Tinsley e O'Brien sembrano molto affiatati, sarà l'anno della svolta per il playmaker?
Indiana ha ufficialmente cominciato la sua nuova stagione, con l'avvio del training camp sotto il nuovo coach Jim O'Brien.
Larry Bird lo ha premesso fin dall'inizio, vuole vedere dai suoi giocatori un grande spirito di sacrificio, di squadra, che sarebbe stato più difficile da creare se ci fossero stati - come si prevedevano - grossi cambiamenti all'interno del team. “Penso saremo una squadra molto migliore di quella vista l'anno scorso - ha detto il general manager dei Pacers - valiamo molto più di una squadra che ha vinto solamente 35 partite".
Una scelta importante e coraggiosa quella di Bird, quella di non orchestrare delle trade per migliorare l'organico. “Sono fiducioso che questo team possa fare bene – continua Bird – mi piacciono i giocatori che abbiamo preso. Guardandoci attorno si leggono grandi nomi in altre squadre della Eastern Conference che la gente pensa siano migliori dei nostri. Sbagliato perché il duro lavoro, il gioco di squadra è quello che ci deve contraddistinguere”.
Anche O'Brien la pensa allo stesso modo. “E' bene avere del talento, ma la squadra che gioca insieme e comunica bene è migliore. Sappiamo di non essere la squadra più talentuosa della lega, ma sappiamo di poter essere la squadra più dura e lavoratrice di questa lega”. Saranno dei Pacers operai quelli che cercheranno di rientrare nel giro dei playoffs.
Non manca l'ottimismo, ognuno dei 16 giocatori invitati ad iniziare l preparazione ha qualcosa da dimostrare. Uno di questi è sicuramente Jamaal Tinsley, che O'Brien vuole rivalutare fortemente perché lo reputa un giocatore in grado di fare la differenza. Quando lo aveva da avversario temeva la sua creatività e aveva difficoltà nel difenderlo.
Durante la Off-Season O'Brien ha detto forte e chiaro alla dirigenza: Tinsley non si scambia. Così è stato, O'Brien vuole dare a Tinsley le chiavi dell'attacco. Il giocatore pare abbia sentito Allen Iverson, che sotto O'Brien ha concluso la stagione con 31 punti e quasi 8 assists di media. “Iverson con lui ha avuto la sua migliore stagione in carriera e io spero che possa avere la mia”. Ha detto la point guard.
“Jamaal non ha mai avuto una reale chance di guidare come voleva l'attacco sotto Carlisle – ha detto O'Neal facendo un confronto con l'ex coach Rick Carlisle – abbiamo giocato con un sistema molto complicato. Non potevamo andare oltre quello che quel gioco prevedeva, li chiamava sempre Rick e Jamaal non era molto felice di questo”. Con un sistema più di corsa - proprio Tinsley ha fatto sapere che questo training camp è molto incentrato sulla corsa, difendendo il più duro mai fatto in carriera - le doti del playmaker newyorkese potrebbero finalmente venire a galla.
“Sono sempre stato grande amico di Tinsley – ha detto invece Foster – l'ho visto abbastanza contrariato per quello che Rick gli diceva di fare negli ultimi due anni. Per lui questo è un nuovo inizio, una nuova opportunità di mostrare ai fans di Indiana che può essere la nostra point guard decisiva”. Una sorta di ultima spiaggia per Tinsley.
In una off-season senza colpi di scena per i Pacers, il grande acquisti se così possiamo definirlo è la conferma ancora una volta di Jermaine O'Neal, completamente ristabilito dopo l'operazione al ginocchio. Un tira e molla durato un'estate, quello con i Lakers, mai conclusosi con il passo decisivo però.
O'Neal non è affatto un separato in casa. “Sono felice di essere ancora qui. Mi piace lo staff e i ragazzi, potrebbe essere un'eccitante annata, la cosa importante è che sia un'annata nuova”. Il nuovo coach piace anche a lui. "La grande differenza con Carlisle è la capacità di saper comunicare fuori dal campo. Penso che la relazione con i giocatori sarà uno dei nostri punti di forza”.
“Jermaine è un talento unico – ha detto O'Brien – ho allenato giocatori All-Star da assistente e da capo allenatore. La cosa che mi intriga di Jermaine è la sua forza in entrambe le fasi del gioco. Ho avuto dei buoni giocatori con cui ho lavorato, ma non ricordo un giocatore così determinante in ambo i lati del campo dai tempi in cui ero assistente nei New York Knicks e c'era Patrick Ewing”. Anche Bird è ottimista su O'Neal, ma crede che gli manchi ancora qualcosa. “Quando sei considerato uno dei top nella lega, devi mostrarlo ogni sera - ha detto Bird – se non lo fai, la gente ti considererà diversamente. Sono sicuro sia eccitato e ansiosi di potersi esprimere ai massimi livelli”.
Anche Danny Granger ha tanto da dimostrare, visto che al terzo anno nella lega da lui ci aspetta il grande salto di qualità . Recentemente ha confessato in una intervista che l'anno scorso dopo la maxitrade con Golden State, non si sentiva ancora pronto per essere spesso il primo o secondo terminale della squadra. O'Brien ha apprezzato la sua sincerità . “Danny ha detto una delle cose più oneste che abbia mai sentito".
Nonostante tutto nella scorsa stagione Granger ha fatto vedere dei miglioramenti, come previsto, risultando il giocatore più presente (2785 minuti sul parquet) e il secondo miglior marcatore del team con 13.9 punti, dietro solo a O'Neal. Ora però l'ex New Mexico è pronto ad elevare il suo status.
Ma chi ha veramente tanti sassolini sulle scarpe è Marquis Daniels, fermato l'anno scorso nelle ultime 25 partite per via di un infortunio. Fino a quel punto i Pacers erano lanciatissimi e nettamente in zona playoffs, da lì in poi il buio totale. Qualcosa vorrà pur dire.
Adesso Daniels è recuperato, durante l'estate ha lavorato sul suo tiro da 3 punti, tallone d'achille nel suo gioco, si allena in maniera ridotta per prevenzione, ma non ci saranno problemi per giorno 31 ottobre, data del debutto. O'Brien vuole sfruttare al massimo le sue qualità tecniche. “E' un giocatore atipico – ha detto O'Brien – può giocare in 3 posizioni diverse, tutti i coach vorrebbero un giocatore della sua versatilità “.
“La sua assenza è stata determinante l'anno scorso – ha detto il suo compagno Granger – quando Marquis è in campo ci permette un attacco rapido e ha una grande capacità di trovare il canestro”.
Anche se i loro contratti sono spesso al centro di trade per via del loro spessore, Troy Murphy e Mike Dunleavy ci sono ancora. Quest'ultimo dopo le annate di Golden State crede di aver trovato finalmente la sua dimensione ad Indianapolis. Anche per lui questo è un nuovo inizio.
O'Brien ha speso parole di elogio per i due giocatori, soprattutto considerandoli nel contesto di squadra. “Non devi guardare Dunleavy come un grande realizzatore – ha detto O'Brien – ma è sempre stato un buon rimbalzista, un buon passatore ed un grande giocatore di squadra”. Ha anche aggiunto che per lui potrebbero essere previsti minuti da playmaker, così come Daniels.
Troy Muprhy potrebbe andare a nozze nel sistema O'Brien, per via del suo ottimo tiro da 3 punti. "E' veramente capace di essere un giocatore da doppia-doppia, e penso possa essere il suo obiettivo quest'anno - ha fatto sapere Bird che lo ha tenuto d'occhio dai tempi di Notre Dame - credo che per lui sarà un'annata eccezionale".
A fare concorrenza a Murphy ci saranno sicuramente Jeff Foster e Ike Diogu. Il primo avrà sicuramente meno minuti a disposizione rispetto agli anni con Carlisle, ma si dice che anche se in partita non lo dimostri, negli allenamenti è un buon tiratore. Il coach vuole fortemente che il gioco offensivo di Foster, fatto di blocchi, layups e schiacciate si possa estendere, soprattutto quando c'è un tiro dalla media da prendersi se si è liberi.
Diogu, spesso lasciato a marcire in panchina da Carlisle nella scorsa stagione, è un altro di quei giocatori dal grande potenziale ma che non hanno ancora avuto una serie opportunità . "Voglio giocare e mostrare a tutti quello che sono capace di fare, non solo in attacco ma anche in difesa - ha detto in modo deciso Diogu - devo migliorare in entrambi le fasi del gioco”.
Gli altri componenti del team, a partire dal nuovo arrivato Travis Diener, passando per Kareem Rush (che ha avuto qualche acciacco fisico in questo inizio di training camp) e arrivando ad Andre Owens, David Harrison e Stephen Graham stanno lavorando sodo per un solo obiettivo: farsi trovare pronti e sfruttare le opportunità . Mentre Shawne Williams avrà sicuramente più chance rispetto all'anno scorso.
La prima occasione per vedere all'opera i "nuovi" Pacers sarà nella Pre-Season che inizierà mercoledì alla Conseco Fieldhouse contro i New Orleans Hornets.
Rilasciato Darrell Armstrong
A 39 anni suonati Darrell Armstrong non aveva ancora voglia di appendere le scarpette al chiodo e la voglia di giocare per una squadra più competitiva dei Pacers è stata più forte di tutte le altre cose.
Bird ha cercato di orchestrare una trade con Dallas e con Golden State per piazzare Armstrong, ma non ci è riuscito, per questo si è deciso di lasciarlo libero.
“Voglio ringraziare tutti i fans di Indiana perché mi hanno sempre supportato”. Ha detto Armstrong per telefono. “Qualcuno l'anno scorso pensava fossi venuto per fare il babysitter, invece ho dimostrato di poter ancora giocare. Non sono ancora finito”.
A sopresa però la firma con i New Jersey Nets.
Si è così liberato un posto nel roster, che si stanno battagliando due nuovi giocatori invitati al training camp: Courtney Sims da Michigan e Lukasz Obrzut da Kentucky, due pivot.