Prince e James, le due chiavi della serie
Detroit e Cleveland erano, sin dall'inizio dei playoff, le due squadre più accreditate per arrivare alla finale di Conference nell'Est. I Pistons sono alla quinta apparizione consecutiva alle finali di Conference, dove hanno perso l'anno passato contro Miami; i Cavaliers, invece, sono alla loro prima apparizione dal 1991-1992.
Situazione Detroit Pistons
Grazie al record di 53 vittorie e 29 sconfitte, i Pistons hanno avuto il primo posto nell'Eastern Conference, schiacciando prima Orlando per 4 a 0, e poi Chicago per 4 a 2, giocando come il solito con le marce e gestendo le forze al meglio.
La situazione fisica è ottimale, i giocatori chiave sono in perfetta forma, anche Webber, arrivato a stagione in corso, è diventato un fattore importantissimo per coach Flip Saunders, mentre Rasheed Wallace ha preso in mano la squadra, soprattutto psicologicamente, dopo la cessione di Ben Wallace.
Situazione Cleveland Cavaliers
Col record di 50-32, i Cavs sono arrivati al secondo posto dietro a Detroit nella Conference, dopo aver eliminato Washington per 4 a 0 al primo turno, non hanno faticato più di tanto contro i Nets, sconfiggendoli per 4 a 2 al secondo.
Lebron James ha, per la prima volta in carriera, la possibilità di giocarsi qualcosa d'importante, anche il resto della squadra sembra essere maturata, Hughes, Ilgauskas e Gooden si sono comportati molto bene finora, aiutando il loro leader nei momenti più delicati, l'unica cosa da verificare sarà la loro salute, sempre piuttosto problematica.
Possibili miss-match pro Detroit Pistons
Il primo miss-match è la varietà d'opzioni a disposizione di Saunders, come dimostra la capacità di tutto il quintetto base, di andare in doppia cifra per punti segnati, rendendo la situazione per le squadre avversarie molto problematica, non dando mai la possibilità di raddoppiare su qualcuno.
Il secondo, è l'attitudine difensiva di tutti i giocatori, soprattutto quando entra McDyess al posto di Webber, diventando, assieme agli Spurs, la migliore squadra della Lega, nella propria metà campo.
Possibili miss-match pro Cleveland Cavaliers
La presenza di Lebron James, capace di numeri strabilianti, è già un miss-match favorevole ai Cavs, pochi giocatori sono in grado di tenere difensivamente "King James", che, se riuscirà a giocare come ha fatto nella maggior parte delle partite, potrebbe risultare fastidioso.
L'anno scorso, al secondo turno di playoff, i Cavs hanno portato i Pistons a gara 7, sfruttando la loro incapacità di chiudere le partite e il loro modo di giocare con le marce, cominciando a giocare solo nell'ultimo quarto, o quando la situazione di risultato si fa pesante. Questo potrebbe rivelarsi un fattore favorevole alla squadra allenata da Mike Brown.
I precedenti
Durante la stagione, le due squadre si sono affrontate 4 volte, con 3 vittorie in favore di Detroit contro solamente 1 a favore di Cleveland; la differenza, in quelle partite, l'hanno fatta Billups e Hamilton da una parte, e neanche a dirlo, James dall'altra.
Nei playoff, invece, le franchigie si sono scontrate l'anno passato per la prima volta, secondo turno che si è chiuso con la vittoria per 4 a 3 in favore dei Detroit Pistons.
Match Up
PG: BILLUPS - HUGHES, l'mvp delle finali Nba del 2004, potrebbe essere alla sua ultima stagione in maglia Pistons; nella Regular Season e nelle precedenti serie di playoff, è stato, come il solito, decisivo, prendendo in mano la situazione nei momenti complicati. Hughes, utilizzato come playmaker da coach Brown nel finale di stagione e durante i playoff, sta vivendo un momento abbastanza difficile, nelle precedenti serie, ad ogni modo, ha mantenuto una media di 15.9 punti e 2.9 assist.
SG: HAMILTON - PAVLOVIC, l'ex Washington non ha vissuto la sua migliore stagione da quando è nella Nba, è apparso molto nervoso (secondo per falli tecnici dopo Sheed), le cifre comunque parlano a suo favore, rimanendo uno dei giocatori più decisivi. Il serbo, invece, è entrato nella rotazione del suo allenatore a stagione iniziata, ma ha dimostrato di essere pronto per giocare anche a livelli elevati.
SF: PRINCE - JAMES, Tayshaun Prince è uno dei pochi giocatori che si è sempre migliorato, nei punti segnati, da quando è entrato nella lega nel 2002, quest'anno sta tirando dalla lunga distanza con percentuali eccellenti (50% nelle precedenti due serie), che accostate ai 17.3 punti, ai 6.6 rimbalzi, nei playoff, e alla difesa di cui è capace, lo rende senza dubbio una superstar. James ha subito delle critiche durante tutta la stagione, perché il suo rendimento non era stato sempre costante, Lebron ha però risposto alla grande nei playoff, trascinando la sua squadra alle finali di Conference, grazie ai 25.9 punti, 7.8 rimbalzi e 8.1 assist.
PF: WEBBER - GOODEN, l'ex Michigan è tornato nella sua città natale a metà stagione regolare, ai Pistons ha trovato l'ambiente ideale per il suo gioco, senza più i mezzi fisici di una volta, Chris ha avuto la possibilità di giocare dal post alto, rendendo la macchina offensiva di Detroit completa. Gooden continua ad essere un oggetto abbastanza misterioso da decifrare, capace di giocate/partite spettacolari, ma anche disastrose.
C: WALLACE - ILGAUSKAS, Rasheed è il giocatore barometro per la squadra di Detroit, le sue capacità offensive e difensive (nei playoff di quest'anno, ha 14.5 punti e 8 rimbalzi di media), sono quelle di una superstar assoluta, la sua testa, però, è indecifrabile e pericolosa, sia per se stesso, che per le possibilità di vittoria della squadra. Ilgauskas, dopo alcune vicende personali molto problematiche, che ne avevano influenzato anche il rendimento, si è ripreso, tornando a dare un'opzione offensiva interna a coach Brown.
Dalla panchina di Detroit usciranno giocatori in grado di cambiare la partita, McDyess, Hunter, Delfino e Maxiell, danno alla causa difesa, energia, e anche qualche punto; i rincalzi dei Cavs, invece, sono meno influenti, a parte Marshall, tiratore decisivo sugli scarichi di James, escono Snow e Varejao, che possono dare molto in difesa, ma poco nella metà campo offensiva.
Pronostico
Detroit parte favorita, vista l'abitudine e la capacità di giocare queste partite molto tirate e sotto pressione, ma non bisogna sottovalutare la voglia di Lebron James, alla sua prima opportunità di giocare una serie così importante.
I Pistons, dopo le "Jordan Rules", degli anni '90, hanno creato le "James Rules", già intraviste, tra l'altro l'anno passato nella semifinale di Conference, che serviranno a limitare l'impatto offensivo del "Prescelto".
Queste le parole di Flip Saunders a riguardo:
Abbiamo un nome per queste regole, ma non ho intenzione di dirlo ancora, forse più avanti. Resta il fatto che se si lascia penetrare a canestro, è capace di creare gioco per se e per i compagni, per questo non risparmieremo i falli duri.
Le parole di Lebron James, dopo la serie dell'anno passato, rispecchiano molto fedelmente, quello che succederà anche quest'anno:
Ho visto ogni tipo di difesa possibile, credo che nel resto della mia carriera non ne vedrò di nuove.
Perciò, dopo tutte queste considerazioni, diciamo 4 a 2 in favore dei Detroit Pistons.