Dainius Zubrus, neo acquisto dei Devils
Dopo due giornate all'insegna delle emozioni, ci voleva un po' di calma per riordinare le idee e capire chi giocherà dove la prossima stagione. Le operazioni di mercato non sono mancate, anzi, ma non è ancora partita la disperata caccia ai big rimasti sugli scaffali.
I New Jersey Devils, come un invitato che arriva tardi a una festa e si rende conto che buona parte del banchetto è già stata spazzata e lui dovrà accontentarsi dei resti, sono entrati timidamente nel supermercato e hanno acquistato Dainius Zubrus e Karel Rachunek.
Il 29enne lituano, ala destra di ruolo ma schierato regolarmente al centro a Washington nella prima parte della stagione, è stato forse il giocatore dei Buffalo Sabres più sottovalutato nei Play Off. Mentre tutti i riflettori erano puntati su Chris Drury, Daniel Brière, Thomas Vanek e Tim Connolly, Zubrus ha disputato eccellenti partite risultando spesso il più efficace nel fore-checking e sfruttando alla perfezione i suoi chili negli angoli. Per struttura fisica e caratteristiche tecniche, tuttavia, non potrà certo sostituire il partente Scott Gomez tra Patrik Elias e Brian Gionta.
Rachunek, dopo tre stagioni disputate in Europa è tornato quest'anno nella NHL disputando 66 partite senza infamia e senza lode con la maglia dei New York Rangers. Un po' lento ma dotato di un ottimo senso della posizione, potrebbe essere il prototipo del classico difensore "da Devils", tutto solidità e disciplina.
Come nel caso di Zubrus, però, il terzino russo non va certo a colmare la lacuna lasciata da Brian Rafalski, ma semmai quella aperta da Brad Lukowich. Il 31enne di Surrey lascia infatti i diavoli per fare ritorno a Tampa, dove aveva vinto la Stanley Cup nel 2004. Per Lou Lamoriello, quindi, al momento resta il cartello dei lavori in corso.
I Los Angeles Kings, invece, sembrano averci preso gusto. Dopo essersi riempiti la pancia con Michal Handzus, Ladislav Nagy, Kyle Calder e Tom Preissing, i californiani non hanno avuto problemi di digestione e hanno aggiunto un nuovo difensore alla loro collezione: Brad Stuart. Ingaggiando Adrian Aucoin e Cory Sarich, i Calgary Flames si erano coperti nel caso non fossero riusciti a confermare Roman Harmlik e lo stesso Stuart.
I fatti hanno dato loro ragione: dopo la partenza di Hamrlik verso Montréal, ecco quella del 28enne di Rocky Mountain House (Alberta) in direzione Hollywood.
Ora la retroguardia dei Kings abbonda davvero di talento: basti citare i vari Aaron Miller, Tom Preissing, Jaroslav Modry, Rob Blake, Brad Stuart e Lubomir Visnovsky, senza contare Jack Johnson, uno dei giovani più promettenti in circolazione.
Se aggiungiamo gli acquisti operati all'attacco e i talenti già in rosa come Anze Kopitar, Michael Cammalleri, Alexander Frolov e Dustin Brown, il meno che si possa dire è che il General Manager Dean Lombardi si è lasciato trascinare dai trionfi di Anaheim a pochi chilometri di distanza.
Dal letargo sono usciti anche i Vancouver Canucks, ma i loro tifosi non si strapperanno certo i capelli per l'entusiasmo. D'altronde, con il tetto salariale non tutte le estati si può disporre dei dollari necessari per accaparrarsi il Roberto Luongo di turno. Il General Manager David Nonis ha completato la terza e la quarta linea, ingaggiando il possente Brad Isbister dai Rangers e il grintoso Byron Ritchie dai Flames. Per l'ingrato ruolo di riserva di Luongo, invece, si è optato per il bravo Curtis Sanford, proveniente da St. Louis.
La giornata si è conclusa con l'arrivo nel Minnesota del centro Eric Belanger (Atlanta). Curioso notare che due giorni prima proprio i Thrashers avevano strappato il centro Todd White agli stessi Wild. Nello scambio, sembrano averci guadagnato quest'ultimi.
I Minnesota hanno infatti sostituito un centro tecnico e veloce (White) con uno più prestante e potente (Belanger), proprio ciò che era mancato nel primo turno dei Play Off quando Marian Gaborik e compagni erano stati dominati sul piano fisico dagli Anaheim Ducks.