Memphis Grizzlies: Preview

Mike Conley, uno dei giovani leoni di Memphis…

Obbiettivi

La franchigia del Tennessee, dopo l'interregno di coach Tony Barone, affida la squadra al principale assistente di Mike D'Antoni ai Suns, Marc Iavaroni, per creare nella città  di Elvis una copia il più verosimile possibile a quella dei soli dell'Arizona e puntare al ritorno alla post season dopo una stagione con sole 22 vittorie.

Dopo una possibile partenza lo scorso anno, il nuovo GM Chris Wallace, chiamato a rimpiazzare il mitico Jerry West, ha confermato Pau Gasol come stella della squadra e ha fatto di tutto per portare negli States il suo grande amico Juan Carlos Navarro, deciso a lasciare la Catalunya per tentare la sfida tra i pro americani. I playoffs non saranno facili da raggiungere, soprattutto se si riparte da un coach nuovo di zecca, ma i Grizzlies possono sicuramente lottare per guadagnarsi un posto al sole.

Conference: Western Conference
Division: Southwest Division

Arrivi: Juan Carlos Navarro (Barcellona/Washington Wizards); Andre Brown (Seattle Sonics); Casey Jacobsen (Bamberg); Darko Milicic (Orlando Magic); Dontell Jefferson(Dakota Wizards NBDL); Kasib Powell (Spartak San Pietroburgo)
Partenze: Alexander Johnson (Miami Heat); Dahntay Jones(Boston Celtics); Chucky Atkins(Denver Nuggets)
Rookie: Mike Conley Jr

Probabile quintetto base:

Playmaker: Damon Stoudamire
Guardia: Mike Miller
Ala piccola: Rudy Gay
Ala grande: Pau Gasol
Centro: Stromile Swift

ROSTER

Guardie:Mike Conley Jr, Junior Harrington, Casey Jacobsen, Tarence Kinsey, Kyle Lowry, Mike Miller, Juan Carlos Navarro, Damon Stoudamire
Ali:Andre Brown, Brian Cardinal, Pau Gasol, Rudy Gay, Lawrence Roberts, Hakim Warrick
Centri:Darko Milicic, Stromile Swift

Head coach
Marc Iavaroni (College – Virginia)

Assistant coaches
Johnny Davis (College – Dayton)
Gordon Chiesa (College - St. Thomas Acquinas)
Andy Greer (College - SUNY Brockport)
David Joerger (College - Moorehead State)
Ron DuBois (College - Arizona State)

Strenght-and-Conditioning coach
Mike Curtis (College – Virgina)

Athletic trainer
Drew Graham (College - Ohio State)

Commento

Memphis Grizzlies. Dopo sei anni, termina l'era Jerry West, l'uomo del logo Nba, l'uomo dei titoli con i Lakers negli anni '60, l'uomo che scelse Kobe Bryant e che ha trasformato i Grizzlies da squadra materasso a formazione da playoffs.

Lo scorso giugno è stato chiamato a sostituirlo Chris Wallace, ex GM dei Celtics di Rick Pitino. La scorsa stagione è stata un disastro, soprattutto a causa del lungo stop per Pau Gasol, la stella della squadra, che ha dovuto saltare le prime 19 gare per la frattura al piede subita ai mondiali giapponesi in cui comunque le furie rosse sono uscite vincenti.

Le continue sconfitte hanno indotto il front office alla cacciata di coach Mike Fratello e affidare la squadra all'esordiente Tony Barone. Così si è deciso di puntare alla lotteria ma anche di lanciare giovani interessanti come Tarance Kinsey.

Barone ha impostato una formazione che facesse del contropiede e del tiro da tre il suo credo: le partite dei Grizzlies erano divertenti per la spettacolarità  e i punteggi altissimi, sempre oltre quota cento, ma con una difesa abbastanza imbarazzante, soprattutto per la mancanza di cattiveria agonistica e fisicità .

Quindi squadra offensivamente molto vicina a Suns e Warriors, senza Nash o il Barone peraltro, e che si basa sui suoi "defensive stoppers" nella propria metà  campo per fermare gli avversari. Questo il motivo principale perché è stato aggiunto un ottimo stoppatore come Darko Milicic ad intimidatori come Swift e Warrick, sicuramente dei verticalisti. Cardinal rimane il principale difensore uno contro uno dei Grizzlies, ancor di più dopo la partenza di Dahntay Jones, atleta pazzesco e difensore solidissimo.

Iavaroni e il suo staff dovranno lavorare molto dunque sulla fase difensiva mentre in attacco tutto girerà  attorno al lavoro in post di Gasol: i raddoppi sul catalano apriranno ampi spazi per le bocche da fuoco, su tutte Mike Miller, reduce da una stagione da 18 punti di media e il 40% da dietro l'arco.

Tiratore eccelente in uscita dai blocchi e sostanzialmente con raggio illimitato. Stoudamire e Jacobsen, tornato in America dopo aver vinto il titolo in Germania col Bamberg, sono gli altri due specialisti della tripla. Anche Milicic potrebbe far pagare i raddoppi su Gasol, secondo me uno dei migliori giocatori di post della lega, col suo piazzato dai cinque-sei metri e potrebbe dar man forte sotto le plance con la sua grinta e il suo atletismo.

Capitoli a parte riguardano Navarro e i giovani del team. Per quanto riguarda il catalano, è stato fortemente voluto dalla dirigenza e dal confermato Gasol, compagno della "Bomba" fina dalle giovanili del Barcellona e della Spagna, con cui, nel 1999 vinsero il mondiale giovanile. Navarro, dopo i titoli spagnoli e l'Eurolega, l'MVP della Liga ACB e il Mondiale, ha sentito il bisogno di una nuova sfida e ha espressamente richiesto al Barà§a di lasciarlo partire.

I Grizzlies però hanno dovuto mettere in piedi una trade con i Wizards che detenevano i suoi diritti per portarlo nel Tennessee. Molto dipenderà  da come si integrerà : Navarro è sostanzialmente una guardia di 1.90 e molto meno di 80 kg, che in Europa faceva la differenza con la sua velocità  e il suo arcobaleno.

Assomiglia al primo Tony Parker come tipo di giocatore, ha un buon piazzato, da verificare però a distanza Nba. Dovrà  lavorare sul suo arcobaleno per aumentarne la parabola: aldiqua dell'Oceano saltano, eccome se saltano.

Sui giovani, il nome che spicca è quello di Rudy Gay. L'ex stella di UConn, ultima operazione al draft di Jerry West, ha fatto vedere lampi incredibili nella sua stagione da matricola, ma anche molte ombre. Il suo atletismo è sconfinato, deve lavorare sul tiro, che c'è ma va e viene, e sulla difesa, per sfruttare al meglio le doti fisiche che la natura gli ha dato. Doppia cifra di media al primo anno e terzo posto nella graduatoria di rookie dell'anno.

Su Lowry, il giovane play da Villanova è stato parecchio sfortunato lo scorso anno: dopo 10 gare ha chiuso la stagione per la rottura del polso. Da ricordare il suo opener al Madison contro i Knicks da 6 punti, 3 assist e 10(!) rimbalzi. Come per Gay, il ragazzo va costruito per bene, deve aggiungere un tiro affidabile e affinare l'arte del playmaking al suo corpo da atleta super, nonostante superi di poco l'1.80.

L'arte del playmaking che invece possiede Mike Conley, il gemello di Greg Oden fin dai tempi dell'High School, autore di un Torneo Ncaa strepitoso che gli è valso una chiamata in lotteria. Sembrava che il ragazzo dovesse restare al college un altro anno a guidare i Buckeyes ma la March Madness gli ha fatto capire di essere pronto per i pro.

Credo che almeno all'inizio guarderà  Stoudamire ma non ci metterà  molto a soffiargli il posto: il ragazzo ha grande visione di gioco, ha mostrato di avere una buona mano, mancina, e di saper tenere in mano una squadra, seppur a livello collegiale. Chiudiamo con Kinsay, una sorpresa: la guardia da South Carolina, che ha portato al titolo NIT 2005 con una tripla allo scadere, ha dimostrato di valere la Nba.

Nelle ultime 12 gare di regular season, partito in quintetto, ha chiuso con quasi 19 punti e 5 rimbalzi di media. È un'altra scoperta di West: ci possiamo fidare e anche i Grizzlies possono farlo.

La sostanza è che la squadra è giovane, con un coach giovane alla prima esperienza da head coach, che a ovest non è facile andare ai playoffs, soprattutto se giochi in una division con San Antonio, Dallas e Houston.

Però possono lottare, devono lottare e sviluppare la grande quantità  di talento giovane che hanno a disposizione. Aver perso l'Europeo in casa potrà  dare a Gasol quella grinta e quella voglia di rivalsa che tanti addetti ai lavori gli contestano.

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