Carlos Boozer porta alla vittoria i Jazz
I Jazz riescono nell'impresa di sbancare l'Oracle Arena, sconfiggendo i Golden State Warriors ed i loro tifosi a domicilio, per 115-101. Una vittoria importantissima per coach Sloan e la sua squadra, vista la possibilità di sfruttare il match-point, nella prossima partita, in casa, e quindi accedere alle finali di Conference.
La partita rimane in parità fino alla fine del terzo quarto, fino a quando cioè, Utah ingrana la marcia più alta e crea un solco tra le due squadre, grazie ad un parziale di 22 a 9 negli ultimi quattro minuti. La squadra di Salt Lake ha dimostrato, ancora una volta, di reggere bene il ritmo dei Warriors, che senza le percentuali al tiro, intraviste in gara 3, non riescono a creare dei break decisivi, soffrendo oltre misura sotto canestro.
Commento della partita
Nel primo quarto si assiste alla solita partita, già vista nelle gare precedenti, le due squadre segnano molto, scambiandosi parzialini e rimanendo sempre a contatto, alle tre "bombe" consecutive dei Warriors (2 di Jackson, autore di 11 punti nel quarto), risponde Carlos Boozer.
La parità non si schioda neanche nel secondo tempo, i punti di Boozer (19 per lui nei primi due quarti) e Williams, sono pareggiati da quelli di Harrington ed Ellis, finalmente incisivo, chiudendo il quarto sul risultato di 50-49 in favore dei Jazz.
Nella terza frazione, i punti di Davis ed Harrington portano i Warriors in vantaggio di 6 lunghezze, quattro giochi in pick&roll della coppia Williams-Boozer, riportano la situazione in parità ; gli attacchi, ad ogni modo, non si risparmiano, chiudendo sul parziale di 78-75, ancora in favore degli ospiti.
L'ultimo quarto Golden State fatica trovare la via del canestro, mentre Utah trova canestri facili e punti dalla lunetta, dopo una palla due a 4 minuti dalla fine, i Warriors vanno in confusione totale, non riescono più a tenere difensivamente, permettendo il break decisivo ai Jazz; Okur realizza 12 punti nel quarto, Fisher 14, Williams conclude l'opera con 6 punti e 4 assist, mentre per i padroni di casa la carestia offensiva è preoccupante.
La partita, così, si chiude sul 115 a 101 per i Jazz.
Prestazioni giocatori
UTAH: Carlos Boozer, è lui il migliore della truppa di Sloan, autore di 34 punti e 12 rimbalzi, ha tenuto in piedi la sua squadra nei primi due quarti, segnando a ripetizione, e ricacciando indietro qualsiasi tentativo di fuga dei Warriors, che non hanno mostrato nessuna possibilità , di fermarlo sotto canestro.
Deron Williams, insieme a Boozer ha fatto rivivere vecchie emozioni ai tifosi dei Jazz, grazie a quei pick&roll, molto simili a quelli giocati da due grandi ex della franchigia dello Utah. Oltre ai 20 punti, ha fornito ben 13 assist, recuperando anche 6 rimbalzi.
Derek Fisher, dopo la difficile vicenda con la figlia, che l'ha visto impegnato prima di gara 2, e la pessima partita giocata in gara 3, nessuno avrebbe scommesso che l'ex Lakers potesse rivelarsi decisivo in questa serata, invece Fisher ha segnato 14 dei suoi 21 punti nell'ultimo quarto, aumentando il break, che si è rivelato poi, decisivo.
GOLDEN STATE: Jackson e Harrington, sono stati gli unici giocatori che hanno dimostrato di crederci fino in fondo, segnando 24 punti ciascuno, e tenendo a galla la squadra nei momenti più difficili, quando, però, anche loro si sono spenti, per i Warriors è scesa la notte.
Baron Davis, il miglior giocatore di gara 3, non è riuscito a ripetersi, giocando una partita mediocre, e senza dare la scossa necessaria al resto della squadra; i 15 punti e 7 assist non sono granché, soprattutto se relazionati al 4 su 8 da due, 2 su 8 da tre, e l'1 su 4 ai tiri liberi.
Jason Richardson, anche lui come Davis, non è riuscito a bissare la buona prova di gara 3, con 7 punti e 3 su 12 al tiro, è stato deleterio per la squadra, che senza la sua energia, non può che fare fatica.
Dichiarazioni post partita
Coach Nelson:
Non abbiamo avuto abbastanza fame, loro sono riusciti a fare tutto quello che si erano supposti di eseguire, sono entrati in campo ed hanno giovato veramente bene.
Coach Sloan:
Stiamo riuscendo ad ottenere le giocate che vogliamo, anche se loro cercano di togliercele; la nostra squadra non ha dovuto fare grandi aggiustamenti, ed i ragazzi stanno giocando sempre meglio.
Harrington:
Non abbiamo avuto l'energia che avevamo in gara 3, non è stata mancanza d'impegno, solo non siamo riusciti ad ingranare, e così non abbiamo potuto giocare alla velocità che avremmo voluto.
Le prossime partite
Martedì 15 maggio va in scena gara 5 della serie a Salt Lake. I Warriors dovranno giocare una partita, come quella giocata in gara 1 contro Mavs, dovranno riuscire ad ottenere una vittoria, per prolungare la serie, riportandola ad Oakland. Per farlo, Nelson dovrà inventarsi qualche stratagemma per fermare la coppia Williams-Boozer, che ha tagliato a fette la difesa di Golden State in gara 4.
Per Utah la prossima partita sarà una "closeout game", con la possibilità di vincere la serie in casa propria, davanti al pubblico amico, e di lanciarsi anima e corpo, verso una storica finale di Conference. Se i ragazzi di coach Sloan dovessero riuscire a giocare come fatto finora nelle gare 1, 2 e 4, per i Warriors non ci dovrebbero essere speranze.