Il nuovo acquisto Ray Allen: farà felici i tifosi Celtics come lo è lui di tornare nel New England?
Il draft - Ray Allen
Durante il mese tra l'estrazione delle scelte ed il giorno del draft i Celtics hanno valutato cosa fare scegliendo tra due opzioni: chiamare un giovane oppure scambiare il pick. Ainge ha scelto di andare con la seconda.
Tra le tante qualità del general manager Danny Ainge quella che più di tutte spiazza il tifoso Celtico è la capacità di sorprenderlo, di non immaginare che potesse fare una cosa del genere. Infatti si immaginava, nel caso in cui avesse scambiato la scelta, che portasse a Boston i giocatori più chiacchierati: Garnett, Marion, Gasol o Lewis. Invece anche stavolta la volpe rossa è riuscita a non far trapelare le sue vere intenzioni e ad arrivare a Boston è stato un giocatore non previsto, Ray Allen, probabilmente il miglior tiratore dell'NBA, e porterà a Boston 20 punti abbondanti ed il 40% da tre punti.
Tra l'altro nelle ultime ore prima del draft sembrava che Ainge avesse deciso di tenere la scelta, invece la trattativa con Seattle è andata a buon fine: per avere i servigi di Ray Allen, classe 1975, i Sonics hanno voluto la prima scelta di Boston, Wally Szczerbiak, la seconda scelta 2008 e soprattutto Delonte West, anima dei Celtics attuali. Con Allen, Boston riceve anche la 35esima scelta di Seattle, la quale, assieme alla 32esima in possesso dei Celtics, si concretizzano nel play Gabe Pruitt e nell'ala grande Glen Davis.
Termina ufficialmente con questo scambio la ricostruzione dei Celtics e si passa in una nuova fase, quella della caccia al titolo, atteso da oltre un ventennio. Ma l'aggiunta di Ray Allen può definire i Celtics una contender? Il problema è che non lo sa nessuno perché la scorsa stagione la squadra, tra infortuni e presunti tanking, non ha avuto la possibilità di dimostrare il suo valore. Non sappiamo quindi se la squadra della scorsa stagione sarebbe stata in grado di raggiungere o meno i play-off, quindi non sappiamo quanto vale la squadra con Ray Allen senza una base di partenza. Inoltre preferiamo non ipotizzare nulla perché non è escluso che Ainge imbastisca un altro scambio, che vanificherebbe le nostre ipotesi. Un orientamento sulla prossima stagione però lo vogliamo fare, solo per accademia: con il roster attuale una qualificazione ai play-off ed un'uscita al primo turno sarebbe un risultato deludente.
Ma cosa porta in più Ray Allen? Prima di tutto porta l'esperienza di 11 stagioni passate a calcare i parquet NBA, inoltre è un ottimo tiratore e ha un feeling molto felice con il canestro. Col suo arrivo Pierce può dedicarsi pienamente al ruolo di ala piccola, posizione in cui riesce a dare il meglio di sé, lasciando il ruolo di guardia a Ray Allen.
"Non potrei essere più felice di venire a Boston per giocare con i Celtics" ha detto Allen come prima dichiarazione. Potrebbe essere una frase di circostanza, ma ha fatto il college nel New England, nel Connecticut, quindi è presumibile che dica la pura verità quando afferma che "sono felice di tornare nell'area del New England e non vedo l'ora di entrare in campo con giocatori del calibro di Paul Pierce e di Al Jefferson". Prenderà il 20 come numero di maglia, visto che il 34, usato per tutta la sua carriera, è già occupato da Pierce.
"Tutti s'innamorano col draft, ma non sono sicuro che qualcuno dei giocatori disponibili nel draft possano diventare migliori di Ray Allen" così chiarisce Ainge il motivo per cui ha scambiato la scelta. Il GM sta dimostrando sangue freddo e voglia di fare le cose giuste anche se in quel momento il pensiero comune è diverso. Poi chiarisce che il motivo per cui è stato preso Allen "non è perché Paul abbia fatto qualche richiesta, ma questo è qualcosa di cui abbiamo parlato e che andava fatto".
L'arrivo di Allen permetterà di sfruttare al meglio i prossimi anni di carriera di Paul Pierce e se Al Jefferson riuscirà almeno a confermarsi (anche se speriamo che possa continuare a crescere) sarà molto difficile per gli avversari riuscire a stare attenti a ben tre giocatori tra i primi dell'NBA, cosa che nell'Eastern Conference quasi nessuna squadra può vantare.
Il sito dei Celtics non ha perso tempo e ha già messo la faccia di Ray Allen come uomo immagine per gli abbonamenti, ma questo è normale visto che è la novità del momento e la cosa può attirare non poche persone al TD BankNorth Garden.
Il draft - gli altri
Conoscerete meglio i due nuovi giocatori chiamati nel secondo giro da Ainge la settimana prossima, quando saranno pubblicati su Italian Celtics Pride due dettagliati articoli che li riguardano, però nulla ci vieta di buttare giù due parole su di loro, un breve escursus sulle loro qualità più evidenti.
Iniziamo da Gabe Pruitt, play con tendenze da guardia. Pesa solo 77 chilogrammi, quindi dovrà chiudersi in palestra per irrobustirsi, ma è alto ben oltre il metro e novanta, soglia che pochi play riescono a superare, di cui il migliore in attività è Jason Kidd dall'alto dei suoi 193 centimetri, e Pruitt è alto come lui. Una cosa non da poco che potrebbe favorirlo, ma ci vuole anche tutto il resto, e questo non è certo che ce l'abbia.
Passiamo ora a Glen Davis, ala grande in un corpo da ala piccola, l'opposto di Pruitt dal punto di vista fisico: mentre il play è magro ed alto per il suo ruolo, Davis è basso e più pesante. Per Glen quindi sarà previsto un rigido regime dietetico (anche se nelle immagini più recenti lo mostrano dimagrito, o meglio meno grasso), ma si dice che abbia una grande etica lavorativa, e proprio questa sua caratteristica potrà dargli la possibilità di poter rimanere in NBA a lungo. Buon lavoro a tutti e due, ne avranno parecchio da svolgere quest'estate.
Il mercato
Ora Boston potrà andare alla caccia del miglior risultato possibile, e questo ha come conseguenza, tra le altre cose, di chiamate al draft molto distanti dalle prime posizioni. Come noto però Ainge detiene ancora la prima scelta 2007 di Minnesota, l'esercizio della quale è abbastanza complicato, ma uno schema già indicato l'anno scorso e che riproponiamo a questo link lo riassume in modo esauriente.
Come è facile notare dalla tabella, Minnesota quest'anno aveva il pick numero 7, quindi i Clippers non avevano il diritto a scegliere con il pick di Minnesota. Va da sé che se Minnesota cede Garnett allora vuole rifondare, e quindi quella scelta astutamente catturata da Ainge varrebbe oro. Prima del draft si era parlato dell'arrivo proprio di Garnett a Boston, e nella contropartita c'era proprio la scelta di Minnesota. Vedremo se ci saranno sviluppi, ora che Boston ha meno assets che possono interessare a Minnesota.
Ed ora? Non si può acquisire più di tre stelle ai massimi salariali, sarebbe devastante per le casse della società , quindi dopo Pierce, Allen e fra poco Jefferson le stelle della squadra sono al completo, accantonando le ipotesi Garnett, Marion e quant'altro.
Si potrebbe però pensare di portare a Boston un'ala-centro difensiva ed un play esperto. Il primo potrebbe dare consistenza difensiva in area (da verificare però Perkins, che potrebbe risultare adatto allo scopo, anche se poco esperto), mentre il secondo potrebbe fare da "balia" ad un Rondo che sembra già pronto sulla rampa di lancio.
Parla poco, ma quando lo fa bisogna starlo a sentire, visto che è quello che "tira fuori i soldi". Il presidente Wyc Grousbeck ha detto senza giri di parole che "l'unico risultato che conta sono i banner del campionato e gli anelli". Il cambio di marcia è partito, vedremo se la dirigenza non avrà problemi a spendere (ovvero utilizzare il contratto di Ratliff) oppure rimarrà col braccino corto.
Gli infortuni
Anche in estate c'è il timore che dovremo rinnovare questa sezione, in questo numero diamo conto di tre notizie di infortuni recenti. Il primo è relativo alla situazione degli interventi alle caviglie di Ray Allen. I tifosi biancoverdi stiano tranquilli, il giocatore non ha subito interventi pesanti, solo un lavoro di pulizia dopo anni di logorio fisico nell'NBA. Come è già stato detto, Allen ha ricevuto un "tagliando" e si allenerà a settembre alla sua vecchia università cercando di dare più tempo possibile alle caviglie per recuperare e si aspetta di tornare al 100% della forma fisica in tempo per il training camp di ottobre.
Prosegue nel frattempo il recupero di Tony Allen. La bicicletta ormai è la sua seconda casa, e questo è un bene perché vuol dire che la riabilitazione sta procedendo come previsto. Tra quello che deve fare c'è anche il potenziamento muscolare in sala pesi, all'inizio leggero, poi sempre più pesante. Ha già iniziato a frequentare il parquet, ma non potendo saltare e correre come vorrebbe si limita a tirare a canestro per riprendere l'abitudine.
È stato appena presentato, ma ha al suo attivo un infortunio: Glen Davis si è slogato la caviglia sinistra durante un provino a Philadelphia il giorno prima del draft. È già la seconda volta che si è infortunato durante un provino, nella prima ha avuto problemi al gomito ed al labbro, sempre a Phialdelphia, probabilmente è allergico a quella città !