Central Division: Preview

Le fortune dei Pistons sono come al solito legate alle prestazioni di Rasheed Wallace…

La forza della Division

La Central è probabilmente la division più combattuta dell'Est, e dove sono presenti almeno tre squadre capaci di vincere la Eastern Conference: Detroit, Chicago e Cleveland sono le tre candidate più accreditate, oltre a Boston, per arrivare a giocarsi la finale Nba. Anche l'anno scorso, le tre squadre hanno chiuso nei primi tre posti della classifica (Pistons 64.6%; Cavaliers 61%; Bulls 59.8%).

Nei playoff le prove delle tre squadre sono state buone: Cleveland è arrivata, abbastanza a sorpresa, fino alla finale Nba, perdendo in quattro partite contro gli Spurs; i Pistons sono stati sconfitti proprio da Lebron & Co, deludendo in gran parte le aspettative; Chicago, infine, dopo aver perso l'ultima partita della Regular Season, andando a pescare Miami al primo turno, è riuscita a sconfiggere gli ex campioni in carica in sole quattro partite, venendo battuti, nel turno successivo, dai Pistons.

Indiana e Milwaukee hanno vissuto una stagione veramente da incubo, mancando l'approdo ai playoff, anche se per motivi differenti. Indiana, oltre ai soliti problemi dei suoi giocatori con la legge, ha dovuto modificare la squadra in corsa, cedendo Harrington e Jackson per Murphy e Dunleavy, senza ottenere grandi miglioramenti. I Bucks, invece, hanno dovuto far fronte ad un numero d'infortuni infinito: Redd, Bogut, Simmons e Williams hanno saltato un gran numero di partite, costringendo lo staff tecnico a trovare soluzioni alternative, che non hanno portato a buoni risultati.

Detroit Pistons

Dopo l'ennesima delusione vissuta l'anno scorso, con l'eliminazione in finale di Conference per mano dei Cavs, i Pistons arrivano ad un bivio: da una parte c'è la vittoria, con la conseguente riconferma di gran parte della squadra; dall'altra c'è il mancato arrivo all'anello, che porterebbe un cambiamento radicale nel roster e nello staff tecnico. Rasheed Wallace e Richard Hamilton, sono i due maggiori indiziati a cambiare maglia in caso d'insuccesso, visto la firma del nuovo contratto di "Mr. Big Shot" Billups.

La scorsa stagione, la regular season è stata giocata con lo stile che ormai contraddistingue la franchigia del Michigan, cioè in maniera superficiale per i primi tre quarti, permettendo alle squadre avversarie anche di allungare, per poi recuperare e vincere nel finale. Questo approccio, ad ogni modo, nei playoff non ha avuto grandi risultati, anche se i Pistons sono arrivati per la 5 volta consecutiva alla finale di Conference.

Cleveland Cavaliers

Hanno sorpreso tutte le attese, la stagione passata, arrivando fino alle finali Nba, in cui sono stati sconfitti dagli Spurs. Nonostante la squadra fosse quella del 2005-2006, la maturazione di Varejao e Pavlovic, l'esplosione ad alti livelli di Gibson, la conferma di Ilgauskas e Gooden, e soprattutto il sistema adottato da coach Brown (che ha cercato di prendere a modello la "Spurs Culture"), hanno aiutato Lebron James a portare la franchigia dell'Ohio, per la prima volta nella storia, alle finali Nba.

La mancanza di movimenti di mercato nell'estate, e la mancata riconferma, ad oggi, sia di Varejao sia di Pavlovic (che sono Restricted Free Agent), non danno grandi speranze ai tifosi, di rivedere una stagione trionfale come quella scorsa. La mancanza di un vero playmaker (Gibson, Snow e Damon Jones non lo sono), e di valide alternative ai titolari, rimangono due gravi carenze, che sono già  apparse l'anno scorso.

Chicago Bulls

I Bulls, dopo aver raggiunto per tre stagioni consecutive i playoff, quest'anno cercheranno di fare quel salto di qualità , che è mancato anche l'anno passato, quando sono stati sconfitti in semifinale di conference da Detroit. L'acquisto di Ben Wallace non ha portato miglioramenti così rilevanti come i dirigenti di Chicago avrebbero sperato, così, quest'anno, al posto di PJ Brown è arrivato Joe Smith, che dovrebbe cercare di dare maggiore consistenza in attacco alla squadra sotto il canestro.

Skiles punterà  ancora sui giovani già  collaudati come Gordon, Deng, Hinrich, Duhon, ai quali si aggiungono i veterani Wallace, Smith e Nocioni; inoltre si spera nella completa esplosione di Sefolosha, Thomas e Noah, giocatori che possono ricoprire più ruoli, e quindi molto adatti al gioco di Skiles. Il mancato arrivo di Gasol, ad ogni modo, non ha permesso di riempire l'area offensiva con un giocatore di post basso, ruolo che manca di copertura nel roster di Chicago.

Indiana Pacers

Dopo la pessima stagione dell'anno scorso, conclusa con il record di 35-47, i Pacers dovranno far fronte, anche nella stagione che deve iniziare, con i soliti problemi interni allo spogliatoio (Tinsley e Daniels ancora al centro di problemi con la legge), quelli relativi alla gestione tecnica della squadra (Murphy e Dunleavy i due nuovi arrivi non si sono integrati al meglio), e quelli riguardanti le dichiarazioni rilasciate in estate da O'Neal, voglioso di trovare nuovi stimoli lontano dall'Indiana.

Le uniche aggiunte effettuate durante l'off season sono state quelle di Diener, Rush e Graham, di certo non giocatori che potranno risolvere i problemi intravisti nel gioco la passata stagione. L'unica nota positiva per i Pacers, rimane Danny Granger, che è migliorato moltissimo nei due anni giocati, e che è ormai in grado di fare da spalla a Jermaine O'Neal.

Milwaukee Bucks

Gli infortuni patiti da parte di tutta la squadra, la stagione appena passata, non ha permesso lo sviluppo voluto dalla società , ed ha portato a risultati disastrosi. Simmons, appena arrivato dai Clippers, non ha disputato neanche una partita, Redd ne ha giocate 53, Bogut 66, Williams 68 e Villanueva 39; l'unico giocatore sempre presente è stato Charlie Bell, rifirmato in estate, pareggiando l'offerta effettuata da Miami.

La partenza di Patterson ed il ritorno di Desmond Mason non cambia granché negli aspetti tecnici della squadra, mentre l'addizione di Yi Jianlian (sesta scelta assoluta), dopo essersi convinto di restare a Milwaukee, potrebbe dare una nuova dimensione al gioco di Krystkowiak, anche se gli interrogativi intorno a lui rimangono enormi. Gli arrivi di Voskuhl e Ruffin andranno a riempire le posizioni di lunghi di riserva, che l'anno scorso sono mancate ai Bucks visti il gran numero d'infortuni.

Previsione per la stagione 2007/2008

Il livello della Division, quindi, è molto buono: Detroit dovrebbe essere ancora la favorita, sia per l'esperienza accumulata in tutti questi anni giocati insieme, sia per il talento dei suoi giocatori, bisognerà  vedere se i caratteri forti dei vari Wallace, Billups e Hamilton, non porteranno all'implosione della squadra; Chicago punterà  ancora una volta sull'affiatamento del suo gruppo, sulla freschezza dei suoi atleti, e sull'abilità  e la volontà  di vincere dell'allenatore.

I Cavs devono mantenersi ad alti livelli, una delle cose più difficili da mettere in atto in Nba, difficile, ad ogni modo, che riescano a ripetere la cavalcata dell'anno scorso, vista la mancanza di nuovi innesti ed il potenziamento delle altre squadre; Milwaukee dovrà  giocarsi le possibilità  di agguantare l'ottava moneta, il livello è pari a quello di molte altre squadre, e se gli infortuni daranno un po' di tregua alla squadra del Wisconsin, le possibilità  di passaggio alla post season ci sono; infine i Pacers, che sembrano la franchigia con minori possibilità  di passare il turno, l'ambiente è ormai logoro, e quando la stella della squadra chiede di essere ceduto, senza poi essere accontentato, l'aria che tira è pessima.

Perciò il personale ranking è:
1° – Detroit Pistons
2° – Chicago Bulls
3° – Cleveland Cavaliers
4° – Milwaukee Bucks
5° – Indiana Pacers

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