Isiah straparla il Mago è muto

Il Mago vincerà  mai il premio come giocatore preferito dai giornalisti? Mah…

Signore, signori, appassionati di basket e cultori del cazzeggio spinto, ben ritrovati nel nuovo anno.

Per i soli Celtic Fans, togliamoci subito il pensiero e leggiamo il Bollettino dei Verdi, aggiornato all'ultimo fixing: 29-3, viaggio ad Ovest finito come se fosse l'ultima tappa del Tour dei Police, e last minute a casa Pistons con “GlenDavis.zip” che ha scelto una buona giornata per mostrare a tutti che puo' guadagnare dei bei soldi in scarpe da basket.

Mentre vi scrivo che il trio Gaspare Pierce, Melchiorre Garnett e Baldassarre Allen gode di ottima salute (non e' la cosa principale, e' L'UNICA COSA CHE CONTA), ovviamente digito con una mano sola, mentre con l'altra sono in prossimita' di …… esatto…..

Ho appena letto un'intervista ad Andrea Bargnani, apparsa sulla gazzetta Online…. ragazzi, mi permetto di esprimere tutta la solidarieta' di lettore alla giornalista Adriana Galimberti, dato che l'intervista immagino sia filata via liscia come lo Zoncolan fatto in retromarcia.

Bargnani sara' anche Mago, ma, Santiddio, le risposte che ha dato sono degne di un Bobo Vieri svegliato alle 6 di mattina dopo una notte di bagordi dal rumore del camion della nettezza urbana, con tanto di segnalatore acustico della retromarcia.

Uno stralcio:
– Domanda: Pensi che il tuo brutto dicembre sia dovuto piu' a problemi fisici o a stanchezza mentale?
– Risposta: Fisici o mentali, sinceramente non è che mi interessi più di tanto. Ho solo giocato male.
(NdK: scusa Mago se la cosa stuzzica un giornalista….)

– Domanda: Ha dichiarato che il coach e il presidente Colangelo hanno totale fiducia in lei. Anche Gherardini.
– Risposta: Certo!
(NdK: la risposta piu' breve del database. Neanche Terminator 1 sarebbe stato piu' laconico)

E la perla….
– Domanda: Pensa di essersi lasciato alle spalle il periodo peggiore di questa stagione?
– Risposta: Non si può mai dire, magari dicembre è il mese migliore alla fine della stagione.
(NdK: se fossi stato la giornalista avrei messo in pausa la telefonata e lo avrei mandato dove meritava).

Per carita', scherziamo pure bonariamente sulla leggendaria ritrosia del nostro connazionale davanti a microfoni e taccuini, ma qui ne esce il ritratto di un giovanotto spocchioso e viziato, credo proprio il contrario di quello che sia nella realta'.

C'era scritto sul pacco per Toronto, che Colangelo e compagnia, oltre ad un tiratore 5 stelle, acquisivano anche l'unico romano muto presente sul mercato?

In questi mesi sono sempre riuscito a resistere alla tentazione di parlare come si deve (cioe' male) del GM/coach dei Knicks.

Devo premettere che criticarlo mi riesce piu' facile che bere acqua, visto che non ho mai nutrito grosse simpatie per il giovanotto.

Gli devo dare atto di essere comunque coerente, visto che sta' trattando la franchigia piu' commerciabile della Lega esattamente come la CBA di qualche anno fa……

Io sto anche zitto, caro Isiah, pero' se tu te ne esci dicendo che prevedi a breve prospettive di titolo, e che addirittura immagini che un paio degli attuali elementi potranno far parte della squadra che a breve potrebbe dare l'assalto all'argenteria, beh, allora non so resistere.

Non mi ha incuriosito tanto la professione di fede, che probabilmente il ruolo, lo stipendio, e credo anche l'ego gli impongono.

Mi stuzzicherebbe davvero sapere chi sono questi due predestinati al ruolo di membri di una franchigia destinata a fare strada in primavera-estate.
Ma poi, io dico, gia' “Fire Isiah” ha sostituito YMCA come ballo di gruppo piu' in voga a San Silvestro, e tu te ne esci con questa roba?
Come se i media Newyorchesi non avessero gia' abbastanza materiale?

Non conosco sufficientemente l'inglese per tradurre a Thomas l'italianissimo “sputtanarsi”, che peraltro rende perfettamente l'idea.

Qualche amico mi ha chiesto cosa c'e' di vero in Lebron che vorrebbe emigrare in California (sponda Lakers, ma questo non penso dovesse essere aggiunto).
Io ovviamente, dal mio privilegiato punto d'osservazione, “sounasega”, pero', da buon ragioniere, butto li' due dati peraltro di pubblico dominio:

Primo: LBJ ha firmato per soli 4 anni, mettendo sportivamente al muro la dirigenza dell'Ohio, che ha un paio di stagioni (forse meno) per convincere noi, ma soprattutto Lui, che le scorse finali non sono state l'allineamento di pianeti che tutti noi pensiamo (facile il riverificarsi della Cometa ChosenOne, meno probabile il suicidio dei Pistons, e poi ci son sempre quei tre del Leprecauno da convincere che la finale non e' roba per loro).

Secondo: saro' anche uno con il cuore dipinto di verde, ma l'idea di vedere James e Kobe con la stessa canottiera per 82 partite credo farebbe a Jack Nicholson l'effetto del ginseng.
La mia risposta all'amico e' stata la seguente: sarebbe bello…..

Domanda a voi: qualcuno ha capito cosa hanno fatto a Portland?
Ci eravamo appena asciugati le lacrime per le risate di cinico scherno, dopo la notizia che Zio Bergomi Oden (19 anni portati come il cane di mia madre) avrebbe passato la stagione da rookie in piscina per rieducare il ginocchio dopo il tagliando alla cartilagine, e tutti credevamo che questi cervelli disabitati avrebbero tirato nel cesso anche questa stagione.

13 vittorie consecutive dopo, ed alla rispettabile quota di 20-13, vien da chiedersi dove sarebbero con il Maramano in mezzo. [NDR: qui è la sagra del doppio senso…]

Roy (si, quello che speravamo non vincesse il rookie of the year), con quelle mani assurde sta diventando una specie di Iceman Gervin, con diritto di vita o di morte sugli ultimi 5 possessi decisivi; LaMarcus e' un sophomore da paura (a proposito, la gara del sabato tra i primi ed i secondi anni rischia di essere una lisciata di pelo memorabile per le matricole, visti i progressi di questi ultimi, e al netto di un Mago dal dicembre gia' discusso, anche se non da lui…), ed il cast e' rispettosissimo. Questi, se Oden e' cio' che dicono, rischiano di fare davvero spavento, specie quando Timoteo tornera' ai Caraibi a fare le nuotate nella piscina finalmente ricostruita.

Io per oggi avrei anche finito, ma visto che siamo in vena di rubriche nella rubrica, vi segnalo, nella sterminata videoteca che e' youtube, un filmatino su tale Maravich Pete, che sta al basket come George Best sta allo sport dei piedi (o John Lennon al pentagramma).

Qualche rivista lo ha segnalato come il secondo miglior tiratore della storia NCAA (il primo, secondo loro, evolui a fine anni 70 ad Indiana State, e vi basti sapere che non scrivo il nome perche' mi sto asciugando lacrime e pannolone).

Vi invito pero' a prendere visione di questa “cosina”, con relativa spiegazione ed aneddoto introduttivo:

Di cose clamorose mi e' capitato di vederne tante sul parquet, ma questa meritava davvero, soprattutto perche' compiuta da uno dal fisico normale e senza tanti prodigi in scherno della forza di gravita'.

Se Goat, che maledico per il solo fatto che centellina gli articoli della sua personale Top 25 come un produttore di Brunello Riserva, si e' sentito in dovere di spiegare perche' uno come Pete non faccia parte della sua ristretta cerchia, e' gia' un omaggio.

Se volete vederne altri, cercate pure su Youtube altri filmati di questo mago del trattamento di palla. E ricordate che e' stato un giocatore fenomenale di basket, non una foca della palla a spicchi.

Buon 2008!!!

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