NBA: tempo di Draft

Oden sorride: comunque vada, sarà  un successo!

Tarda primavera, il caldo comincia a farsi sentire, e non solo guardando la colonnina di mercurio dei termometri.
In Nba fa davvero molto caldo: deciso il titolo NBA, ora si decide per il futuro delle altre franchigie perché mancano ormai pochi giorni al draft.

Un draft, quello di quest'anno, che vede coinvolta una quantità  industriale di talento, con due giocatori, Greg Oden e Kevin Durant che vengono considerati dei veri e propri crack, giocatori in grado di dare delle belle scosse alle gerarchie future delle lega più bella del mondo.

Quest'anno la dea bendata ha deciso che era ora di premiare un po' la costa ovest degli states, come se Kobe, Nash, Duncan e Nowitzki, per citarne solo alcuni, già  non bastassero.

A Portland la prima, a Seattle la seconda scelta: le varie Boston, Memphis, Atlanta e Charlotte, che facevano gara a perdere per assicurarsi più possibilità  di scegliere per primi, sono state proprio evitate dalla fortuna, che ha invece posato la sua mano su due città , Portland e Seattle appunto, che, per la loro collocazione geografica e per la loro mancanza di superstar macchine da marketing, sono un po' snobbate rispetto alle Los Angeles, New York e Chicago del mercato Usa.
Ma se le prime due chiamate sono scontate, dalla tre in avanti c'è abbastanza confusione, non tanto perché non ci sia talento, ma perché questo talento è più potenziale che certo.

Diversi sono i freshmen che si sono dichiarati, che dopo l' "obbligatoria" stagione universitaria, si sentono pronti al grande salto.

Meno sono gli internationals sconosciuti, e di più sono invece gli internationals che hanno già  dimostrato qualcosa, anche ad alto livello, vedi il nostro Belinelli, Tiago Splitter e Rudy Fernandez, per citarne alcuni.

Ma veniamo alle possibili chiamate delle prime 14 squadre a scegliere:

Portland Trail Blazers

Scelte: 1, 37, 42, 52, 53.
Qui mi sembra fin troppo facile dire chi sceglierà  la squadra del proprietario Paul Allen. Nessun sito specialistico dà  un nome diverso da Greg Oden alla prima scelta, e nessun addetto è convinto che il nome che chiamerà  Stern per primo sarà  diverso da quello del giovane big man nativo di Indianapolis. Anche perché, nonostante un reparto lunghi piuttosto affollato, vedi Randolph, Aldridge, Przybilla, LaFrentz e Magloire, nessuno si può nemmeno avvicinare al talento di Oden, che può da subito spostare gli equilibri.

Portland sta però cercando di disfarsi di Randolph, e lo sta offrendo a tutti nella lega, perché il futuro vicino a canestro è la coppia Oden-Aldridge e comunque, un giocatore da oltre 20+10 come l'ex Michigan State, può far gola. Questo perché i Blazers vogliono tenere unita la coppia Oden-Conley, il play da sempre compagno della futura prima scelta. Bulls e Hawks prenderebbero volentieri Randolph in cambio della loro scelta, la 9 dei Tori e la 11 dei Falchi. Ma Conley potrebbe non essere già  più disponibile a quel punto. Al secondo giro si potrebbe puntare su giocatori pronti da subito, vedi Taurean Green, Glen Davis e Aaron Afflalo, o progetti futuri.

Seattle Sonics

Scelte: 2, 31, 35.
Squadra in completa rifondazione. Lenny Wilkens è il nuovo presidente di una franchigia che ha appena insediato il nuovo gm, Sam Presti, dagli Spurs, che sta cercando un allenatore (Carlesimo, Casey???), e non sa ancora se rimarrà  a Emerald City o si trasferirà  in un'altra città . La cosa certa è che c'è la seconda scelta assoluta, e Kevin Durant è lì pronto ad essere chiamato, indipendentemente da gm, coach o città .

Il ragazzo del Maryland andrà  a sostituire Lewis, free agent senza restrizioni, e sarà  la futura stella, con Ray Allen, della franchigia.
Logicamente, se Portland dovesse invece lasciare Oden, i Sonics non se lo lascerebbero scappare, nonostante siano pieni zeppi di lunghi giovani, vedi Swift, Petro e Senè. Ma Oden, come Durant, è una cometa che passa ogni x anni.

È vero che la storia ci insegna che coi 3-4 i titoli non li vinci, ma sono sempre i lunghi a spostare gli equilibri, ma Durant sembra avere davvero qualcosa di molto speciale.
Due tiratori come lui ed Allen sul perimetro, sembrano davvero devastanti.

Le scelte al secondo giro potrebbero portare giocatori in grado di contribuire da subito: un Boozer o un Arenas si possono sempre pescare. Sicuramente andranno su un esterno, come Marcus Williams di Arizona o Derrick Byars, o su un play come Aaron Brooks o Gabe Pruitt.

Atlanta Hawks

Scelte: 3, 11.
Se le prime due scelte sono scontate, la terza chiamata è un po' il crocevia per tutte le altre. Da quello che decidono di fare gli Hawks dipendono anche le decisioni di tutte le altre franchigie.

La logica direbbe Brandan Wright, l'ala da North Carolina che, primi due a parte, è il giocatore con più talento: è un 3-4 dalle braccia lunghissime, atletico, ottimo stoppatore e rimbalzista, un giocatore alla Garnett. In attacco c'è molto da costruire ma la base è eccellente.

Altrimenti potrebbero andare su Al Horford, ala dei bicampioni Ncaa di Florida, che ha ampiamente dimostrato di essere un giocatore valido, pronto subito, buon atleta, discreto attaccante e con un brillante gioco spalle a canestro. La scommessa potrebbere essere il cinese Yi Jianlian, giocatore paragonato a Pau Gasol, ma considerato piuttosto un enigma e non sicuramente pronto.

Stanno però salendo di giorno in giorno le quotazioni di Mike Conley Jr, playmaker di Ohio State che avrebbe da subito in mano le chiavi di una squadra cui manca ormai da troppi anni di un play degno di essere definito tale. L'idea era quella di prenderlo alla 11 e spendere la 3 per un big man, ma anche Bucks e Twolves paiono interessate a lui, come anche i Blazers che offrono Randolph in cambio. Quindi Conley potrebbe andare addirittura alla 3 e di conseguenza scalerebbero tutti gli altri nomi, da Wright a Horford, da Yi a Jeff Green. L'alternativa è aspettare e vedere se Conley è ancora libero alla 11, e in caso non fosse più disponibile, puntare sull'idolo di casa, Crittenton, da Gtech.

Memphis Grizzlies

Scelte: 4.
Una sola scelta per i Grizzlies, ma importante, la numero 4. I Grizzlies sono la squadra che ha chiuso la stagione con il peggior record e di conseguenza con il maggior numero di possibilità  di assicurarsi la prima chiamata, ma la sorte ha detto altro. Non c'è più Jerry West al timone della franchigia ma c'è un nuovo coach, Iavaroni, e un buon nucleo di giovani, a partire da Rudy Gay. L'idea è che si disferanno di Pau Gasol e quindi punteranno su un lungo che lo sostituisca o che eventualmente lo affianchi: i nomi sono due, al massimo tre. Horford, Wright ed eventualmente Yi.

Prenderanno quello che lasceranno gli Hawks: se c'è Wright, lo prendono di sicuro, altrimenti si va dritti su Horford, molto simile a Brand e Boozer. Uno dei due c'è sicuramente. Secondo gli esperti il cinese è quello che più si avvicina a Gasol, ma resta una scommessa e c'è scettiscismo riguardo la sua prontezza psico-fisica. Difficile vadano su uno swingman come Brewer, Julian Wright o Jeff Green, vista la presenza di Gay.

Boston Celtics

Scelte: 5, 32.
L'altra delusa, con i Grizzlies, della lotteria. Ainge e Rivers avevano già  pensato ad un roseo futuro con Oden o Durant, ma non è detto che non possa avvenire con delle altrenative. I Celtics hanno un buon nucleo giovane, capeggiato da Jefferson e Green, e una stella assoluta come Paul Pierce. Ainge ha ampiamente dimostrato di saper scegliere al draft e la quinta chiamata non è poi da buttare. Pare che il gm sia parecchio invaghito del cinesino Yi per la sua fluidità  di movimenti, il suo tiro e i suoi centimetri, ma se ci fosse ancora uno tra Wright e Horford non esiterebbe a sceglierlo.

Difficile puntino su Conley, avendo in casa già  Telfair, West e Rondo, possibile una chiamata come Brewer e Jeff Green, che possa anche andare a sostituire in un futuro non troppo remoto proprio P-Square. Da non scordarsi l'ipotesi Noah, un giocatore con carisma ed energia da vendere, che darebbe impatto immediato ai Celtics. Con la 32 si può puntare su un giocatore pronto-uso tipo Alando Tucker o l'idolo di Boston College, Jared Dudley, che ha fatto sfracelli al predraft camp di Orlando.

Milwaukee Bucks

Scelte: 6, 56.
Anche i Bucks hanno il problema playmaker, dopo la cessione di TJ Ford e la mancata chiamata due stagioni fa di uno tra Paul e Deron Williams, ora tra i top del ruolo. Mo Williams è un ottimo giocatore, ma non sembra avere le caratteristiche di uno pronto a gestire l'attacco di una squadra Nba. Ecco perché i Bucks sono i maggiori indiziati alla scelta di Mike Conley Jr.

Proprio per questo gli Hawks sarebbero addirittura pronti a spendere la terza assoluta per l'amicone di Oden. Se così fosse, i Bucks si getterebbero su uno dei lunghi rimasti, Horford o Noah, meno sul cinese, oppure su un esterno di grande atletismo che possa fare da spalla a Redd, come Brewer o Julian Wright. Brewer ha dimostrato di essere un giocatore completo, versatile, con buon tiro, discreto difensore e soprattutto un vincente. Alla 56 potrebbero puntare su un progetto, magari straniero, o su un giocatore collegiale che possa riempire il roster e contribuire se chiamato in causa, tipo Ron Lewis o Carl Landry.

Minnesota Twolves

Scelte: 7, 41.
I Twolves devono puntare sul giocatore più talentuoso, su quello con maggiore appeal per trattenere Garnett. Anche loro interessati a Conley, difficile lo trovino a questo punto e poi hanno già  deciso lo scorso anno di puntare su Foye. Potrebbero anche puntare su un lungo da affiancare a KG ma quelli forti, tipo Horford o Wright, saranno già  andati, e il cinese non convince. Ecco allora che si punterebbe su un esterno forte, con talento e punti nella mani. Non si va molto lontano da tre nomi: Julian Wright, Brewer e Jeff Green. Molto versatili e completi i primi due, più attacante e pronto l'ex Georgetown. L'impressione è che la precedenza sia su Brewer, ma anche gli altri sono buoni buoni. Alla 41 tenteranno un'altra chiamata stile Craig Smith: un giocatore utile da subito che allunghi il roster.

Charlotte Bobcats

Scelte: 8, 22.
Solo una scelta per i Bobcats di Michael Jordan in questo draft. Si va sul giocatore con più talento, magari un esterno e con molto atletismo, visto che Gerald Wallace ha l'opzione per uscire dal contratto. Si andrà  su chi resta tra Brewer, Julian Wright e Green, anche perché Morrison ha ampiamente dimostrato di avere grossi limiti proprio sul lato atletico e nella sua metà  campo. Wright sembra quello più adatto per le sue doti molto vicine a quelle di Wallace, Brewer sembra quello con più carisma per diventare il leader della squdra. Se invece decidono di puntare su un lungo, si punterebbe su chi resta dei top, magari Noah o il cinese, oppure la sorpresa Hawes, centro vecchio stile che sembra il migliore, in attacco, tra i lugnhi di questo draft.

Chicago Bulls

Scelte: 9, 49, 51.
Altra scelta che i Bulls hanno ricevuto dai Knicks nell'affaire Curry. I Bulls sono usciti al secondo turno dei playoffs ma restano una squadra giovane e piena di talento. Devono puntare su un lungo con punti nelle mani e gioco spalle a canestro, capace di attirare raddoppi e scaricare sulle bocche da fuoco di Gordon e Hinrich. Inoltre i Bulls perderanno PJ Brown, FA, e sia Thomas che Ben Wallace hanno dimostarto di non avere, o non avere ancora nel caso di T-Time, un gioco credibile nel pitturato.

Spencer Hawes è il candidato ideale, centro old style considerato divino in attacco dagli addetti ai lavori. Dichiaratosi dopo un solo anno di college a Washington, questo ragazzo paragonato addirittura a Vlade Divac può dare maggiore armonia all'attacco dei Bulls per la sua intelligenza e la sua capacità  di giocare sia in post basso che in post alto. Le alternative a questo punto sono il cinese Yi Jianlian oppure Noah. Più difficile vadano su un esterno a meno che non rinuncino ad uno tra Deng e Nocioni.

Al secondo giro dovrebbero puntare su giocatori internazionali da lasciare in patria a maturare, come il croato Erceg.

Sacramento Kings

Scelte: 10.
Dopo le ottime scelte di Kevin Martin e Cisco Garcia, lo scorso anno hanno scelto l'enigmatico Douby, ancora tutto da scoprire. Alla 10 i grandi talenti se ne saranno già  andati tutti: non sembra esserci un progetto definito, si andrà  sul più forte rimasto, indipendentemente dal ruolo. Julian Wright potrebbe coprire l'eventuale partenza di Artest, Hawes sarebbe l'erede di Brad Miller, il cinese la scommessa dei proprietari, Al Thornton e Noah darebbero quell'atletismo sotto le plance che manca. Se però ci fosse ancora Conley, lo prenderebbero al volo e lascerebbero andare l'ormai stanco Bibby.

Philadelphia 76ers

Scelte: 12, 21, 30, 38.
Ben quattro scelte, di cui tre al primo giro per i Sixers che della nuova era post-Iverson. Miller e Iguodala hanno le chiavi della squadra, il supporting cast va ricostruito e questa è l'occasione giusta per farlo. Anche i Sixers andranno sul miglior lungo rimasto: Thornton, Hawes e Yi quelli che possono essere rimasti. Serve un lungo con punti nella mani, pericoloso in attacco da affiancare all'atletone Dalembert. Di Hawes e Yi Jianlian abbiamo già  detto, AlThornton è un lungo versatile, molto forte vicino a canestro, di impatto atletico ed energico, con un tiro da migliorare, paragonato ad Al Harrington. Altrimenti si va sul miglior talento disponibile. Per le altre scelte si punterà  su giocatori pronti da subito, e molto dipenderà  dai vari provini e dalle proposte degli agenti.

New Orleans Hornets

Scelte: 13, 43.
Gli Hornets arrivati ad un passo dai playoffs ripartono da Paul, Chandler e West, sperano nel ritorno al 100% di Stojakovic e nell'entusiasmo della città  di New Orleans. Probabilemnte perderanno Mason, FA, e si cercherà  di sostituirlo. Nessuno potrebbe farlo meglio di Thaddeus Young, esterno da Georgia Tech, ancora un po' acerbo ma dotato di atletismo, comprensione del gioco, in between game e grande voglia. Va costruito un gioco dai 6-7 metri ma per il resto siamo di fronte al vero possibile steal of the draft. Non sembrano esserci grossi rischi di perderlo, ma dovesse capitare si punterebbe dritto su Nick Young, esterno da USC, o su Acie Law, playmaker e grande personalità  da Texas A&M, che potrebbe dare minuti di qualità  al posto di Paul. Alla 43 si va dritto su un forte giocatore collegiale tra quelli provinati, tipo Fazekas o Trey Johnson.

Los Angeles Clippers

Scelte: 14, 45.
Per i Clippers stagione deludente, terminata con la perdita di una post season che pareva certa. Anche qui si va dritti sul migliore rimasto, magari su un esterno con punti nelle mani e tiro da fuori, come il ragazzo locale da Usc, Nick Young, o l'altro Young, Thaddeus. L'età  di Cassell e la fragilità  di Livingston potrebbero spingere Elgin Baylor a scegliere un playmaker ma, perso certamente Conley, restano o Law o Crittenton, ma entrambi sembrano prima attaccanti che non registi puri. Stessa ideologia per la seconda scelta.

Per quanto riguarda le altre scelte, il "nostro" Belinelli è dato a Phoenix da coach D'Antoni, dove sarebbe l'ennesimo tiratore che sfrutterebbe le assistenze di Nash, i Nets sembrano aver posato gli occhi su Josh McRoberts, lungo bianco e molto tecnico da Duke, interessano a molti anche gli spagnoli Fernandez e Marc Gasol e il brasiliano Tiago Splitter. Dopo il pre draft camp di Orlando sono cresciute le quotazioni di Jared Dudley, Reyshawn Terry e Daequan Cook, altro ex Ohio State. Occhio infine anche al francese Ali Traorè, possibile colpo di Spurs o Mavs, e Aaron Brooks, piccolo play da Oregon ma con grande tiro e leadership.

Il 28 giugno non è lontano, l'attesa sale e si deciderà  tutto poco prima, se non addirittura durante, il draft stesso.

NDR: oltre al personale punto di vista di questo redattore, Play.it fornisce sull'argomento un intero Mock Draft aggiornato di continuo, che potete trovare a questo indirizzo: buona lettura!

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