James a muso duro verso Delaney a fine partita
La serie finale si sposta dal Texas all'Ohio, ma il risultato non cambia, altra vittoria degli Spurs, che ipotecano la vittoria finale, portandosi sul 3 a 0.
La partita è contrassegnata da un gioco tutt'altro che spettacolare, da un ritmo basso, e da percentuali disastrose al tiro; L'unica nota positiva resta il finale combattuto ed incerto, dove San Antonio, anche con un po' di fortuna, ha avuto la meglio, vincendo per 75 a 72.
Commento della partita
Il quintetto dei Cavaliers vede una novità , con Gibson nel ruolo di playmaker e non Larry Hughes, che non va neanche in panchina per il problema alla caviglia.
A differenza delle precedenti due sfide, la partita inizia con un ritmo sostenuto, ma percentuali basse da una parte e dall'altra, il risultato rimane in parità , con gli Spurs che trovano punti dai gregari (2 triple di Bowen), invece che dai soliti noti (Parker e Ginobili), chiudendo sotto per 18 a 16.
Nel secondo quarto s'intravede il primo allungo per i Cavs, che sfruttano la potenza di James dal post basso contro Bowen, Parker segna il suo primo canestro dal campo a 7:30 dalla fine, iscrivendosi alla partita; le due stelle, Duncan e James, rimangono fuori per il resto del tempo a causa di tre falli ciascuno, così che si vede la vera differenza tra le due squadre, vale a dire il supporting cast, gli Spurs, infatti, anche senza il loro leader, e con Ginobili apatico, riescono a mettere a segno un parziale di 10 a 0 per chiudere il quarto, che gli permette di finire in vantaggio per 40 a 38.
Dopo la pausa lunga, le due squadre non segnano praticamente più, Gooden e Ilgauskas sbagliano tiri con molto spazio offerti da Lebron, ma riescono a concedere secondi tentativi alla propria squadra, lavorando bene a rimbalzo d'attacco. Il quarto è caratterizzato oltre che dagli attacchi asfittici, anche da difese arcigne ed ottime giocate di squadra; la parità instauratasi, viene interrotta da un'altra tripla di Bowen, che manda gli Spurs all'ultimo riposo sopra per 55 a 50.
L'ultimo quarto è caratterizzato, inizialmente, da alcuni parziali: prima gli Spurs allungano sul +10, poi i Cavs tornano vicini, poi ancora i Texani vanno sul +10, ed infine i padroni di casa si riportano a -2; l'ultimo minuto è il più intenso della serie: ad una tripla di Parker risponde Pavlovic sempre dalla lunga distanza, poi Varejao combina un pasticcio e sbaglia un canestro davanti a Duncan su servizio di James; Ginobili fa 1/2 ai liberi, LBJ segna una canestro veloce da due punti e Manu segna entrambi i liberi dopo il fallo per fermare il cronometro.
L'ultima azione farà discutere tantissimo: James si smarca, Bowen fa un fallo intenzionale per mandarlo in lunetta, l'arbitro Delaney, però, non fischia, il prodotto di St.Vincent & St.Mary prende lo stesso il tiro da tre, ma lo sbaglia, consegnando la vittoria a San Antonio.
San Antonio
Tim Duncan: 14 punti e 9 rimbalzi, il caraibico non gioca la sua miglior partita della carriera, ma anche condizionato dai falli, riesce a prendersi sulle spalle la squadra (insieme al compagno franco-belga), portandola alla vittoria. Le migliori cose, ad ogni modo, rimangono quelle fatte vedere nella propria metà capo, sotto i tabelloni, infatti, James ha incontrato enormi difficoltà nel finale, anche solo a tirare.
Manu Ginobili: inspiegabile la partita dell'argentino, che dopo due grandi partite casalinghe, non trova la via del canestro in tutta la partita, gli unici punti messi a referto, sono gli importantissimi tre tiri liberi segnati nel finale di partita; rimane in ogni caso una partita storta per l'ex virtussino, che ha sbagliato tutti i 10 tiri tentati.
Cleveland
Lebron James: le statistiche sono, in pratica, le stesse delle precedenti due sfide, 25 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, ma l'impatto è sicuramente diverso; il "prescelto" ha attaccato il ferro, non sempre con grande fortuna, mentre ha faticato moltissimo dalla lunga e dalla media distanza, sporcando le sue percentuali fino al 9/23 dal campo, nel finale ha passato qualche pallone di troppo ai compagni, che non l'hanno assecondato, ma se l'ultimo tiro fosse entrato (o l'arbitro avesse fischiato), si starebbe parlando in altro modo della sua partita.
Zydrunas Ilgauskas: tornato a casa, il lituano fa vedere di essere tutt'altro giocatore rispetto a quello visto in Texas. 12 punti, ma soprattutto 18 rimbalzi (di cui 10 offensivi), permettendo ai suoi molti secondi possessi, che sono vitali contro gli Spurs.
Daniel Gibson: la favola durata quattro partite si è interrotta, "Boobi" ha sparato completamente a salve nella gara più importante (1 su 10), ma di certo non gliene si può fare una colpa, il ventunenne prodotto proprio di Texas, ha sentito la pressione in una partita dove, anche i suoi compagni più esperti l'hanno sentita.
Dichiarazioni post partita
Duncan:
Nonostante i soli tre punti di Manu abbiamo vinto, e questo grazie, soprattutto, alla nostra perseveranza e all'abilità di tutti, anche quelli che escono dalla panchina e giocano meno.
Sull'ultima azione:
Abbiamo cercato di difendere la linea dei tre punti e ci siamo riusciti, portando a casa la vittoria.
Sul prosieguo della serie:
Non cambia niente dopo questa vittoria, dobbiamo vincerne un'altra, solo questo è l'importante. Non c'interessa come vincere, ma farlo e portare a casa l'anello, solo questo ci interessa.
Gibson:
Non ho scuse per non aver segnato tutti quei tiri.
Ginobili:
E' grande, bellissimo, noi non abbiamo giocato bene, ma abbiamo vinto in un'arena difficile come questa, ed adesso siamo ad un passo dal titolo.
James:
Siamo ad una partita cruciale, o vinciamo o siamo fuori, cercheremo di fare il possibile e anche l'impossibile per vincere e prolungare la serie.
Sul passaggio a Varejao nel finale:
Dopo il passaggio stavo aspettando la palla di ritorno, ma Andy ha fatto un buon movimento ed ha trovato il tiro.
Le prossime partite
Giovedì 14 giugno va in scena gara 4 delle Finals, ancora a Cleveland. La partita che potrebbe incoronare gli Spurs, donando alla coppia Popovich-Duncan, il quarto anello in 9 anni; per i Cavs, la situazione è quasi impossibile da ribaltare, in nessuna occasione, infatti, una squadra sotto 3 a 0 in una serie è riuscita a capovolgere lo stato delle cose.
In queste tre partite giocate la superiorità degli Spurs è stata netta: dai singoli al complesso, dalle scelte tattiche agli aggiustamenti, San Antonio è stata più brava degli avversari, meritandosi la vittoria in tutte le gare. Ormai Duncan & Co. sono ad un passo dalla vittoria, con 4 match-point a disposizione, sarà molto difficile che non riescano a portarne a casa almeno uno.
Dopo l'inesistenza totale delle prime due partite, i Cavs hanno dato segni di risveglio in questa gara 3, andando ad un tiro (o ad un fallo), da portare a casa una vittoria che avrebbe potuto cambiare la storia delle finali. L'inesperienza a questi livelli, però, di tutti i giocatori presenti nel roster, si è fatta sentire, con alcune palle perse, ed una percentuale al tiro, non di certo all'altezza per vincere una gara di finale.