Cosa c'entra il golf con i Boston Celtics? Leggete l'articolo e lo scoprirete.
I Celtics vincono ma soprattutto convincono nella loro prima gara stagionale, distruggendo le ambizioni dei Washington Wizards il cui giocatore più rappresentativo, tale Gilbert Arenas, aveva fatto proclami bellicosi alla vigilia.
Risultati
Washington Wizards @ Boston Celtics 83-103
Commento
"Chi ben comincia è a metà dell'opera" dice un vecchio detto, ma le partite sono 82 più quelle di play-off quindi siamo solo all'inizio dell'inizio, anche se è veramente incoraggiante.
La vittoria è stata bella, ma soprattutto convincente nella prima gara di una stagione che vuole rappresentare la prima possibilità reale di poter raggiungere le finali NBA da una ventennio a questa parte. Il pubblico lo sa e lo ha fatto sentire durante tutta la partita tifando quando la palla era in mano ai Celtics e fischiando quando la palla era in possesso dei Wizards. La cosa ha sorpreso molto Garnett, il quale era così emozionato che ha iniziato la partita con un po' di agitazione.
Chi aveva timore (o speranze) di conflitti ed incomprensioni tra i tre big deve ricredersi, hanno giocato con armonia, ognuno faceva quello che sapeva fare bene, quando uno non riusciva a girare bene (Garnett) l'altro ha subito preso il controllo (Allen) per poi passarlo a chi aveva la possibilità di dare l'allungo decisivo (Pierce) mentre l'altro ancora si adeguava pensando agli intangibles (le cose utili alla squadra ma che non appaiono nel tabellino) ed ai rimbalzi (Garnett).
Ad essere sinceri i Wizards non sono mai stati in grado d'impensierire i Celtics, ma il dubbio che questa poca efficacia sia da imputarsi all'efficacia dei Celtics in difesa ha fatto capolino molte volte durante la partita, e questo non può non farci ricordare l'arrivo di Tom Tibodeau, l'esperto difensivo, del quale torneremo sicuramente a parlarne in modo più diffuso in futuro.
C'era qualche timore per la consistenza di Rajon Rondo soprattutto in attacco, ma il suo 7 su 10 dal campo e 15 punti totali ha tranquillizzato anche i più pessimisti e dato nuovo ottimismo a chi sta credendo in lui, Ainge in primis. "Mi sento a mio agio" ha dichiarato il giocatore, "sto cercando di focalizzarmi sull'obiettivo e difendere bene".
Tutto bene quindi, ma non dimentichiamoci che la stagione è molto lunga e crediamo che ci saranno anche momenti difficili. Solo in quel momento si potrà verificare la reale consistenza e la forza mentale e di coesione della squadra.
Nei mesi passati ci stavamo chiedendo quale nome avrebbero dato gli americani al fantastico trio, ebbene lo hanno trovato: PGA Tour. Chi è appassionato di golf sa bene che questa sigla rappresenta l'associazione dei golfisti americani (Player's Golf Association) che organizza il più importante circuito di gare di golf al mondo, ma cosa centra coi Celtics? In effetti a guardare bene questa sigla le iniziali PGA corrispondono a Pierce, Garnett ed Allen, per giunta in ordine d'importanza all'interno dei Celtics. Il Tour rappresenta il giro di gare che questi giocatori devono fare per raggiungere l'anello, ovvero la stagione regolare ed i play-off. Piace? Non piace? Non stiamo a sindacare sui gusti, questo è e questo ci teniamo. Sinceramente a noi piace moltissimo.
Probabilmente non sarà il miglior passatore dei Celtics, ma Kevin Garnett in questa stagione ha intenzione di dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che è un ottimo assistman. Nella preseason ha consegnato 3,8 passaggi smarcanti di media, ma impreziositi da una prestazione eccellente contro Cleveland di 21 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. "Un assist da me? Significa che la palla è in movimento, significa che offro tiri tranquilli ai miei compagni". Probabilmente ci saranno molte occasioni per vedere un assist da parte di Garnett, un altro elemento interessante in questa stagione.
In una recente intervista al trio è stato chiesto se potranno vincere l'est con un secondo anno come playmaker. Forse il signor Thompson pensava di ricevere risposte vaghe ed incerte, ma ha sentito solo "assolutamente si" e "non vedo perché no". Le parole di stima per Rajon Rondo sono proseguite: "penso che Rondo sorprenderà molto tutti voi". Sembra quindi che l'insistenza di Ainge di non consegnare Rondo a Minnesota sia stata apprezzata dal trio, il giocatore in effetti ha ottime possibilità di lasciare un segno in questa Lega e ha tutte le intenzioni di non lasciarsi sfuggire l'occasione.
Sentite Garnett: "se Rondo non sarà il miglior play in tre o quattro anni sarei molto molto sorpreso, ha tutte le capacità di dirigere una squadra, la sua difesa non è come nessuna guardia che ho visto, ha la velocità di Tony Parker, gli occhi e l'istinto del passaggio di Jason Kidd, si sta costruendo un tiro dai 4-5 metri. Sono molto impressionato da Rondo". Veramente notevole.
A coach Doc Rivers piacerebbe che il trio giocasse meno di 40 minuti a testa, anche se si rende conto che in campo dovrebbero esserci sempre almeno 2 giocatori del trio, ma almeno uno sempre in campo è semplicemente obbligatorio.
Infortuni
Qualche problemino al polpaccio per Perkins, ma l'unico vero infortunato è Scot Pollard, il quale alla fine è riuscito ad essere presente alla prima partita della stagione dopo aver trascorso tutto il training camp in infermeria, ma la distorsione alla caviglia necessita di qualche settimana per sistemarsi, non c'è nulla da fare per accelerare la guarigione. Non ha giocato bene la prima partita, ma questo era prevedibile, ora deve allenarsi e riprendere la condizione.
Curiosità
Prima dell'inizio della partita è stato inaugurato un pezzo di parquet sul quale c'è la firma di Red Auerbach, persona che non ha bisogno di presentazioni. Come rappresentante dei giocatori ovviamente è stato scelto Paul Pierce; tra le altre persone a presenziare c'era Bob Cousy e Randy Auerbach, una delle due figlie del grande Red.
Nella sua prima partita Kevin Garnett ha scritto nel tabellino 22 punti e 20 rimbalzi. È dal primo marzo 2004 che un giocatore dei Celtics non riusciva a conseguire una doppia doppia con almeno due statistiche a 20, in quell'occasione Mark Blount aveva segnato 28 punti e catturato 21 rimbalzi. Invece l'ultimo che nella gara d'esordio ha conseguito almeno un 20+20 è stato Sidney Wicks nel lontano 21 ottobre 1976.
Come preannunciato James Posey non ha giocato la prima partita stagionale a causa della sospensione per i problemi con la polizia di quest'estate e sarà pronto a giocare la prossima partita contro Toronto. Per l'occasione nessun giocatore è stato attivato per sostituirlo in panchina e quindi i giocatori disponibili per la partita erano 11. "È successo e ne accetto le conseguenze, sono felice che sia solo una partita".
I Celtics alla fine non hanno voluto rifirmare Tony Allen, il quale a fine stagione sarà free agent con restrizione, ovvero qualunque franchigia potrà fargli un'offerta. Nel caso in cui Tony la firmasse da quel momento ci saranno 15 giorni di tempo per altre franchigie di fare offerte più alte e per i Celtics di pareggiare l'ultima offerta. Se i Celtics non pareggiano varrà l'ultima offerta firmata dal giocatore. Ainge riferisce che "entrambe le parti concordano che la prossima estate è il miglior periodo per discutere del suo futuro".
È appena iniziata la stagione ed i Celtics hanno annunciato che hanno già venduto tutti i biglietti casalinghi di 26 partite su 41 totali e per molte delle rimanenti mancano meno di 500 biglietti. Altri tempi rispetto ad un paio d'anni fa quando era già tanto riempire completamente l'arena per qualche serata.
I migliori della settimana
Anche quest'anno verrà nominato il migliore della settimana. La formula è la stessa dell'anno scorso: due premi, uno al migliore che otterrà due punti ed uno al secondo che ne otterrà uno. Il vincitore sarà chi avrà più punti a fine stagione.
Per questa settimana il premio va a Paul Pierce, autore dell'allungo decisivo prendendosi in mano la squadra quando non riusciva ad allungare. Decisione e classe sono le sue armi vincenti. Al secondo posto Garnett, autore di un 22+20 che pesa nell'economia della gara.
Classifica aggiornata:
2 Pierce
1 Garnett
Appuntamenti e classifiche
Dopo la partenza ritardata la settimana prossima è la prima vera settimana di regular season con 3 gare:
domenica 4 novembre in trasferta contro Toronto
mercoledì 7 novembre in casa contro Denver
venerdì 9 novembre in casa contro Atlanta
Dire cosa possono fare i Celtics in questo inizio di stagione è estremamente duro, sia perché ogni volta che inizia un campionato ci sono varie incertezze che verranno chiarite solo col tempo, sia perché i Celtics sono così cambiati che l'imprevedibilità sembra l'unica certezza. Una cosa però è certa: bisogna vincerne il più possibile e visto la caratura delle avversarie non sembra che la settimana prossima possa risultare negativa.
Il prossimo numero sarà il primo vero report settimanale della stagione, appuntamento fra 7 giorni.