Il progetto di O’Brien

Jim O'Brien ha in mente dei Pacers diversi rispetto a prima

L'acquisizione di Jim O'Brien come head coach degli Indiana Pacers ha fatto storcere – inizialmente – il naso a tutti (anche al sottoscritto), forse perché è stata una scelta a sorpresa e non preventivata. In America le prime parole della maggior parte dei tifosi non appena hanno sentito il nome del nuovo condottiero, sono state due: "Jim Who?".

A distanza di due settimane pare che qualcosa sia cambiato. O'Brien col tempo sembra proprio stia ottenendo consensi da tantissima gente, anche da quelle che per prime hanno avuto parecchi dubbi sul suo conto. Forse sarà  per quella espressione che l'ex coach dei Celtics possiede, ovvero di uno che sa il fatto suo e che ne ha viste veramente tante.

Attraverso il sito ufficiale dei Pacers, O'Brien si è messo a completa disposizione, rispondendo a domande che chiunque tramite e-mail, poteva inviargli.

Il nuovo coach ha una visione diversa, rispetto a tanti altri riguardo la point guard Jamaal Tinsley. Alla fine dell'ultima stagione, nessuno avrebbe creduto che Tinsley potesse ancora vestire la canotta dei Pacers anche nella stagione successiva, ma invece si dovranno ricredere. Non c'è nulla di sicuro, ma O'Brien ha fatto capire di apprezzare molto "Mel the Abuser" e il suo gioco, a differenza di molti allenatori. "Jamaal ha grandi abilità  di palleggio, sa penetrare e sa tenere il ritmo. Sa creare per se e per i compagni e credo possa rendere di più in un sistema più veloce rispetto ad uno più lento".

La società  ha intenzione di dare un'altra possibilità  al suo playmaker, perché è consapevole che in un gioco più veloce, come quello di O'Brien possa rendere al meglio. Il sistema offensivo dei Pacers dell'anno scorso è stato il peggiore della lega e ha condizionato anche le percentuali dal campo. O'Brien vuole modificare qualcosa. "Ci sono un certo numero di cose da cambiare. La prima cosa sarà  di velocizzare il ritmo dell'attacco. Rick Carlisle è stato un buon coach d'attacco, ma io preferisco un ritmo più veloce per la mia squadra".

Le squadre di O'Brien hanno sempre tirato una grande quantità  di tiri da tre punti, ma questi Pacers nella scorsa stagione hanno letteralmente sparacchiato in questa cosa. Il coach però è convinto che ai Pacers ci siano ottimi tiratori. "Penso che abbiamo giocatori che sanno tirare dalla lunga. Danny è buon tiratore da 3 punti, anche Shawne Williams, Dunleavy e Murphy sanno tirare". Ma anche Tinsley, lavorandoci sopra, può essere un buon tiratore secondo il coach. "Uno dei successi di avere buone percentuali nel tiro da 3 è avere un coach che ti permette di prendere buoni tiri e la nostra predica sarà  quella di tirare in certe situazioni".

Argomento interessante, ma allo stesso tempo spinoso è il capitolo giovani. Ike Diogu l'anno scorso è stato impiegato molto meno rispetto a quello che avrebbe meritato, ma per il coach partono tutti allo stesso livello. "I minuti di Ike, come tutti in squadra, dipenderanno dalle sue performance". Ma le sue qualità  piacciono, eccome. "Certamente è giovane e ha talento, forte sotto, ma diventa meno pericoloso quando si allontana dal canestro. Può diventare una buona opzione dietro Jermaine e competerà  con Harrison per quei minuti".

Danny Granger è il futuro della franchigia. "Danny già  l'anno scorso si è dimostrata una valida alternativa ad O'Neal e ha risposto bene. Mi aspetto una grande stagione da lui". Ma anche Shawne Williams è uno dei giovani cui O'Brien crede molto. "Ho avuto occasione di lavorare con Shawne, ha buone potenzialità , dobbiamo aspettarlo e penso abbia davanti un grande futuro". Senza dimenticare Orien Greene, non menzionato dal coach ma molto sottovalutato nella scorsa annata.

Ma la domanda sorge spontanea: dove possono arrivare questi Pacers allo stato attuale? Per O'Brien l'obiettivo è sempre uno, lo stesso che ha raggiunto a Boston e Philadelphia. "Credo che siamo una squadra che se fa crescere i suoi giovani come Danny e Shawn, e ragazzi come Jermaine e Jamaal giocheranno al loro livello, può giocarsi i playoff". Con qualche innesto intelligente si potrebbe fare anche di più in questa Eastern Conference.

Nel frattempo sono stati annunciati ufficialmente gli assistenti che collaboreranno con coach O'Brien, nella prossima stagione.

I tre fedelissimi, che gli hanno fatto compagnia nelle esperienze di Boston e Philadelphia, ovvero Dick Harter, Lester Conner e Frank Vogel, sono immancabili. A loro si aggiungono Dan Burke, da ormai dieci anni assistente nei Pacers, e a sorpresa Jay DeFruscio head coach della Wheeling Jesuit University negli ultimi 18 anni.

Per Dick Harter questo è un ritorno, visto che era stato assistente di Jack Ramsay dal 1986 al 1988 e di Larry Bird dal 1997 al 2000, quando questi erano gli allenatori dei Pacers. Ma il suo curriculum vanta anche un esperienza da head coach con gli Charlotte Hornets nell'anno in cui entrarono nella NBA (1988) e esperienze da assistente di gente del calibro di Pat Riley a New York e P.J. Carlesimo a Portland.

Lester Conner è invece al decimo da assistant coach. Anche per lui questo è una specie di ritorno, visto che da giocatore aveva militato nei Pacers nella stagione 1993/1994 giocando in tutto 17 partite.

Frank Vogel con i suoi 33 anni, è il più giovane del gruppo. Mentre Jay DeFruscio arriva da tanti anni di college in cui ha collezionato 311 vittorie e 213 sconfitte.

L'addio di Rick Carlisle

Al momento del licenziamento di Rick Carlisle, Larry Bird e Donnie Walsh hanno dato la possibilità  al coach di poter rimanere in ambito societario con compiti dirigenziali. Una proposta interessante, ma ma una decisione difficile da prendere visto che si parla sempre di colui che nel 2002 ha vinto il premio di miglior allenatore dell'anno risollevando Detroit da anni di buio.

Carlisle ha preso circa un mese di tempo per pensarci, poi ha comunicato alla società  le sue intenzioni. “Ho comunicato agli Indiana Pacers che l'anno prossimo non farò parte della dirigenza – ha detto Carlisle – ho incontrato sia Bird che Walsh e mi hanno espresso il loro piacere qualora dovessi rimanere, ma sento che sia meglio per me e i Pacers che io vada”. L'ex coach dei Pacers ha voluto però precisare che la sua decisione è presa a prescindere da offerte che gli arrivano dall'esterno.

“I Pacers sono stata parte della mia vita e della mia famiglia per 7 anni praticamente che mi hanno fatto crescere professionalmente. Jim O'Brien e Dick Harter sono grandi uomini di basket che rispetto e con cui ho lavorato in precedenza”. L'augurio di Carlisle ai suoi successori su quella panchina che negli ultimi anni gli ha riservato tante amarezze.

Dal giorno del licenziamento in poi, Carlisle ha lavorato per ESPN e ABC durante lo svolgimento dei playoffs e delle finals. Il suo contratto con i Pacers sarebbe scaduto l'anno prossimo, ora però riceverà  un buyout.

Le porte dei Sonics per Rick Carlisle sono adesso aperte.

I Rumors su Jermaine O'Neal

Se ne parla da troppo tempo e sicuramente se ne parlerà  per buona parte dell'estate, a meno che non venga orchestrata una trade prima dell'inizio del draft, ormai alle porte. Ovviamente parlo della di Jermaine O'Neal, negli ultimi giorno, troppo spesso accostato ai Los Angeles Lakers.

A Jim O'Brien attraverso la chat del sito ufficiale, è stato chiesto quale fosse il giocatore il quale è ansioso di allenare. Lui ha risposto in modo chiaro. "Vorrei fosse Jermaine O'Neal. So che ci sono voci riguardo un suo eventuale scambio, ma io penso sia un tremendo fattore in entrambe le metà  campo. Protegge il canestro, stoppa ed è la prima opzione offensiva dei Pacers da un bel pò di anni". Come non essere d'accordo con il nuovo coach?

O'Neal rappresenta, insieme ai giovani, la ricchezza di questa franchigia, ma allo stesso tempo anche uno dei pochi giocatori realmente appetibile ad altre franchigie. Un lungo all-star è la cosa più preziosa che una franchigia, al giorno d'oggi, può avere.

In settimana un articolo del Los Angeles Time enunciava che Indiana fosse pronta a spedire O'Neal insieme a Troy Murphy ai Lakers, ma con quest'ultimi che non hanno alcuna intenzione di cedere sia Lamar Odom che Andrew Bynum, anzi insistendo con l'inserimento di uno dei flop degli ultimi anni, ovvero Kwame Brown. Se questa fonte fosse vera, il sottoscritto si chiede se realmente si conosca il valore di O'Neal, oppure se si stia giocando a chi riesce a giocare (per l'ennesima volta) il GM Larry Bird. Un buon giocatore più un giovane con potenzialità , penso sia il minimo che da sette volte all-star ci si possa aspettare, no?

Nel frattempo l'agente di Maceo Baston, Mark Bartestein, ha dichiarato che il suo assistito non rinnoverà  il contratto con i Pacers e che si guarderà  intorno in cerca di una nuova sistemazione. Una perdita che fa poco rumore, ma che forse si sottovaluta più del dovuto.

La Summer League di Orlando

Anche senza (apparentemente) scelte nel prossimo draft, i Pacers giocheranno la Orlando Pro Sumer League che si svolgerà  dal 9 al 13 luglio, anche se erano sorti dubbi sulla loro partecipazione.

Oltre ai Pacers, ci saranno ovviamente i Magic, i Bobcats, i Bulls, i Nets e gli Heat. Non si sa nulla ancora sui roster, anche perché Bird sembra stia facendo il possibile per ricavare una scelta nel prossimo draft.

Di seguito il calendario:

9 luglio - vs. Chicago
10 luglio – vs. Orlando
11 luglio – vs. New Jersey
12 luglio – vs. Miami
13 luglio – vs. Charlotte

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