NFC Recap – Week 7

I Giants fermano San Francisco, sono loro i rivali numero uno di Dallas

Passata la week 7 ci si avvicina al giro di boa nella National Football Conference, con l'idea sempre più chiara che siano i Dallas Cowboys la squadra segnata per contendere il Super Bowl ad una rivale di Afc. Tony Romo e compagni ancora una volta si sono tolti dai guai sfruttando una giocata particolare, di nuovo gli special team hanno creato la situazione vincente, evidenziando che la squadra texana può alzare numeri importanti con ogni reparto e che in questa conference nessuna sembra avere la continuità , in partita o in campionato, per tenere il passo.

Nfc East

Dallas Cowboys 6-1, NY Giants 5-2, Washington Redskins 4-2, Philadelphia Eagles 2-4

I Cowboys continuano la loro corsa e lo fanno battendo i Minnesota Vikings fermati proprio sul gioco di corse che una settimana fa aveva spopolato in quel di Chicago grazie alle magie del rookie Adrian Peterson. L'ex Oklahoma Sooners si è fermato a sole 63 yards pur segnando una meta, e meglio non ha fatto il suo vice Chester Taylor che nonostante la buona media per portata (4.7) non è arrivato alle 50 yards. Eppure la gara è stata decisa da un episodio particolare durante il terzo periodo, quando cioè un field goal dalle 48 yards di Ryan Longwell tentato sul risultato di 14 pari, veniva bloccato da Chris Canty con pallone poi recuperato da Pat Watkins che lo portava con sé fino alla endzone avversaria. Da lì in avanti non accadeva più nulla, solo un calcio di Nick Folk che dava il 24-14 finale regalando maggiore tranquillità  fino alla fine ai Boys.

I Vikings, con quel rocambolesco gioco, sciupavano quanto di buono fatto nel primo tempo, dove proprio grazie a una corsa di Peterson e un fumble ricoperto da Cedric Griffin erano riusciti a segnare 14 punti ribaltando così lo svantaggio iniziale causato da un TD pass dell'ottimo Tony Romo (31/39, 277 yds, TD) per Terrell Owens (7/103). Ancora latitante il gioco aereo dei Vikings che con Tarvaris Jackson non sono andati oltre le 72 yards in una partita dove il possesso palla (23:25) è stato spesso un'utopia contagiato da ben 6 "three and out" su 12 possessi.

Non stanno a guardare i Giants che grazie al 33-15 ottenuto in casa contro San Francisco tengono il passo di Dallas a una sola vittoria di vantaggio in classica. Buona prova della difesa di NY che forzando 4 turnover, anche grazie agli impacci evidenziati di tanto in tanto da un altalenante gioco offensivo avversario, trova il modo di dare maggiori possessi a un Eli Manning non troppo in palla (18/31, 146, 2 TD, INT) e di segnare una meta con Usi Umenyiora dopo un fumble riportato per 75, meta che, tra le altre cose, metteva la parola fine alla gara già  nel terzo periodo di gioco.

Buona la prova di Brandon Jacobs (18/107, TD) che garantisce solidità  ad un attacco non troppo concreto per via aerea; tolta qualche (solita) buona play-action, infatti, Eli Manning è incappato in una giornata assai imprecisa, non riuscendo mai a stare troppo lontano dalle coperture che i defensive backs avversari imponevano ai suoi compagni. Nonostante il solito intercetto, comunque, Manning ha lanciato anche due TD pass, il primo dei quali ha permesso ad Amani Toomer di segnare la meta numero 49 a NY, un record assoluto per la franchigia dei Big Blue. Piove invece sul bagnato per San Francisco, Trent Dilfer alterna discrete giocate, anche un ottimo scramble a destra col quale chiude un down, a lanci mediocri e a forzature forse non tutte dovute alla propria (presunta) mancanza di talento. Non basta un Frank Gore da 88 yards su 14 portate, i 4 palloni persi diventano troppi e quando Darrell Jackson torna finalmente a segnare per il proprio reparto offensivo è ormai troppo tardi.

A dimostrazione però che la East è anche quest'anno la divisione più solida della conference, ecco che i Washington Redskins battono un'altra rivale della West con un tiratissimo 21-19 su Arizona costruito nei primi tre quarti ma che solo una conversione da due punti fallita da Tim Rattay e un calcio sbagliato da Neil Rackers hanno reso sufficiente. Mediocre la gara offensiva degli 'Skins, con Jason Campbell capace di lanciare solo 95 yards (e un intercetto), Clinton Portis di correrne 43 (però con 2 TD) e Antwaan Randle El miglior ricevitore a 54 yards (con tre ricezioni). Ci ha pensato però la difesa che forzando tre turnover e segnando una meta (London Fletcher, 27 yards di intercetto) tenevano a debita distanza i Cardinals di un generoso ma abbastanza impreciso Kurt Warner (27/41, 282, 2 TD, 2 INT) e di un non efficacissimo Edgerrin James (27/83).

Negli ultimi 20 minuti i Cardinals prendevano comunque in mano il pallino iniziando una lenta rimonta che si interrompeva in un finale da cardiopalmo come già  descritto sopra, con Leonard Pope a ricevere da Rattay la meta della speranza, la conversione da due sbagliata, l'onside kick recuperato e il calcio, decisivo, sparato largo a sinistra.

L'unica a non fare festa è quindi Philadelphia, sorpassata a 4 secondi dalla fine da Chicago dopo una gara monotona e priva di veri sussulti. Due attacchi che sembravano essere costantemente incompleti si sono affidati ai kicker Robbie Gould (4 su 5) e David Akers (3/3) per risolvere una diatriba che solo nel finale Donovan McNabb sembrava portare a propria ragione con un lancio da sei punti per Matt Schobel. Con 1:47 sull'orologio, senza timeout e 97 yards da percorrere era però Brian Griese a risolvere la questione dopo che la difesa gli aveva regalato un'ultima, difficilissima, chance da sfruttare. Griese (27/41, 322, TD), senza poter contare troppo sul running game, ha approfittato della discreta giornata della linea offensiva nella protezione sui lanci e di qualche penalità  degli Eagles per uscire dal fossato e dare vita a un drive memorabile, giocando quasi sempre dalla shotgun una situazione di no-huddle. Dopo aver pescato a rotazione Desmond Clark, Adrian Peterson e Brenard Berrian, il quarterback dei Bears trovava Devin Hester pronto a regalare 21 yards e mettere la squadra nella posizione giusta per colpire (15 yards avversarie). Griese non si è fatto pregare e, dopo aver fermato il cronometro con uno "spike" ha trovato Muhsin Muhammad per la difficile ricezione del 19-16 finale che ha gettato gli Eagles definitivamente in fondo alla division.

Nfc North

Green Bay Packers 5-1, Detroit Lions 4-2, Chicago Bears 3-4, Minnesota Vikings 2-4

Con i Packers a riposo e le diverse fortune delle altre due rivali della North negli scontri "a est", Detroit ha sfruttato il fattore campo per battere Tampa Bay (23-16) e tenersi in scia della capolista. Partita controllata senza forzature e senza troppi colpi di magia per Jon Kitna e soci, i quali difendono bene sulle folate offensive dei Buccaneers del pur eccellente Jeff Garcia (37/45, 316 yards, 2 TD). Il quarterback veterano ha però sofferto in varie situazioni la pressione dei difensori avversari, in particolare quella di Dewayne White, autore di tre sacks, e porta il fardello di due fumble ricoperti dagli avversari.

I Lions hanno così ben limitato il gioco di Tampa sfruttando le occasioni offensive con una meta su corsa di Kevin Jones (15/76, TD) ed un'altra su una reverse giocata per Calvin Johnson che chiudeva in endzone dopo 32 yards. I Lions non hanno brillato, ma sono riusciti a portare a casa nonostante questo un risultato importantissimo che permette loro di tenere un record positivo in vista dello scontro diretto, forse già  decisivo, contro i Bears di domenica prossima.

Nfc South

Carolina Panthers 4-2, Tampa Bay Buccaneers 4-3, New Orleans Saints 2-4, Atlanta Falcons 1-6

Con Tampa sconfitta a Detroit ne approfittano Carolina, che può rimanere saldamente in testa alla division senza sforzi, visto il turno di riposo, e New Orleans, la quale vincendo lo scontro diretto contro Atlanta (22-16 in casa) mantiene acceso un lumicino che fa sperare in una rincorsa ancora viva alla vetta della classifica.

I Saints soffrono il gioco di una Atlanta ormai in piena crisi e che nemmeno Byron Leftwich (15/23 145, TD), alternato al solito Joey Harrington (12/18, 128) riesce a risollevare; ila partita non diverte granché, New Orleans campa di qualche folata offensiva e si limita a contenere i danni nei giochi avversari, ma le emozioni non sono tantissime.

I padroni di casa credono di poter avere una giornata facile quando Devery Henderson riceve per 37 yards da Drew Brees (22/34, 219, 2 TD, INT) e porta in vantaggio i suoi ma, a dimostrazione che questi Saints non rendono quanto quelli di un anno fa, c'è un pomeriggio di difficoltà  da affrontare. Seguito da due punt e un intercetto, il primo vantaggio si perde immediatamente e manda negli spogliatoi i Falcons davanti 13-7 quando nella ripresa sono due fiammate di Pierre Thomas (24 yards di corsa) e Reggie Bush (4 yards di ricezione) a tenere prima a galla e poi in vantaggio (Bush ha corso anche per una trasformazione da due punti) i Saints che, se non possono considerarsi certo già  guariti, sono decisamente apparsi in saluta migliore, con una tasca più solida in protezione del proprio QB e la capacità  di sfruttare le occasioni, anche quando sono poche, che il campo regala, vincendo partite difficili e non, come nelle prime quattro uscite, uscendo sempre sconfitti alla distanza da gare spesso condizionate da troppi errori e una certa leggerezza offensiva che, seppur non del tutto superata, si limita oggi a controllare meglio il pallone.

Nfc West

Seattle Seahawks 4-3, Arizona Cardinals 3-4, San Francisco 49ers 2-4, St. Louis Rams 0-7

Con Arizona e San Francisco sconfitte da rivali di conference extra-divisionali, a Seattle non resta che prolungare l'agonia dei Rams nell'unico scontro diretto della giornata. "Sono arrabbiato per queste cose" dice Marc Bulger dopo la settima sconfitta e 7 sacks subiti, "Imbarazzato per tutto questo. Imbarazzato per tutto questo. Non sono emozioni felici". No, non lo sono. I Saints cadono al QWest Field 33-6 senza mai entrare in partita, con un attacco costantemente messo sotto pressione e un quarterback, Bulger appunto, con le mani dei difensori sempre attaccate (4 sack solo da parte di Darryl Tapp) e con un bottino che parla di 3 intercetti a fronte di nessun touchdown.

Con Steven Jackson ancora fermo ai box e una squadra abbastanza rimaneggiata, St. Louis non riesce ad attaccare via terra, sbaglia troppo via aria ed in difesa fa il possibile per limitare i danni a fronte dei 5 palloni persi dal reparto offensivo. Will Heller riceve per la prima e ultima meta dell'attacco guidato da Matt Hasselbeck (18/35, 195, 2 TD, INT) con uno Shaun Alexander ancora piuttosto spento (19/47); tra questi due touchdown, però, ci sono solo i calci di Josh Brown (4 su 4) a fare la differenza tra l'inconsistenza dei due team, con il solo Nate Burleson a creare il vero break decisivo a inizio di terzo quarto con un kick off riportato in meta per 91 yards.

Un fulmine a ciel sereno che spezza le ambizioni dell'asfittico attacco degli "arieti" che più che perdere palloni sembra non riuscire a fare visto che, pur rimanendo in partita per metà  gara, segna solo grazie a due calci di Jeff Wilkins il quale, per completare l'opera degli sbagli, non riesce nemmeno a calciare col 100% di risultato, sbagliando uno dei tre tentativi avuti a disposizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi