Howard ha giocato finalmente da Howard, ma non è bastato a Orlando per evitare lo sweep…
“Almeno una si pensava di portarla a casa, lo sweep è stata una sorpresa”. Queste le parole di Grant Hill a fine partita, e l'occasione giusta sembrava questa. La serie è terminata con l'esito più scontato, ma i Magic stavolta hanno avuto occasione di portarla a casa.
La sensazione è che Detroit abbia scherzato per 45 minuti per inserire il turbo negli ultimi 3, ed è stato sufficiente.
A nulla è valsa la partita da dominatore di Dwight Howard, finalmente incisivo come ci si attendeva e colpevolmente assente nelle prime 3: 29 punti e 17 rimbalzi che sono valsi i complimenti di Rasheed Wallace (“Se lavorano sul pick & roll, lui e Nelson possono diventare i nuovi Stockton e Malone”) ma non la vittoria.
Le parole di Wallace possono avere senso su Howard, ma su Nelson ci si prende il diritto di sospendere il giudizio, e probabilmente la dirigenza di Orlando dovrà fare delle scelte importanti in off season: è chiaro che non potrà essere lui il play del futuro, troppe poche doti di playmaking per giocare titolare, ottima point guard ma per far girare la squadra bisognerà rivolgersi altrove (voci insistenti parlano di Telfair). 11 punti con 3 assist sono un tabellino decisamente deficitario, e ci sono cose che non compaiono sul boxscore, come l'abnegazione in difesa totalmente assente.
Commovente la prova di Grant Hill, il quale ha probabilmente indossato per l'ultima volta la jersey di Orlando 17 punti, ma 7/8 al tiro, mentre dalla serie in generale sono giunti segnali positivi in vista del futuro da Milicic, in doppia cifra anche ieri sera (14+6), mentre chi ha cannato completamente la partita è stato Turkoglu, soli 6 punti con un inguardabile 3-13 dal campo.
I Pistons come al solito, e la cosa non fa più notizia, hanno fatto chiudere tutto il quintetto in doppia cifra, e come al solito ha avuto come generale Billups (25+6 assist), decisivo nei minuti del sorpasso finale insieme ad Hamilton (19 punti).
E se Webber si dimostra sempre più prezioso (11+10), la premiata ditta di F Wallace-Prince non tradisce, ma dando stavolta un contributo silenzioso ma fondamentale per la vittoria della serie e della partita.
I Pistons sembravano avviati verso una facile vittoria anche stavolta, col punteggio di 78-69 a inizio ultimo quarto, ma per dare un po' di pepe alla sfida han pensato bene di iniziare l'ultimo quarto con un preoccupante 2-13 al tiro. Orlando prende coraggio, colma il gap e tenta di lanciare la fuga, che sembra quella buona. Il TD Waterhouse Centre ci crede alla vittoria fortemente voluta da Brian Hill, mancano 3 minuti e i Magic sono avanti 85-80.
Ma in momenti come questi una squadra come i Pistons mostra il suo valore, come han ricordato a fine partita Billups e Prince, mostrando quasi di voler giocare al gatto col topo.
Rasheed Wallace, e chi se no, suona la carica con la tripla, Webber successivamente infila il gancione, e i gemelli del reparto guardie Hamilton-Billups decidono di mettersi in proprio firmando il sorpasso e gli ultimi 12 punti di Detroit, sfruttando i centimetri e i chili contro Nelson.
Finisce 97-93 per Detroit, che ora troveranno un ostacolo ben più duro, i Bulls che vengono anche loro da uno sweep, ma ai danni dei campioni in carica di Miami.