Il Barone domina gara 3
"We believe" recitavano le magliette gialle indossate da tutti i tifosi presenti all'Oracle Arena per gara 3, e hanno fatto bene a crederci i sostenitori dei Warriors, visto che hanno potuto assistere ad una partita a dir poco perfetta dei loro beniamini. Golden State spazza via Utah per 125-105, senza dare nessuna possibilità alla squadra di coach Sloan di reagire.
I Jazz non riescono a tenere il ritmo di gioco imposto dai Warriors, a differenza di gara 1 e 2, e prendono due parziali (uno nel primo e uno nel secondo quarto), che li tramortiscono e non gli lasciano via di scampo. Boozer e Williams non riescono ad incidere come nelle passate partite, mentre tutti i Warriors, con Davis e Richardson sugli scudi, segnano tutto quello che tirano.
Commento della partita
Una novità per parte in quintetto, Harrington e non Barnes per Golden State, Fisher al posto di Giricek per i Jazz.
Il primo quarto si apre con un parziale a favore dei padroni di casa, che con Davis, Richardson e Biedrins fanno male sia da fuori che sotto canestro ai Jazz; la squadra di Salt Lake, però, non ci sta, e riesce nell'unico aggancio della partita, a riportarsi in vantaggio, prima che una tripla di JRich chiuda il quarto sul 30 a 27.
Il secondo, chiude la partita: terzo fallo fischiato a Williams, altro super parziale favorevole a Golden State, e buonanotte a tutti (57-40 per i Warriors a 2'50'' dalla fine). I Jazz non riescono a difendere al ritmo imposto dai padroni di casa, ed in attacco faticano ad attaccare il "caos organizzato" di Nelson, chiudendo sotto per 70-49 (Warriors che pareggiano il record Nba di 11 triple segnate in due quarti).
Gli ultimi due periodi non hanno più senso di essere giocati, Golden State è troppo superiore per quanto riguarda l'attività fisica, nel terzo quarto tocca quota 100 punti segnati a 2'25'' dalla fine, con il "Barone" a dominare su tutti; nell'ultimo c'è spazio per il garbage-time, dove i due allenatori hanno la possibilità di far riposare i titolari, lasciando spazio a chi, di solito, vede poco il campo.
La partita si chiude sul 125 a 105, senza essere quasi cominciata.
Prestazioni giocatori
UTAH: Difficile salvare qualcuno in una partita del genere, Andrei Kirilenko, ha dato un grosso contributo in difesa, prendendo 5 rimbalzi e rifilando 3 stoppate, oltre ai 15 punti, e fungendo da playmaker, nei periodi in cui Williams e Fisher erano costretti in panchina per falli.
GOLDEN STATE: Baron Davis, autore dell'ennesima partita strepitosa, nonostante le non ottime condizioni fisiche, con 32 punti, 4 rimbalzi, 9 assist e 6 recuperi, non può che essere definito come migliore in campo, ma quello che ha davvero impressionato, è stata la sua capacità di dominare direttamente sugli avversari offensivamente, e di toccare e sporcare moltissimi palloni in difesa. Inoltre il "barone", è stato artefice di una delle più belle giocate dell'anno, con una tremenda schiacciata in faccia a Kirilenko.
Jason Richardson, dopo due partite giocate bene, ma con percentuali non ottimali, l'ex Michigan State ha segnato 25 punti, con 10 su 17 al tiro, fornendo una prestazione davvero splendida. Se dovesse trovare questa continuità , anche nella prossima partita, e magari in quella che si giocherà a Salt Lake, per i Warriors, le belle notizie potrebbero non essere finite.
Mickael Pietrus, nei quasi 19 minuti d'impiego, ha realizzato 14 punti, con 2 triple e 8 su 9 ai tiri liberi, dopo aver sbagliato i due decisivi in gara 2; una bella risposta del francese, dopo le critiche che gli erano piovute addosso, dopo la partita giocata nello Utah.
Dichiarazioni post partita
A proposito della sua tremenda schiacciata Davis ha detto:
Ha scioccato anche me quella schiacciata, volevo farla all'indietro, ma sapendo le sue capacità di stoppatore, sono andato con una mano, rischiando.
Ed anche il due volte campione dello Slam Dunk Contest, Jason Richardson ha detto la sua a riguardo della schiacciata:
E' stata la più bella schiacciata che abbia mai visto di persona, è andato dentro al canestro con tutto il corpo.
Coach Sloan:
Abbiamo giocato in un clima infuocato, non potevamo far girare la palla velocemente, perché loro sapevano già prima dove sarebbe andata.
Le prossime partite
Domenica 13 maggio va in scena gara 4 della serie ancora ad Oakland. La squadra di Nelson, dovrà portare a casa la parte buona del referto ancora una volta, per poi giocarsi le possibilità di passaggio del turno, nella gara 5 a Salt Lake. Per farlo, i Warriors devono riuscire a tirare con le percentuali tenute quest'oggi (anche se sarà abbastanza difficile, vista l'eccellenza di queste; 52.6% in tutto), e continuare a difendere in questo modo sui "lunghi" di Utah, tagliando i rifornimenti soprattutto a Boozer.
Utah, dopo aver preso questa bastonata, dovrà cercare di riprendersi, mostrando più energia e voglia di strappare un successo che diverrebbe vitale ai fini del passaggio del turno. L'importante, per i ragazzi di Sloan, sarà cercare d'abbassare il ritmo, e difendere un po' meglio sui tiri da tre punti dei Warriors, che sono stati decisivi in questa partita (15/32 da tre punti).