Jazz â€â€œ Warriors: Gara 1

Deron Williams: dominatore di gara 1

Gli Utah Jazz vincono gara 1 delle semifinali playoff per 116-112 contro i Golden State Warriors. Una vittoria che fa tornare, nella mente dei tifosi, le splendide imprese ottenute circa una decina d'anni fa, dove sulla strada per il titolo, i Jazz, avevano incontrato sua maestà  Michael Jordan.
Utah, inoltre, ha sorpreso un po', accettando, per molti tratti della partita, il ritmo imposto dai Warriors, riuscendo, inoltre, a non sfigurare, ma anzi, giocandosela alla pari; questo è senz'altro un brutto segnale per Golden State, che, ad ogni modo, dovrà  puntare sulla forza dell'Oracle Arena, dove la "marea gialla", potrebbe portare un beneficio alla squadra di Nelson.

Commento della partita

Le due squadre cominciano con una novità  a testa nel quintetto base, Barnes e non Ellis per Golden State, e Giricek e non Fisher (che non è neanche entrato) per Utah.

Nel primo quarto i Jazz tentano di scappare da subito, mettendo a segno un parziale di 10 a 1; Harrington, però, non ci sta, e tenta di riagganciare Utah; nel finale del tempo le due squadre si rispondono a suon di canestri, puntando più sull'attacco, che sulla difesa (non una novità  per i Warriors), Harrington con 14 punti risponde ad Okur (10 punti) e a Williams (8 punti e 5 assist), chiudendo sul 37-35 in favore dei padroni di casa.

Anche secondo tempo, così come il primo, vive, inizialmente, di parziali, prima un 6 a 0 per i Jazz, poi un 10 a 0 per i Warriors, che si riportano in vantaggio; Baron Davis, nonostante l'infortunio subito contro i Mavs, tiene testa a Williams, Okur e Boozer, mantenendo il risultato su una sostanziale parità  fino alla fine del quarto, che si chiude 66-63 in favore dei Warriors.

Dopo il riposo lungo le cose non cambiano, le due squadre continuano a segnare molto ed a mantenere il risultato di parità , con Harrington e Davis da una parte, e Kirilenko (8 punti nel quarto) e Williams dall'altra, a scambiarsi canestri, fino all'ultimo secondo, in cui Harrington allunga per i Warriors (89-84).

Nell'ultima frazione la parità  non si schioda, Richardson e Pietrus, con una tripla a testa, cercano di allungare, ma Harpring (21 a fine partita) e Boozer ricuciono lo strappo; la partita si decide negli ultimi minuti, ai tiri liberi di Williams rispondono quelli di Richardson, ma quando Boozer segna un layup e Jackson sbaglia un tiro da tre con molto spazio, la partita è decisa in favore degli Utah Jazz, che con i due tiri liberi di Harpring, fissano il punteggio sul 116 a 112.

Prestazioni giocatori

UTAH: Deron Williams, il migliore in campo è senz'altro questo ragazzo, al secondo anno nella Nba, che ha dimostrato di essere già  in grado, di guidare una squadra in una semifinale playoff; l'ex Illinois ha chiuso con 31 punti, 8 assist e 5 rimbalzi, dando l'impressione, inoltre, di tenere molto bene, anche fisicamente, su Baron Davis in difesa.

Carlos Boozer, con 17 punti e 20 rimbalzi ha dominato l'area pitturata, nonostante qualche problema con i ritmi di gioco imposti dai Warriors, l'ex giocatore di Duke, ha dimostrato di essere il problema più difficile da risolvere per coach Nelson, che non è riuscito a trovargli un'alternativa a rimbalzo.

Matt Harpring, in 31 minuti d'utilizzo, ha dato alla causa 21 punti, partendo dalla panchina; anche a causa dell'assenza di Fisher (per problemi di salute del figlio), Harpring ha giocato molti minuti importanti, difendendo molto bene, e sprecando poco in attacco. Non per nulla è uno dei pretoriani di coach Sloan.

GOLDEN STATE: Matt Barnes, è stata la novità  in quintetto da parte di Don Nelson, che l'ha utilizzato soprattutto per la sua duttilità ; e l'ex sacramento ha risposto al meglio, realizzando una doppia-doppia da 20+10.

Al Harrington, entrato dalla panchina, è stato per gran parte della partita, il go-to-guy dei Warriors, realizzando 21 punti e quattro triple, nei 26 minuti giocati.

Stephen Jackson, ha giocato sotto lo standard a cui ci aveva abituato nella serie contro i Mavericks, e questo ha pesato molto sull'economia della sua squadra, autore di 16 punti, ha tirato male, 5 su 14 ed ha perso 5 palloni.

Dichiarazioni post partita

Williams:

Abbiamo giocato duramente questa sera, ma non al meglio delle nostre possibilità ; abbiamo dimostrato, comunque, già  dalla scorsa serie, quand'eravamo sotto per 2 a 0, di poter giocare contro qualsiasi squadra in questa Lega.

A proposito della prestazione a rimbalzo della sua squadra, coach Sloan:

Siamo sempre stati una buona squadra a rimbalzo offensivo, soprattutto se prendiamo dei buoni tiri e mettiamo i nostri giocatori in condizione di prenderli, e stanotte abbiamo, di certo, giocato in questo senso.

E per quanto riguarda la sfida tra Williams e Davis aggiunge:

Innanzitutto non abbiamo cercato di battere Davis, abbiamo cercato di sconfiggere Golden State, questo è quello che ho detto a tutti i miei ragazzi. Se si cerca di battere un singolo, non si riesce a vincere la partita, fissandosi solo su quel problema.

Coach Nelson:

Possiamo giocare molto meglio di come abbiamo fatto oggi; i Jazz hanno vinto, ed è una grande vittoria per loro, noi, nelle prossime partite, dovremo lottare maggiormente a rimbalzo.

Jackson:

Utah ha giocato bene in velocità , hanno occupato bene le corsie laterali, hanno giocato velocemente; avevamo cercato di giocare proprio su questo aspetto, ma hanno fatto degli ottimi aggiustamenti durante la partita.

Le prossime partite

Mercoledì 9 maggio va in scena gara 2 della serie ancora a Salt Lake. Dopo una gara 1 molto combattuta, ci si aspetta che anche il resto della serie possa essere lo stesso, Utah punterà  ancora a dominare sotto canestro, con i suoi "lunghi" (+18 il differenziale a rimbalzo por Utah), cercando di abbassare il ritmo, ma non disprezzando, come intravisto in questa partita, di giocare anche un po' in contropiede.

Golden State dovrà  cercare di trovare un antidoto per il problema a rimbalzo, che ha deciso gara 1, e, soprattutto, cercare di recuperare fisicamente Baron Davis, che non ha giocato male, ma che non è assolutamente in grado di vincere le partite, a causa dell'infortunio alla coscia.

Abbiamo già  visto in questi playoff, ad ogni modo, che trovarsi sotto 2 a 0 nella serie, non pregiudica il risultato finale, certo è che, se la serie dovesse allungarsi, le possibilità  maggiori di vittoria, le avrebbero i Jazz.

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