Riparte l'assalto al titolo NBA da parte di Lebron…
Obbiettivi
Cleveland è reduce da una finale NBA e affronta la nuova stagione con un roster sostanzialmente invariato, l'obbiettivo dovrebbe essere il ritorno alla finale NBA, ma la Eastern Confernce è molto più forte della passata stagione, realisticamente Cleveland arriverà in semifinale di conference e poi sarà tutto nelle mani di Lebron.
Conference: Eastern Conference
Division: Central division
Arrivi: Devin Brown (FA, Cedric Simmons (Hornets)
Partenze: David Wesley (Hornets)
Probabile quintetto base
Playmaker: Daniel Gibson
Guardia: Larry Hughes
Ala piccola: Lebron James
Ala Grande: Drew Gooden
Centro: Zydrunas Ilgauskas
Roster
11 Zydrunas Ilgauskas C
90 Drew Gooden PF
24 Donyell Marshall PF
23 LeBron James SF
14 Ira Newble SF
15 Cedric Simmons SF
6 Shannon Brown PG
21 Daniel Gibson PG
19 Damon Jones PG
20 Eric Snow PG
33 Devin Brown SG
32 Larry Hughes SG
Coaching Staff
Head Coach: Mike Brown
Assistent Coaches: Kenny Natt, Hank Egan, Michael Malone, Melvin Hunt, Chris Jent
Strength & Conditioning Coach: Stan Kellers
Athletic Trainer: Max Benton
Commento
Sono passati pochi mesi dalla finale NBA persa con gli Spurs, eppure sembrano passati anni…
I Cavaliers si presentano al via della nuova stagione NBA con pochi cambiamenti rispetto alla squadra che ha vinto la Eastern Conference, tuttavia alcune questioni rimangono ancora aperte.
Sono diventati free agent due dei giocatori che hanno avuto più impatto nella scorsa stagione: Pavlovic e Varejao; tutti a Cleveland vogliono che i due tornino nel roster, dal GM Ferry a Lebron James, ai giocatori è stata fatta un'offerta in tal senso ma entrambi non hanno ancora accettato e non si sono presentati al training camp partito il primo ottobre.
Varejao è stato importantissimo la passata stagione con la sua energia, con la sua capacità di andare a rimbalzo, con la sua durezza, con tanti “intangibles” che ad ogni partita il brasiliano porta in campo; Danny Ferry ha proposto un estensione di 6 anni per circa 6 milioni di dollari all'anno, il brasiliano ha risposto picche, vuole almeno 10 milioni di dollari a stagione per i prossimi 6 anni, alla dirigenza dei Cavs sembrano troppi per un uomo da 6 punti e 6 rimbalzi a partita che esce dalla panchina e che non ha un singolo movimento offensivo.
Pavlovic dopo aver rifiutato alcune offerte a lungo termine non ha accettato nemmeno la qualifying offer a 2.8 milioni per una stagione al termine della quale si troverebbe “unrestricted free agent”; Pavlovic ha affermato di essere disposto ad andare un anno in Europa se non arriverà l'offerta giusta.
Cleveland rischia di ritrovarsi senza due importanti giocatori di rotazione senza avere in casa dei possibili sostitui; difatti dal mercato è arrivato il free agent Devin Brown, già visto a San Antonio, è Cedric Simmons degli Hornets, secondo anno NBA che non ha sfavillato, per usare un eufemismo, nel suo anno da rookie.
Se non arriveranno rinforzi coach Brown punterà sulla crescita palesata da Daniel “Boobie” Gibson e da Shannon Brown sul finire della passata stagione; sicuramente i due giovani potranno dare una mano nella costruzione del gioco e nella gestione della palla a Lebron James e agli altri componenti del back court di Cleveland.
La frontline senza Varejao è destinata ad essere “monca” mancherà l'uomo di energia, il difensore orizzontale in grado di coprire ampie porzioni di campo in breve tempo e di difendere su lunghi veloci che nè Ilgauskas, per fisico, nè Gooden, per attitudine, riescono a limitare, anche se per questi servigi sembrano davvero troppi i soldi chiesti dal brasiliano.
Senza i due free agent sarà davvero dura per Cleveland confermarsi ai vertici della Eastern Conference, visti i progressi di molte rivali, Boston su tutte, ma come ogni anno, dal 2003, in poi tutto o quasi dipenderà dal ragazzo di Akron, che invece che giocare il suo anno da Senior all'università è alla sua quarta stagione NBA e ha già “annusato” l'atmosfera delle NBA finals: Lebron James.
Cleveland certamente rimane una squadra da playoff nella Eastern Conference, ma non sembrano esserci le condizioni, di squadra e di avversari, che hanno permesso alla franchigia dell'Ohio di arrivare fino all'ultimo appuntamento negli scorsi playoff NBA.
Guardando ragionevolmente alla conformazione della Eastern Conference di quest'anno i Cavaliers sembrano un gradino sotto ai Celtics, ai Bulls, alla pari con i Nets e con le incognite New York e Miami che hanno il talento per dare del filo da torcere ai vice-campioni NBA.
Questo lascia supporre una stagione di poco oltre le 50 vittorie ed un conseguente approdo, senza superarle, alle semifinali di conference per i Cavs.
Lebron ha fatto la sua prima comparsa alle finali NBA, realmente una comparsata, il 4 a 0 subito dagli Spurs non gli ha lasciato molto tempo per gustarsi la prima finale, ma sicuramente la lunga corsa nei playoff, il titolo di conference, uno striscione sollevato sul soffitto dell'arena di Cleveland, hanno fatto ulteriormente apprezzare a James il gusto per la vittoria e il gusto per la competizione ai massimi livelli.
Per questo motivo, indipendentemente dai compagni che lo aiuteranno in questa stagione, per sbattere fuori dai Playoff Cleveland bisognerà , in primo luogo, cercare di limitare The Chosen One.