Un sorridente Oden stringe la mano di Stern per le foto di rito
Doveva essere il Draft di Greg Oden, e così è stato. Prima scelta assoluta, chiamato come da previsione dai Portland Trail Blazers. Alla due il patron Stern chiama sul palco Kevin Durant, per conto dei Seattle Sonics. E fin qui nessuna sorpresa, in un Draft in cui, come da previsione, di sorprese ce ne sono state, e non poche, né di scarso valore.
Collegamento intorno all'una, prima chiamata una ventina di minuti circa dopo essermi incollato al pc. Non riuscendo a far partire alcun dannato programma per vedere l'evento, mi "accontento" di ESPN e intanto navigo tra forum e siterelli vari. Sono in salotto, e a tenermi compagnia c'è la tv accesa con la diretta della Copa America. Paraguay-Colombia prima, Argentina-Usa poi. Ma è solo un contorno, non preoccupatevi baskettofili".Prima che Oden venisse ufficialmente convocato da Stern, iniziano a circolare i rumors e una trade va davvero in porto, e mica bruscolini: i Celtics prendono Ray "He got game" Allen e la scelta 35 dei Sonics, con Delonte West, Szczerbiak e il quinto pick in direzione di Emerald city. Ma che ci va a fare Allen nella squadra di Pierce??? Boh! Si prosegue, cinque minuti e oltre di attesa tra una chiamata e l'altra sono piuttosto snervanti, anche perché il bello deve ancora venire. Tre e quattro, confermate dai mock degli ultimi giorni, gli Hawks prendono Horford e i Grizzlies, senza un play, si accaparrano Conley. Con la quinta i Sonics, ceduto Allen, vanno su un giocatore pronto subito, la guardia Jeff Green da Georgetown. Il nuovo GM Presti vuole rifare il giocattolo da zero: fuori Allen e Lewis, dentro Green e Durant.
I cinesi sono in fermento, il loro prediletto non è ancora stato chiamato, "dove andrà ?", farfugliano in mandarino. Tombola, eccoli accontentati: con la sesta chiamata i Bucks scelgono Yi Jianlian. Mani nei capelli per l'entourage del bambinone: ma dov'è Milwaukee?? Questa chiamata fa scattare diverse voci di trades, o chiamata per conto di altri, ma alla fine il cinese andrà nel Wisconsin, per la felicità della madre Cina. Diversi interrogativi: ma con Villanueva e Bogut, un altro lungo soft che non fa paura in vernice dovevano pigliare. Tra l'altro i Bucks non l'avevano nemmeno provinato e Milwaukee è una delle poche città a non avere una comunità cinese. Adesso tocca ai Wolves: si sceglie per far felice Garnett o per sostituirlo?? Chiamano Brewer, da Florida, quando avevano potenzialmente Brandan Wright, un possibile nuovo KG. E proprio Wright, disperato nella green room dopo una stagione passata a ridosso dei soli Durant e Oden, finisce a Charlotte, scelto da Michael Jordan, ex Tar Heel come il bimbo. Colpo di scena: Wright verrà spedito ai Warriors da coach Nelson in cambio di Jason Richardson. Sembra che ci possano guadagnare entrambe dalla trade.
Il draft intanto prosegue, i Bulls, alla disperata ricerca di un lungo con punti nelle mani, si prendono Joakim Noah, vestito da gelataio con tanto di papillon. Non proprio quel tipo di attaccante, che poteva essere Spencer Hawes, lungo bianco con mani zuccherose, che invece va ai Kings ad affinare l'arte del gioco in post up da Brad Miller. Gli Hawks, che un play lo cercano da una vita, con la 11 prendono Law e non l'idolo locale Crittenton, da Georgia Tech, che invece crolla fino alla 19 e va ai Lakers. Come andrà con coach Zen e il triangolo questa combo-guard che assomiglia parecchio a Smush?? L'altro Yellow Jacket, Thaddeus Young, va a Philadelphia, che aggiunge atletismo e talento ad un roster che necessitava di un lungo (poi han preso Jason Smith da Colorado St.). Julian Wright va a New Orleans con la 13, che cercava un'ala tuttofare, e, perso Young, ha puntato sul chicagoano da Kansas. I Clippers bisognosi di un play, passano Crittenton e scelgono Al Thornton: che sia il sostituto di Maggette?? Pistons e Knicks mantengono le promesse con Rodney Stuckey (alla 15 e sostituirà Delfino e Flip Murray) e Wilson Chandler. Nick Young va a Washington, e finalmente dal pubblico si alza un ragazzo di pelle bianca di nero vestito, chiamato dai Warriors: è il nostro Marco Bellinelli. Stretta di mano a Stern e futuro nella baia, con un J-Rich in meno e un coach amante degli europei, Nelson, in più.
Prima di Beli, i Nets scelgono Sean Williams, lungo da Boston College, grande atleta e stoppatore, pizzicato però all'ultimo anno di college e cacciato per una sospetta affinità con la marijuana. Alla 21 Miami (da Phila) si prende Daequan Cook, tiratore da Ohio State, i Bobcats allungano il reparto esterni con Jared Dudley, fantastico al predraft di Orlando. Intanto c'è aria di insurrezione al Madison, salgono i cori "fire Isiah, fire Isiah!!" e lui, GM e coach dei padroni di casa, risponde con una trade: spedisce Francis, il suo contratto e il tanto coccolato Frye a Portland, in cambio di Zach Randolph, Fred Jones e Dickau. C'è aria di tempesta perfetta dalle parti di Times Square"..anche la Copa America continua, 5-0 del Paraguay alla Colombia e sta per iniziare la gara dell'Argentina. Finalmente Rudy Fernandez viene chiamato, dai Suns, che però lo spediscono ai Blazers per quache pezzo in verde. Sento che il sonno mi sta prendendo ma mi convinco di resistere almeno fino alla fine del primo giro. Senza immagini è piuttosto dura.
Dopo Morris Almond, scelto dai Jazz, i Rockets scelgono inspiegabilmente un altro play, dopo aver acquisito Mike James da Minnie e aver già in casa Alston, Lucas e Spanoulis. È Aaron Brooks, piccolo, ma molto piccolo play da Oregon. I Pistons a sorpresa vanno con Afflalo da UCLA, gli Spurs, da buoni intenditori, vedono Splitter, il brasiliano del Tau Vitoria ancora libero, e non esitano a chiamarlo: saranno ancora storie tese coi baschi dopo la querelle Scola?? I Suns richiamano, e pigliano Alando Tucker, giocatore discreto ma senza tiro da fuori pr una squadra di cecchini. Chiude il primo giro Philadelphia, che chiama il play finnico Petteri Koponen, subito girato a Portland in cambio del pick 41, che si realizzerà in Derrick Byars, big guard da Vanderbilt.
Il primo giro si è concluso alle 4.51, è ora di andare a nanna, anche perché l'Argentina ha strapazzato 4 a 1 gli americani e adesso c'è rimasto il wrestling. Inoltre tra i buchi della tapparella cominciano a filtrare le prime luci dell'alba.
Per quanto riguarda il secondo giro, che avrò guardato con calma in mattinata dopo una bella tazza di caffè e poche ore di sonno, da sottolineare la scelta di Marcus Williams, swingman da Arziona che va ai campioni Nba, McRoberts da Duke crolla fino alla 37 e va a Portland, i Lakers prendono il cinese Sun Yue e Marc Gasol, fratellino di Pau. I Bulls rischiano di aver fatto un bel colpo alla 49 con la chiamata di Aaron Gray, centro bianco con mani discrete da Pittsburgh. Dallas prende due tiratori bianchi: Nick Fazeks, che prenderà il posto probabilmente di Croshere, e il lituano Seibutis, guardia che rimmarrà ancora in Europa. Chiudiamo con altri due giocatori dei Florida Gators bicampioni Ncaa che vanno al piano di sopra: Taurean Green viene chiamato dai Blazers mentre il solido lungo Chris Richard va a Minnesota, una scelta stile Craig Smith dello scorso anno.
Anche per quest'anno il draft si chiude, ora attendiamo i botti del mercato.