KG è la più grande novità della nuova stagione, al pari dell'offerta televisiva.
Eccoci qua. Eccoci alla vigilia di una nuova stagione NBA.
Sulle copertine di tutti i servizi di preview svettano maestosi i tre di Boston, Ray Allen, Paul Pierce e Kevin Garnett. Non c'è alcun dubbio su quale sia il principale motivo di interesse della stagione NBA che inizierà stasera.
Ma qui non voglio parlare dell'attualità . O meglio, voglio partire da una notizia d'attualità per fare un piccolo viaggio personale un po' di anni addietro.
La notizia è questa : SportItalia ha annunciato che trasmetterà una partita NBA al giorno. Non è finita qui. Per tutta la notte, a cadenza quotidiana, si collegherà ad NBA TV. A me pare una rivoluzione, anzi un piccolo grande sogno che si avvera.
Ricordo"
Ero alle scuole elementari, la passione NBA nacque scambiando le card plastificate dei giocatori NBA. Collezionavo, come ogni bambino d'Italia di metà anni '90 le figurine Panini dei calciatori, con le quali si giocava in classe nell'ora di ricreazione.
Quando scoprii che c'erano anche le "figurine" della NBA ne fui incuriosito, cominciai a comprarle e in classe iniziai a intervallare uno scambio tra un Beppe Signori per un Attilio Lombardo con uno di nuovo fascino tra John Starks e Bobby Philps.
Ricordo"
Per i calciatori era in vigore una legge non scritta. Se ti mancava Roberto Baggio e lo volevi dovevi dare in cambio non una ma almeno quattro o cinque figurine, o forse anche di più.
Le card NBA invece avevano tutte lo stesso valore, perché per noi era solo uno sfizio e non conoscevamo il reale valore in campo dei giocatori. Unica eccezione fu Michael Jordan. Riuscii a separarmi di due card per ottenerlo, e tra l'altro sulla sua card c'era pure un piccola macchia di scolorina, che io odiavo.
Ricordo"
Completata la collezione le inserii con la cura di chi colleziona manoscritti antichi in un contenitore. Una piccola finestra di plastica per ogni card, con la foto grande in copertina e il lato delle statistiche di dietro. A fine album i loghi delle squadre e le card speciali dei giocatori migliori.
Ricordo"
La NBA non la seguivo in televisione perché il satellite era ancora una fortuna per pochi, mi accontentavo di leggere le gesta dei campioni su giornaletti di piccolo formato di cui oggi non ricordo il nome. Saranno sicuramente scomparsi.
Ricordo"
Una volta mi capitò di vedere in chiaro una partita degli Orlando Magic. Mi pareva una visione. Anche Jon Koncak sembrava uno di quei miti di cui vuoi appendere il poster in cameretta.
Ricordo"
La NBA si parlava agli allenamenti in palestra, si vedeva con il cartonato gigante di Penny Hardaway al centro commerciale e con i cappelli e capi vari dei Magic che impazzavano ovunque anche a chi della NBA non aveva mai sentito parlare.
Ricordo"
NBA Live '97 per PC non fu soltanto il compagno di giochi di tanti pomeriggi ma anche un'allegra insegnante del basket NBA. I profili dei giocatori mi piacevano quasi di più della partita giocata con la tastiera. I tasti A, S e D riposano oggi dalle fatiche di un po' d'anni fa.
Ricordo"
Ebbi in regalo il doppio CD-ROM dei 50 anni della NBA. Fu il mio Virgilio alla storia della NBA.
Ricordo"
Prima di abbonarmi al satellite guardavo soltanto NBA Action su Italia 1, con il commento di Guido Bagatta.
Registravo settimana dopo settimana le puntate su VHS e poi le riguardavo. Si può dire senza incertezze che conoscevo a memoria ogni singola azione spettacolare della stagione '98 come pure il commento di Bagatta.
Ricordo"
Mi feci prestare da un mio compagno delle medie l'inserto del sabato della Gazzetta dello Sport dedicato alla stagione NBA '98 che stava per iniziare.
Ne fotocopiai ogni pagina e la inserii in un contenitore plastificato dove in copertina avevo attaccato la figurina del logo NBA che forse richiesi come gadget quando mi comprai le scarpe da basket. A fine anno aggiunsi una pagina con i risultati dei playoff.
Ricordo"
Iniziai a comprare AmericanSuperBasket dopo che mi scocciai del poco spazio che la NBA aveva su Giganti del Basket.
Ricordo"
Scrissi sui muri della palestra della scuola odi a Vince Carter e Jason Williams, i miei eroi dell'epoca dopo che Jordan si era ritirato.
Ricordo"
Mi abbonai finalmente a Tele + a Natale del 2000. La prima partita fu Dallas-Toronto, con una leggendaria schiacciata in 360° di Vince Carter.
Basta così, anche se potrei continuare con i ricordi. L'era della televisione iniziò fin da subito con la stagione d'oro della mitica coppia Flavio Tranquillo-Federico Buffa. Anche senza commento sarebbe stato lo spettacolo più bello del mondo, figuratevi allora che giudizio posso avere di una partita NBA con la voce di questi due eroi.
Da allora ho vissuto la NBA in ogni modo possibile. Scrivere su Playitusa per esempio, cosa che faccio con grande piacere fin da quando avevo 16 anni.
Oggi che siamo alla vigilia della rivoluzione mediatica è tempo anche un po' per i ricordi personali. Per i tempi cioè in cui la NBA non si vedeva ma si immaginava. Ho sperimentato tutto per riceverla qui nella nostra piccola grande Italia.
Dalle prime lentissime e agognate connessione in 56k con Nba.com agli odierni highlights in fibra ottica di Fastweb, dalla partita del sabato di primo pomeriggio di Tele + agli streaming p2p con un orribile e fastidioso commento in cinese.
Tv, Internet, carta stampata, tutti i media, persino la radio. A Posillipo riuscivo a prendere le frequenze della stazione della base militare USA e senza SKY potevo ricevere il loro canale televisivo, cosa oggi ampiamente superata.
Eh già , perché il palinsesto combinato di Sport Italia e SKY preannuncia una rivoluzione. Immagino già la giornata tipo di un appassionato, anzi un malato, di basket NBA. Sveglia a mezzogiorno, pranzo, partita su SI, cena, in Internet su Playitusa (vero no ?) e su tutti altri siti che parlano di NBA, poi la notte su NBA TV e la il pomeriggio dopo si ricomincia.
No, questa non è vita però. Non si doveva mai arrivare a questo, diverremmo tutti dei pazzi isolati dal mondo. E' la contraddizione della poltrona in pelle nera sulla quale sto seduto adesso davanti al computer. Ti sembra che sei il padrone del mondo, e comodo come stai non ti passa neanche per la mente di alzarti e farti un giro.
Lancio un appello a tutti i fanatici della NBA : non diventate tele-dipendenti, oggi il rischio è altissimo.
Già mi immagino chi studia davanti a un Miami-Dallas pomeridiano e non capirà niente né della partita né di Napoleone figlio di emigrante, o gli occhi rossi dell'impiegato con la barba incolta la mattina dopo che dice ai colleghi che il bambino ha pianto per tutta la notte e non ha potuto dormire, e ancora tua madre che si lamenta perché non può più vedere Cucuzza o tu con lei perché fa rumore con il ferro da stiro.
Questa settimana si inizia a diventare schiavi. Felici tutti vero ?