
La forza della Division
L'anno scorso, la SouthWest Division si è dimostrata quella con le squadre, aventi il potenziale maggiore di tutto l'Ovest (e forse dell'intera Nba): Dallas ha mantenuto una media vittoria del 81.7%, chiudendo in testa la Western Conference (e anche l'intera Lega), San Antonio ha chiuso con un record di 58-24 (70.7%), inferiore soltanto ai Suns, e Houston è arrivata al quarto posto della Conference, con una percentuale di vittorie pari al 63.4%.
Tre delle prime quattro classificate, quindi, provenivano da questa Division, che ha vissuto, però, nei playoff, risultati contrastanti; se da una parte gli Spurs hanno vinto il loro terzo anello negli ultimi nove anni, dall'altra Dallas è stata sconfitta, a sorpresa, al primo turno dai Warriors, mentre i Rockets non sono riusciti a sconfiggere Utah, continuando così, la maledizione che vuole Tracy McGrady, sempre fuori al primo turno dei playoff.
New Orleans, che quest'anno tornerà a giocare nell'impianto ricostruito dopo l'uragano Katrina, ha sorpreso le aspettative, e nonostante gli innumerevoli infortuni (Paul e Stojakovic fuori per quasi tutta la stagione), sono arrivati a sole 3 vittorie dai playoff. Discorso differente per Memphis, che partita con ben altri obiettivi, si è ritrovata sul fondo della classifica da subito (anche a causa dell'assenza di Pau Gasol), ed è, inoltre, stata beffata all'ultimo draft, avendo ottenuto, nonostante il peggior record della Lega, solamente la quarta scelta assoluta.
Dallas Mavericks
I Mavs sono stati tutta la stagione in testa alle classifiche, hanno ottenuto grandi risultati, prodotto gran gioco, c'è stata l'affermazione finale di Nowitzki come stella con conseguente vittoria del premio di Mvp, ci sono stati grandi proclami del proprietario Cuban, e poi, tutto questo, è stato distrutto all'ultima partita di regular season, quando Golden State ha agguantato l'ultimo posto utile per la post-season. Contro la franchigia della California, i texani hanno faticato tutta la stagione, e il loro coach Johnson sembra subire la sfida contro il suo mentore, Don Nelson.
E così succede l'upset, i Warriors giocano divinamente le sei partite della serie, e con un 4 a 2 spazzano via i sogni di vittoria finale dei Mavs. Altra delusione per Cuban & Co. dopo la sconfitta in finale con Miami dell'anno prima. La dirigenza, ad ogni modo, conferma anche quest'anno la fiducia allo staff tecnico e alla squadra: gli acquisti effettuati sono quelli del veterano Eddie Jones, che dovrebbe cercare di fornire esperienza e difesa uscendo dalla panchina, di Brandon Bass, giovane di buone speranze, e di Trenton Hassel, scambiato per Greg Buckner con i Timberwolves.
Si cerca ancora, in ogni caso, un lungo, magari con un bel po' d'esperienza, che possa dare un contributo maggiore di quello fornito da Croshere, ceduto proprio ai Warriors. Le voci dicono di un interessamento per PJ Brown e per Chris Webber, che stanno valutando tutte le alternative e sceglieranno all'ultimo momento.
San Antonio Spurs
Squadra che vince non si cambia! Ancora una volta è questo il motto usato da Popovich, che, giustamente, non ha voluto modificare la squadra che l'anno scorso ha vinto l'anello Nba, nonostante partisse, come sempre, senza i favori del pronostico. Una grandissima cavalcata, che ha portato gli Spurs a sconfiggere Denver, Phoenix, Utah e Cleveland, ottenendo il quarto successo in nove anni, un risultato straordinario.
E così ecco l'arrivo del solo Ime Udoka, dai Blazers, a completare il ruolo di guardia/ala, già ben coperto dalla presenza di Ginobili, Bowen, Finley e Berry. Il prodotto di Portland State, è arrivato tardi nella Nba (è nato nel 1977 ed ha giocato solo 3 anni nei Pro), ma l'attitudine difensiva mostrata l'anno scorso nei derelitti Blazers (in precedenza era stato tagliato da New York), gli ha permesso di ottenere quest'importantissimo contratto con i campioni in carica, un contratto che dovrà onorare al meglio.
Houston Rockets
Yao Ming + Tracy McGrady = ennesima delusione. Ebbene si, i tifosi dei Rockets, nonostante la presenza dei due fenomeni, hanno dovuto subire un'altra delusione, venendo sconfitti, al primo turno di playoff, dagli Utah Jazz; i due giocatori sono stati, ancora una volta, vittime d'infortuni, che hanno limitato la loro compresenza in campo, ma questo non può essere un alibi.
Ecco che allora, la dirigenza di Houston si è mossa ancora sul mercato, riportando a casa Steve Francis, (che era stato ceduto ad Orlando proprio per McGrady), e mettendo la squadra nelle mani di Rick Adelman, ex coach di Sacramento, che va sostituire Jeff Van Gundy. Quasi di sicuro questa è l'ultima possibilità per la coppia Yao-TMc, o vanno avanti nei playoff, oppure qualche grosso movimento di mercato ci sarà anche l'anno prossimo.
New Orleans Hornets
Dopo due stagioni vissute ad Oklahoma City (dove il calore per la squadra era sicuramente maggiore rispetto che a New Orleans), gli Hornets tornano nella loro città con rinnovata speranza per la prossima stagione; il finale di campionato scorso, infatti, ha fatto ben sperare tifosi e dirigenza. Nonostante i gravi infortuni patiti dalle due stelle, Paul e Stojakovic, che gli hanno tenuti fuori per quasi tutta la stagione, i risultati sono stati mediamente buoni, arrivando anche a giocarsi l'ultimo posto per i playoff.
L'unico acquisto è quello di Morris Peterson, lasciato libero da Toronto, che andrà ad occupare lo spazio lasciato libero da Desmond Mason, tornato a Milwaukee; il suo acquisto dovrebbe fornire maggiore esperienza ad una squadra abbastanza giovane (Paul, West e Chandler hanno giocato complessivamente 12 anni nei Pro), e quel gioco perimetrale che è mancata la passata stagione con l'infortunio del serbo.
Memphis Grizzlies
La stagione appena passata è stata disastrosa sotto tutti i punti di vista, peggior record Nba, ultimo posto occupato già ad inizio stagione, infortuni a non finire, cambi d'allenatori, voci d'arrivo di nuovi proprietari, e per finire la beffa del draft, con i Grizzlies che hanno avuto solo la 4 scelta (scegliendo il playmaker Mike Conley Jr. sul quale la dirigenza punta moltissimo), proprio nell'anno di Oden e Durant alla uno e alla due. Una pessima stagione quindi, salvata soltanto dal fatto di aver convinto a restare Gasol, la stella spagnola, che era seguito da molto vicino dai Bulls.
Vicino a lui, quest'anno ci sarà Darko Milicic, che finora è famoso più per il fatto di essere stato scelto al draft prima di Anthony e Wade, che per i suoi risultati in campo; le buone cose fatte vedere l'anno scorso ad Orlando, però, gli hanno permesso di ottenere il contratto con i Grizzlies, facendo coppia con un grande giocatore come Gasol: probabilmente è l'ultima occasione, per il serbo, di far vedere tutte le sue capacità , poi entrerà a far parte del gruppo dei sopravvalutati.
Previsione per la stagione 2007/2008
Un gruppo di squadre molto forti quindi, difficile ma non impossibile che quattro delle cinque riescano ad entrare nei playoff: Dallas rimane forse la squadra più forte della Lega, e anche quest'anno si candida come favorita per la vittoria finale; la "Spurs Culture" continua nel Texas, anche in questa stagione, gli Spurs non sono i favoriti, sono invecchiati di un anno, ma rimangono la peggior squadra da incontrare nei playoff, quando tutti i suoi giocatori alzano il loro livello.
Dietro a loro, la rinnovata Houston cercherà di ripetere l'andamento della stagione scorsa, magari migliorando in concentrazione e in killer istinct, cosa che sembra essere mancata nelle ultime apparizioni in post-season; Memphis dovrà migliorare, e molto, il pessimo risultato dell'anno scorso, sopratutto per cercare di far restare Gasol (puntando anche sull'acquisto del suo grande amico Navarro); infine New Orleans sembra essere la meno dotata e quella con minori possibilità di passare il turno, senza qualche infortunio, però, le possibilità potrebbero aumentare.
Perciò il personale ranking è:
1° – Dallas Mavericks
2° – San Antonio Spurs
3° – Houston Rockets
4° – Memphis Grizzlies
5° – New Orleans Hornets