NBA Focus: Power Forward

Sull'ipotetico dizionario del basket si identificherebbe l'ala grande o power forward con lo spot di numero 4. Rispetto al passato andrebbe però aggiornata la definizione del ruolo di questo giocatore.

Un tempo si sarebbe descritto come: l'elemento destinato a coprire il post basso, in aiuto o in sostituzione del centro durante alcune fasi di gioco; offensivamente gioca spalle a canestro; difensivamente marca il pari ruolo avversario, presidia l'area pitturata e garantisce rimbalzi e\o stoppate.

La definizione del ruolo in chiave attuale è un po più complessa.
L'ala forte è uno dei ruoli che più si è evoulto negli ultimi anni, ed è uno degli spot chiave nel gioco moderno. Le ragioni sono fondamentalmente due: l'oramai cronica carenza di centri di ruolo e l'evoluzione tecnico\fisica della pallacanestro attuale.

La carenza di centri dominanti, a partire dalla fine degli anni '90, ha determinato un evoluzione delle ali forti e del modo di giocare. Sovente si vedono partite in cui il PF gioca da centro, o in alcuni casi vi sono due ali forti in campo contemporaneamente. L'incremento della fisicità  e della velocità  di gioco ha favorito giocatori meno statici dei centri old style. E' aumentata anche l'altezza media dei PF, spesso più alti del centro stesso.

Tecnicamente l'ala forte non è più associata solo all'area pitturata; è sempre più un giocatore universale, polivalente, che associa alle abilità  tradizionali nuove caratteristiche. Sempre più ali stazionano lontano da canestro, essendo dotati di un tiro affidabile dai 5-6 metri, se non addirittura dall'arco. I top power forward NBA sono giocatori veloci, con un ampio raggio di tiro e dotati di movimenti sopraffini, spesso su ambo i lati del campo.

Molti team hanno nel numero 4 uno dei punti di forza, se non addirittura la propria stella: giocatori come Duncan, Garnett, Nowitzky, Jermaine O'Neal, Rasheed Wallace, Chris Webber o Elton Brand non hanno bisogno di presentazioni.

Dietro di loro stanno emergendo le nuove leve, pronti a fare la fortuna di Stern e delle loro squadre per gli anni a venire. Le ali forti attese ad un ulteriore maturazione sono attualmente: Stoudemire, Bosh, Boozer, D. Howard, Randolph, Gasol.

Tra i sophomores vi sono giocatori "potenziali" come Alridge, Bargnani, mentre tra i rookies cito Wright e Kevin Durant, che se manterrà  fede alle attese sarà  uno dei top player dell'NBA futura.

Il passato recente evoca invece giocatori che hanno fatto epoca nella national Basket Association. In particolare nel 1996 sono stati nominati tra i cinquanta miglior giocatori di sempre le seguenti ali grandi:

Charles Barkley, 1984-2000
Dave DeBusschere, 1962-1974
Elvin Hayes, 1968-1984
Jerry Lucas, 1963-1974 (forward/center)
Karl Malone, 1985-2004
Kevin McHale, 1980-1993
Bob Pettit, 1954-1965 (forward/center)
Dolph Schayes, 1948-1964 (forward/center)
Nate Thurmond, 1963-1977 (forward/center)

Subito dietro vengono poi i vari Oakley, Rodman, Buck Williams, Shawn Kemp.

Tim Duncan: San Antonio Spurs, 1998 - oggi
Duncan è l'ala grande per eccellenza, completo ed efficace su ambo i lati del campo. Uno dei giocatori più dominanti dell'NBA. I Quattro titoli NBA con San Antonio (1999; 2003; 2005; 2007) ed I due di MVP della lega (2002; 2003) parlano per lui. Classe cristallina associata ad eccellenti fondamentali ed una mobilità  di piedi impensabile per un lungo; sa fare praticamente tutto su un campo da basket. Spesso i numeri non rendono giustizia a quella che è la sua presenza in campo. Immarcabile quanto decide di puntare a canestro, si potrebbe definire con il termine concretezza. Ha saputo trasformare una squadra da perdente in perenne contender.

Kevin Garnett: Minnesota T-wolves/Boston Celtics 1996-oggi
KG è un giocatore "totale". MVP nel 2004, Garnett può ricoprire tutti i cinque ruoli sul parquet nel corso di una partita. E' il prototipo di giocatore moderno, un 7 piedi che può giocare sia vicno a canestro che nei pressi del perimetro. Attualmente è l'ala grande più versatile della lega, lo testimoniano le sue medie con oltre 20 punti, 10 rimbalzi e 4 assist a partita. Non è mai stato in grado di lottare per il titolo per la mediocrità  dei T-Wolves durante la sue era, nonostante ciò è stato eletto MVP nel 2004. Sarà  uno degli osservati speciali per la prossima stagione, in quanto avrà  la possibilità  di giocare in una contender.

Dirk Nowitzki: Dallas Mavericks 1999-oggi
L'MVP della scorsa regular season è attualmente uno dei giocatori più difficili da marcare in tutta la NBA. Dall'alto dei suoi 2.13 è praticamente impossibile da stoppare; probabilmente il miglior lungo tiratore di sempre. Il tedesco potrebbe giocare anche ala piccola o centro, se non addirittura guardia, vista la sua capacità  di penetrare ed andare a canestro. Quel che madre natura gli ha dato in attacco manca però nella fase difensiva, anche se nelle ultime stagioni ha migliorato costantemente nei rimbalzi e negli assist. Da parte dei critici ci si aspetta un miglioramento in termini di leadership, vista la debacle dei Mavericks negli scorsi playoffs.

Karl Malone: Utah Jazz, L.A. Lakers 1986-2004
Il più grande marcatore in post basso di ogni epoca. Il postino è semplicemente una leggenda, e nulla importa che non abbia mai vinto un titolo NBA (due finali perse nell'epoca del 23 di Chicago ed una a 40 anni coi Lakers post three peat). Giocatore potente ma con mani molto disciplinata, è stato il precursore delle moderne ali NBA. Malone è il secondo marcatore di ogni epoca della lega con 36.928 punti frutto dei molti pick and roll con il compagno Stockton. Due volte MVP della lega (1997; 1999) è stato eletto nel 1996 uno dei 50 migliori giocatori di sempre. Fa parte del ristretto club di giocatori con almeno 20.000 punti, 10.000 rimbalzi e 4.000 assist.

Charles Barkley: Philadelphia 76ers, Phoenix Suns, Houston Rockets 1985-2000
Sir Charles è stato la più produttiva ala grande con il fisico da ala piccola di sempre (1.95 cm di altezza). Gran tiratore ed ottimo realizzatore in post, è stato eletto MVP della lega nel 1993. Fantastico il soprannome affibiatogli ai tempi del liceo, "the round mound of rebound", che poi ha dimostrato risultando il miglior marcatore e rimbalzista del Dream Team di Barcellona '92. E' uno dei 50 eletti nell'olimpo del basket NBA pur non avendo mai vinto un titolo. Come Karl Malone è uno dei pochi a farr parte del club di giocatori con almeno 20.000 punti, 10.000 rimbalzi e 4.000 assist.

Kevin McHale: Boston Celtics 1981-1993
Uno dei più grandi giocatori in post nel ruolo di ala grande, dotato di grande velocità  e con un vasto repertotio di movimenti offensivi. Ottimo sia in attacco che in difesa. Oltre a fare parte dei NBA's Top 50, il suo palmares conta tre titoli NBA (1981;1984;1986). Nominato due volte come miglior sesto uomo all'inzio della sua carriera, è stato una delle bandiere dei Celtics, unica squadra per cui ha giocato da professionista.

Bob Pettit: Milwaukee/St. Louis Hawks 1955-1965
Ha rivoluzionato il ruolo di power-forward nell'NBA. Terzo rimbalzista di ogni epoca, prima del suo avvento esisteva solo la definizione di ala. Campione NBA con gli Hawks nel 1958 contro I Celtics di Russell e Cousy ed due volte MVP (1956;1959). Pettit fu soprattutto un grande finalizzatore, per lui parlano i 26.4 punti di media in carriera, un'enormità  se raffrontati all'epoca in cui ha giocato.

Elvin Hayes: San Diego/Houston Rockets, Baltimore/Capital/Washington Bullets 1969-1984
Uno dei PF di maggior talento che abbiano mai calcato i parquet NBA. Una macchina da punti. Oltre ad essere in grado di segnare da ogni lato del campo, Hayes era anche un ottimo difensore e rimbalzista. Doti che lo hanno portato ad essere uno dei 50 più grandi di tutti i tempi. La sua consacrazione è avvenuta a Washington con il titolo vinto nel 1978. E' il sesto marcatore di ogni epoca NBA con 27.313 punti. Ancora oggi è il leader di tutti i tempi della squadra della Capitale alla voce punti e stoppate. Uno stakanovista dei parquet a stelle e strisce, in 16 anni di onorata carriera ha perso solo nove gare.

Dave DeBusschere: Detroit Pistons, New York Knicks 1963-1974
Uno dei pilastri dei due titoli vinti dai Knicks nel 1970 e nel 1973. Soprannominato "big D" in seguito alla sua grande difesa, era un uomo squadra ed un perfezionista con una grande etica lavorativa. Ad inizio carrierà  era indeciso tra basket e baseball, e nel suo anno da rookie giocò sia per I Chicago White Sox che per i Detroit Pistons, scegliendo l'anno successivo di dedicarsi esclusivamente alla palla a spicchi. Fa parte dei 50 migliori di sempre.

Jerry Lucas: Cincinnati Royals – San Francisco Warriors - New York Knicks - 1963 -1974
Una delle migliori ali rimbalziste di tutti i tempi (15.6 di media in carriera, il quarto di tutti i tempi) nonché un gran passatore. Uno dei primi doppi doppisti da 20 + 20 di media in una stagione nel 1965. E' stato votato come uno dei 50 miglior giocatori di tutti I tempi. Ha vinto il titolo NBA nel 1973 con i Knicks. MVP dell'All star game del 1965.

Nate Thurmond: San Francisco Warriors - Chicago Bulls - Cleveland Cavaliers - 1963 - 1977
Una delle più grandi ali\centro di tutti i tempi. Probabilmente il miglior giocatore di sempre rapportando attacco\difesa. Detiene ancora il record di rimbalzi in un quarto 18 ed è stato il primo giocatore di tutti i tempi a realizzare una quadrupla doppia (coi Bulls contro gli Hawks nell'ottobre 1974, 22 punti, 14 rimbalzi, 13 assists e 12 stoppate). E' stato votato come uno dei 50 miglior giocatori di tutti I tempi. Non ha mai vinto il titolo NBA.

Dolph Schayes: Syracuse Nationals/Philadelphia 76ers - 1948 - 1964
Una delle prime superstar, tiratore micidiale e rimbalzista di prim'ordine. Ha rappresentato un ideale passaggio tra il vecchio ed il nuovo modo di giocare. Uno dei primi big man della lega, ma con un raggio di tiro comune a molte guardie dell'epoca. E' stato votato come uno dei 50 miglior giocatori di tutti I tempi. Ha vinto il suo unico titolo NBA nel 1955.