Indiana riparte da Jim O’Brien

Jim O'Brien durante la presentazione

E' il 31 maggio. Dopo un'abbuffata di nomi, rumors e quant'altro, finalmente i Pacers comunicano che nel pomeriggio verrà  annunciato il nuovo coach, il quale sostituirà  Rick Carlisle. Dopo la firma del nuovo contratto da parte di Sam Mitchell con i Toronto Raptors e il rifiuto di Stan Van Gundy, i candidati si sono ridotti ad una serie di assistenti: dai Lakers Brian Shaw e Kurt Rambis, da Chicago Jim Boylan, da Golden State Keith Smart, da Boston Tony Brown e infine i due assistenti di Carlisle nella scorsa stagione, ovvero Chuck Person e Johnny Davis.

A sorpresa però, in conferenza stampa presiedono Larry Bird, ma soprattutto Jim O'Brien, il nuovo head coach dei Pacers nella prossima stagione. Nessuno se lo sarebbe aspettato, visto che non era mai stato menzionato dai giornali, se non in maniera poco marcata.

“Siamo felici di avere Jim come nuovo coach degli Indiana Pacers - le prime parole di Larry Bird – dopo aver parlato con lui negli ultimi 10 giorni, abbiamo capito dove vogliamo puntare e come vogliamo giocare. Abbiamo la stessa mentalità . Credo che sia molto importante avere un coach con esperienza e sento che Jim sia la persona adatta che ci porterà  ad alti livelli”.

L'amore tra Bird e O'Brien sembra proprio che sia sbocciato dieci giorni prima e dopo una serie di telefonate e "faccia a faccia", è nato un grande feeling tra i due. Bird è sicuro che O'Brien sia la scelta più opportuna per il futuro della franchigia. “Ha le giuste qualità  di un coach di esperienza. Dopo aver parlato con lui su come avrebbe intenzione di far giocare la squadra, ho capito che lui è l'uomo giusto per noi”. Le parole del general manager. “Abbiamo preso tempo, guardando verso differenti tipi di coach, giovani e con esperienza - continua Bird – tante persone erano disposte ad allenare i Pacers”.

“Sono eccitato e onorato di avere l'opportunità  di essere il coach degli Indiana Pacers. La tradizione di questa franchigia e la passione di questo stato verso il basket è enorme. Da quando c'era questo posto libero ho pensato ad una eventuale chiamata, ho sempre sognato di lavorare con gente come Larry e Donnie. Sono molto fortunato”]. Le prime parole, invece, del nuovo allenatore.

O'Brien, 55 anni, ha trenta anni di esperienza a livello collegiale. La carriera in NBA per lui, comincia da Boston, dove dal 1997 al 2001 è assistente di Rick Pitino, prima di sostituirlo da head coach nella stagione 2002/2003, che conclude con 49 vittorie e 33 sconfitte, ma in particolare con il raggiungimento della finale di Conference. Complessivamente, quattro stagioni nei Celtics, con il record che è stato positivo (139-119) grazie ad un abbondante 53% di vittorie.

Nel 2004/2005 O'Brien nonostante risollevi i Sixers dopo una stagione fallimentare, facendoli chiudere con un record di 43 vinte e 39 perse e l'avvento nella post season, non riesce ad ottenere la riconferma per la stagione successiva. Da lì in poi, O'Brien collabora con ESPN a livello di opinionista, ma ovviamente è rimasto sempre in attesa di una chiamata da parte di qualche franchigia NBA. “Jim ha sempre fatto un grande lavoro nella nostra lega – ha detto Flip Saunders, grande amico di O'Brien e coach dei Pistons – è uno studioso del gioco e ama il basket. Farà  bene ad Indiana ed è giusto che abbia un'altra opportunità “.

I Pacers vengono da una stagione fallimentare, visto il mancato accesso nei playoff. O'Brien in questa situazione si ci è ritrovato sia nei Celtics che nei Sixers e in entrambe le squadre è riuscito a farle riemergere. “Punteremo dritti ai playoffs nella prossima stagione. Mi sono trovato nella stessa situazione due volte, a Boston dove disputammo i playoff quando prima non li avevano fatti, anzi facemmo le finali di Conference. A Philadelphia, avevano vinto 33 partite l'anno prima, ma appena sono arrivato abbiamo fatto i playoff”. Le sue intenzioni sono chiare. “Sarebbe veramente brutto non raggiungere questo obiettivo la prossima stagione”.

Con questa nuova acquisizione, Indiana ha escluso categoricamente ogni timida forma di ricostruzione, perché il nuovo coach ha una buona esperienza di squadre pronte a giocarsi la post-season. “Potrei scrivere un libro riguardo la mia esperienza a Boston e Philadelphia”. Non avrebbe accettato questo lavoro se la squadra non fosse in condizione di giocare i playoffs, questo è certo.

Sul piano tecnico, O'Brien ha fatto sapere che i suoi Pacers dovranno giocare una buona pallacanestro in entrambe le metà  campo. Saper giocare ad un ritmo veloce ma con grande attenzione in difesa, le regole dell'ex Celtics.

Molto chiaro il coach. “Lavoreremo duro. Disciplina tattica e organizzazione sono componenti essenziali per qualsiasi squadra di basket, ad ogni livello". Ma la difesa deve essere la pietra angolare per ripartire. “Difenderemo come si deve – ha detto O'Brien – tutti i ragazzi dovranno essere dei buoni difensori. Le squadre che ho allenato e che hanno vinto partite nei playoff, basavano il loro gioco sulla difesa”.

Proprio la difesa, che negli anni scorsi, prima con Mike Brown, poi con Kevin O'Neil e infine con Chuck Person, è andata di anno in anno peggiorando, ma quest'anno sarà  Dick Harter, fedele assistente di O'Brien, ad occuparsene attivamente.

Per Harter questo è un ritorno. Era assistente di Jack Ramsay quando allenava i Pacers dal 1986 al 1988, ma anche assistente di Larry Bird dal 1997 al 2000. Proprio Bird è convinto che possa fare meglio dei suoi predecessori conoscendolo bene, come ha detto all'Indiapolis Star. “Instaura una grande relazione con i giocatori e difensivamente riesce a fare un lavoro straordinario”.

Tra gli assistenti solo Dan Burke verrà  riconfermato per la prossima stagione. Ad affiancare O'Brien, oltre al già  citato Dick Harter, altri due fedeli del coach collaboreranno con i Pacers: Frank Vogel e Lester Conner. Tutti e due hanno affiancato O'Brien nell'esperienza a Philadelphia.

In attacco per O'Brien vige la regola dei tre secondi. Superare la metà  campo in questo spazio di tempo, secondo il coach lascia più spazio al cronometro di creare un buon attacco. “Se superi la metà  campo in 3 secondi vuol dire che stai giocando a basket”. Il commento del coach.

Con Carlisle si sono visti attacchi molto lenti a macchinosi, O'Brien vuole dare un po' un'accelerata alla manovra. Ma non solo, lo sfruttamento al massimo dei missmatch deve essere importassimo per sfruttare le qualità  di certi giocatori.

“Mi piace molto Jamaal Tinsley. Non volevo mai incontrarlo da avversario perché ci causava molti problemi. Sono veramente felice che sarà  lui che ci guiderà “. Il piacevole commento del coach sulla point guard che l'anno scorso è stata spesso in discussione, così come Marquis Daniels che nella posizione di playmaker potrà  sfruttare qualche centimetro in più rispetto all'avversario. "Insieme possono causare grossi grattacapi alle difese".

O'Brien punterà  molto anche su Danny Granger e il suo tiro da tre punti. “La cosa peggiore per le difese e difendere sui tiratori. Un ragazzo come Granger, che sa tirare da 3, può essere letale”. Proprio per l'ex New Mexico, si preannuncia un estate in palestra per migliorarsi in modo da presentarsi alla prossima stagione al meglio per fare quel salto di qualità  che da lui ci si aspetta.

Per i Pacers il prossimo obiettivo è la conferma di Jermaine O'Neal. Nei giorni scorsi si è parlato di un forte interesse dei Lakers, pronti ad organizzare uno scambio con dentro Lamar Odom e Andrew Bynum.

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