Come on Sheed
Detroit vince anche gara 2 della finale della Eastern Conference contro i Cleveland Cavaliers, con lo stesso punteggio della prima partita, 79 a 76, portandosi così in vantaggio per 2 a 0; come per gara 1, tutto si decide nel finale, e sono un tiro che entra (quello di Sheed) ed uno che esce (quello di Lebron), che fanno la differenza sul risultato.
Commento della partita
Detroit parte forte nel primo quarto con i lunghi, Wallace, Maxiell e Webber, mettono insieme 15 punti, James, però, a differenza di gara 1, risponde con 7 punti nel quarto, chiudendo la contesa sul 20 a 16 in favore della squadra del Michigan.
Nel secondo, Cleveland si porta in vantaggio grazie alle giocate di Varejao ed alle triple di Damon Jones e Gibson, Detroit, ad ogni modo non abbandona la partita, e con i panchinari si tiene a contatto; l'inerzia, però, in questo momento della partita è favorevole alla squadra dell'Ohio, e con James e Varejao mette a segno un parziale di 7 a 1 nell'ultimo minuto, andando a riposo in vantaggio per 50 a 38.
Dopo la pausa lunga, ricalcando le orme di gara 1, Detroit fa un parziale di 10 a 0, non facendo segnare gli avversari per 5 minuti, e quando Maxiell mette a referto il suo 15 punto, il risultato dice 54 a 53 per i Cavs, a 4'33'' dalla fine. Nei restanti minuti, Hamilton e Webber rispondono a due triple di Marshall ed a una di Gibson, chiudendo sul 63 a 60 in favore di Cleveland.
Nell'ultima frazione James torna a farsi vivo con 4 punti nei primi minuti, ma sarà l'ultimo acuto della sua partita; per Detroit è Wallace a salire in cattedra, a 7 minuti dalla fine, segna 7 punti consecutivi, riportando in vantaggio la squadra, ma Cleveland non è morta, e con Pavlovic e Varejao (14 punti a testa), torna in vantaggio per 75 a 74 a 2'31'' dalla fine. Wallace e James segnano un tiro libero ciascuno, mantenendo le distanze, e proprio loro due sono i protagonisti del finale: Sheed segna un jump shot a 24 secondi dalla fine, James ha la palla della vittoria ma sbaglia, Hughes e Varejao non riescono a fare di meglio, ed il fallo tecnico a coach Brown chiude la partita sul 79 a 76.
Prestazioni giocatori
DETROIT: Rasheed Wallace, anche in questa gara 2 la prova dell'ex North Carolina è superlativa, 16 punti, 11 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 2 stoppate, a cui si deve aggiungere il 7 su 10 dal campo, tantissima difesa ed il tiro decisivo a 24 secondi dal termine.
Jason Maxiell, con la sua migliore partita da quando è entrato nella lega, l'ex Cincinnati ha aiutato la squadra a raggiungere la vittoria, contribuendo con 15 punti e 6 rimbalzi in 22 minuti d'impiego. L'esplosività e l'aggressività mostrata da Maxiell, deve preoccupare non poco coach Brown, che oltre a Wallace, Webber e McDyess, adesso dovrà vedersela con un altro lungo, difficilmente accoppiabile con quelli a sua disposizione.
Tayshaun Prince, la difesa faccia a faccia perfetta contro James, lo sta penalizzando oltre misura in attacco, dopo il 1/11 di gara 1, è arrivato uno 0/8 in questa partita, con un solo punto segnato, 4 rimbalzi e 4 assist. Prince aveva abituato molto bene, nella serie precedente, il suo allenatore, che adesso dovrà cercarlo di recuperarlo mentalmente, in vista delle due partite decisive a Cleveland.
CLEVELAND: Lebron James, così come in gara 1, non è riuscito ad essere decisivo per la sua squadra, sbagliando il tiro a pochi secondi dalla fine; dopo le critiche per aver passato la palla a Marshall nel finale di gara 1, "the prechosen one" ne riceverà altre per questo errore, i 19 punti, 7 assist e 6 rimbalzi, non contano niente per chi gli imputa di non essere decisivo nelle partite che contano.
Ilgauskas, Hughes e Gooden, in tre, sono riusciti a racimolare delle statistiche misere: 11 punti, 11 rimbalzi, 6 palle perse ed un 6 su 19 al tiro, pochino per tre giocatori, che dovrebbero essere parte del supporting cast, aiutando James a vincere le partite. Quando si fanno i paragoni tra le stelle (Jordan-James; Wade-James), bisognerebbe sempre tenere conto di chi gli sta attorno.
Dichiarazioni post partita
James:
Sul mio ultimo tiro c'è stato un po' di contatto, ma in tutta la serie il gioco è molto fisico, da una parte e dall'altra, comunque, non è solo per quest'ultima azione che abbiamo perso, dobbiamo guardare maggiormente gli errori commessi durante la partita.
Wallace riguardo al "flopping" di Varejao:
Tutte queste simulazioni, secondo me, l'anno prossimo dovranno essere sanzionate con un fallo tecnico; questa non è il tipo di difesa da fare nell'ultimo quarto, e sono sicuro che anche molti arbitri veterani sono d'accordo con me.
Coach Saunders:
La prossima partita sarà una di quelle decisive per questa finale di Conference; penso proprio che lo stile di gioco ed il punteggio, saranno molto simili a quelli di queste prime due partite.
E riguardo alla grande prova di Wallace:
Ha voluto la palla in molte occasioni, ed ha fatto delle grandi giocate nell'ultimo quarto.
Le prossime partite
Domenica 27 maggio la serie si sposta a Cleveland per gara 3. Dopo le prime due partite molto combattute, che sono finite con un distacco di soli tre punti, i Cavaliers avranno la possibilità di pareggiare la serie con le due partite casalinghe. Per farlo, però, Cleveland dovrà riuscire a segnare nelle occasioni decisive, o direttamente con James (gara 2) o con qualcuno sullo scarico (gara 1); inoltre Hughes, Gooden ed Ilgauskas, dovranno dare un aiuto maggiore, nella fase realizzativa, al loro leader.
Per quanto riguarda Detroit, il suo gioco rimarrà immutato dopo le due vittorie, anche se in Michigan sono consapevoli che le partite non sono state giocate a grandissimo livello, e che quindi dovranno aumentare un po' il ritmo, per non dare la possibilità a "King James" di chiudere la partita a suo favore.