Brandan Wright (20 anni) è una delle scommesse dei Warriors per la stagione 2007/08.
Obbiettivi
Ad inizio estate il General Manager Chris Mullin ha dichiarato che l'obiettivo dei Warriors sarebbe stato solo uno: migliorare.
Il primo passo per migliorare è quello di riconfermare quanto già fatto.
Golden State giocherà per ottenere un record positivo e per qualificarsi ai playoff (possibilmente non all'ultimo posto all'ultima partita di Regular Season).
Per riuscirci dovranno confermare quanto di buono hanno mostrato nella passata stagione (attacco in velocità con uso efficace del contropiede) e cercare di migliorare dove c'erano delle lacune (la difesa sui lunghi "di peso" e, soprattutto, a rimbalzo).
Mullin e coach Nelson sembrano aver lavorato in questa direzione, riequilibrando il roster e allungando la panchina.
La squadra è un bel mix di giovani e veterani. Anche se sono molte le scommesse dei Warriors sui singoli "nuovi" giocatori.
Ma la principale scommessa resta quella di ripetere la splendida cavalcata della scorsa primavera.
Ci riusciranno?
Conference: Western Conference
Division: Pacific Division
Arrivi: Austin Croshere (free agent), Troy Hudson (free agent).
Partenze: Adonal Foyle (tagliato), Sarunas Jasikevicius (tagliato), Josh Powell (free agent), Jason Richardson (trade).
Rookie: Marco Belinelli, Stephane Lasme, Kosta Perovic, Brandan Wright.
Probabile quintetto
Playmaker: Baron Davis
Guardia: Kelenna Azubuike (Monta Ellis)
Ala piccola: Stephen Jackson
Ala grande: Al Harrington
Pivot: Andris Biedrins
Roster
Guardie: Kelenna Azubuike, Marco Belinelli, Baron Davis, Monta Ellis, Troy Hudson, Stephen Jackson.
Ali: Matt Barnes, Austin Croshere, Al Harrington, Stephane Lasme, Mickael Pietrus, Brandan Wright.
Centri: Andrins Biedrins, Patrick O'Bryant, Kosta Perovic.
Head coach
Don Nelson (College – Iowa)
Assistant coaches
Larry Riley (College – Chadron State)
Keith Smart (College – Indiana)
Stephen Silas (College – Brown)
Russell Turner (College – Hampden/Sydney)
Director of athletic development
Mark Grabow (College – American University)
Strength-and-conditioning coach
John Murray (College – California)
Athletic trainer
Tom Abdenour (College – Wayne State)
Commento
La stagione 2007/08 dei Warriors ruota intorno a diversi interrogativi.
1) Riusciranno a sopperire alla mancanza di un leader carismatico come Jason Richardson?
La partenza di J-Rich sembra aver turbato principalmente i tifosi: le sue capacità atletiche e le sue spettacolari conclusioni aeree, per diversi anni, sono state l'unico motivo di divertimento alla «Oakland Arena».
La dirigenza, alla ricerca di flessibilità salariale, ha continuato il processo avviato in gennaio (con le cessioni di Murphy e Dunlaevy), e ha così deciso di liberarsi di Richardson e del suo contrattone. Risultato: diversi milioni risparmiati, ma la necessità di trovare un sostituto.
Mullin, allora, ha preso Marco Belinelli e ha confermato Kelenna Azubuike. Senza dimenticare Monta Ellis. A loro il compito di sopperire all'assenza di Richardson.
Al di là di punti, sarà importante contribuire a rimbalzo come faceva J-Rich… tra i tre menzionati, Azubuike sembra il più indicato in questo compito…
2) Baron Davis si confermerà al livello dello scorso anno? Don Nelson riuscirà a farlo giocare di meno per preservarlo?
Baron Davis, che è uno dei tre capitani della squadra (gli altri due sono Matt Barnes e Stephen Jackson), ha in mano le chiavi del gioco dei Warriors. Il Barone è uno dei migliori difensori del team, uno straordinario talento offensivo e il leader di questo gruppo. Si è presentato in ottima forma e molto carico.
I dirigenti californiani hanno espresso l'intenzione di non ridiscutere ora il contratto di Davis (bensì al termine della stagione). Baron ha risposto che non è intenzionato ad esercitare l'opzione per diventare free agent nel 2008. Le sue parole, ovviamente, non sono vincolanti e può sempre cambiare idea.
Lo scenario sembra chiaro: i Warriors vogliono vedere come si comporterà Davis durante l'anno e quali saranno le sue condizioni fisiche, prima di offrirgli un contratto a lungo termine; il Barone vuole firmare un super-contratto e sa che, perché questo arrivi, deve disputare una grande stagione.
A proposito di condizioni fisiche: Don Nelson ha espresso l'intenzione di risparmiare Davis durante la stagione regolare, schierandolo in media per 28/30 minuti. Ma non bisogna dimenticare che lo scorso anno il Barone ha giocato 63 partite in Regular Season – il suo massimo dal 2003/04 – con una media di 35.3 minuti. Che è salita a 40.5 minuti durante i playoff.
Onestamente, sembra molto difficile che Nellie riesca a farlo giocare così poco…
3) Le piacevoli sorprese della passata stagione – Ellis, Azubuike, Barnes e Biedrins – continueranno a migliorare?
– Monta Ellis
In questo breve scorcio di preparazione, Nelson l'ha provato esclusivamente nel ruolo di point guard. Anche se non si esclude che lo possa utilizzare come shooting guard titolare. Il ballottaggio è tra lui, il "nostro" Marco Belinelli, Kelenna Azubuike e la soluzione con Jackson numero 2 e Barnes ala piccola.
Sicuramente l'esplosivo giovane Most Improved Player 2007 dovrà cercare di ripetere e – se possibile – migliorare quanto fatto vedere. Le qualità ci sono e la voglia anche.
– Kelenna Azubuike
Kelenna ha disputato una ottima Summer League e due eccellenti partite di preseason, confermando quanto di buon si era visto durante la Regular Season. Non è escluso che possa diventare la shooting guard titolare, anche per la sua capacità di catturare rimbalzi (punto debole dei Warriors).
– Matt Barnes
Giocherà small, power e point forward. Ovvero: sarà il jolly tattico che è stato tanto utile nella passata stagione. Da lui Nellie si aspetta: intensità difensiva (come non ricordare la marcatura su Dirk Nowitzki durante il Primo Turno dei Playoffs?), punti "facili e veloci", rimbalzi e - ora che è anche capitano - carisma.
Matt è in scadenza di contratto e giocherà al meglio delle sue possibilità per cercare di diventare un protagonista del mercato estivo 2008.
– Andris Biedrins
A volta si parla di Andris quasi fosse un veterano… e ci si dimentica che ha solo 21 anni!
Ha tutto per diventare un giocatore dominante e fondamentale per questa squadra: altezza, rapidità di piedi, velocità , agilità , grinta…
Biedrins ha ottime percentuali al tiro dal campo, cattura rimbalzi, stoppa e difende discretamente. Deve migliorare dalla lunetta (46% in carriera).
4) Quanto incideranno i giovani Belinelli, O'Bryant, Wright e Perovic?
"¢ Don Nelson si aspetta molto da Belinelli, considerato un rookie solo perché non ha mai giocato nella NBA, ma già pronto per il salto tra i professionisti americani. Di Marco piacciono le qualità atletiche, la facilità di tirare da qualsiasi posizione, la capacità di leggere bene le situazioni offensive e la disponibilità ad imparare. Da migliorare la difesa, ancora troppo debole per contenere giocatori più potenti fisicamente.
"¢ Notizia incoraggiante: Patrick O'Bryant non è più un'enigma. Almeno, queste sono le indicazioni che vengono dalla prima parte di preseason. Il ragazzo è migliorato soprattutto nell'applicazione: si impegna in allenamento e rende di più nelle partite (fin qui, partite amichevoli).
La speranza è che possa continuare a crescere e che possa rivelarsi un cambio utile per il lettone Biedrins.
"¢ Nellie ha dichirato che non è escluso che Wright e Perovic trascorrano la loro stagione d'esordio tra i Warriors e la National Basketball Development League (NBDL). Tutto questo affinché l'impatto con la NBA sia un po' più morbido.
Wright ha un gran potenziale e in California sono sicuri che col tempo lo dimostrerà .
Perovic, che non ha disputato un training camp alle isole Hawaii, non sembra ancora pronto per contribuire alla causa.
Non bisogna dimenticare che entrambi sono giovanissimi e privi di esperienza.
5) Quanto ci si può aspettare da veterani in cerca di riscatto come Croshere e Hudson?
"¢ Dopo le prime esibizioni stagionali, Troy Hudson sembra perfettamente a suo agio nel sistema di gioco predicato da Nelson. Il giocatore ha dichiarato di aver superato i problemi fisici che lo limitavano nelle ultime stagioni e di essere contento di vestire la canotta dei Warriors.
Hudson sa spingere il contropiede, sa penetrare a canestro, sa tirare e sa passare il pallone. E ha un'ottima percentuale ai tiri liberi. Queste sue qualità lo rendono un giocatore ideale per il run and gun che gioca Golden State.
"¢ Anche Austin Croshere sembre ben integrato nei movimenti offensivi del team. Nei minuti che sarà in campo Nelson si aspetta difesa, rimbalzi, qualche buon tiro e una gestione paziente dei possessi offensivi. Austin, infatti, a differenza dei giovani Guerrieri, sembra portato ad una maggior circolazione di palla ed ad una selezione meno frettolosa delle conclusioni.
"¢ Entrambi i giocatori allungano la rotazione e garantiscono esperienza. Che è proprio ciò di cui avevano bisogno i Warriors.
Se Golden State dovesse vincere le sue scommesse, allora ripetersi non sarà un'impresa impossibile.