Impressionante Amare in Gara 4 !
I Phoenix Suns hanno vinto gara4 per 113-100 e conquistano il 3-1 nella serie. Un vecchio adagio recita che "le serie iniziano quando una delle due squadre vince in trasferta". Questa volta è toccato ai Phoenix Suns i quali, grazie ad una gara perfetta, riescono nell'obiettivo che si erano prefissati circa una settimana fa: giocare Gara 5 in casa e avere l'opportunità di chiudere la contesa di fronte al proprio pubblico.
Il match è stato molto tirato nel primo tempo con i Lakers capaci di restare a galla per due quarti e in grado di reggere botta alle sfuriate offensive di Nash e compagni. Eppure, già dai primi 24 minuti, si era capito che, rispetto a gara3, Mike D'Antoni aveva apportato notevoli aggiustamenti: mai coinvolgere il lato dove difendeva Odom, far girare tantissimo la palla, correre a più non posso e invogliare i Lakers al tiro (della serie, tutti ma non Kobe).
Alla lunga il progetto ha avuto efficacia e i Suns sono riusciti ad imbrigliare i gialloviola nella loro rete. Inoltre le pessime condizioni fisiche di Kwame Brown (uscito nel primo quarto per un problema alla caviglia) e di Luke Walton (scomparso dopo un buon primo quarto) hanno agevolato il compito di Phoenix che ha potuto così completare i suoi progetti.
Ad illuminare la serata ci ha pensato soprattutto Steve Nash autore di 23 assist e di un'incredibile prestazione balistica. Davvero entusiasmante il suo primo tempo (15 assist e record eguagliato nei playoff), nel quale ha sfornato passaggi precisi e mirati che continuamente hanno trovato i compagni del canadese, liberi a loro volta di affondare nel canestro lacustre: totalmente indisturbati e privi di qualsiasi marcatura. Alla fine sono arrivati anche i complimenti di Magic Johnson che ha applaudito la grandezza di Nash. Il record di Magic è comunque salvo (24 assist insieme a John Stockton).
E proprio la difesa gialloviola è stato il principale problema per Kobe e compagni. Brown è sembrato un fantasma vagante per il campo, a tratti disorientato e quasi inconsapevole di dove piazzarsi ogni volta che i Suns si presentavano all'interno del perimetro. Nash, come detto in precedenza, è stato assolutamente immarcabile e ha penetrato la difesa californiana come un coltello caldo con il burro.
Amare Stoudemire ha tirato fuori dal cilindro una prestazione mostruosa: 27 punti (10/20 dal campo e 7/10 ai liberi), ma soprattutto 21 rimbalzi. Semplicemente dominante.
Shawn Marion è tornato sui suoi livelli: 22 punti (10/15 dal campo) e 11 rimbalzi. Barbosa 16 punti uscendo dalla panchina. Per i Lakers era improponibile pensare di ottenere la "W" con un atteggiamento di questo tipo.
Dunque due i motivi principali della sconfitta per i ragazzini Phil Jackson: difesa carente e scarsa reattività a rimbalzo. Questo per quanto riguarda la difesa. In attacco c'è stata poca energia (tranne qualche raro momento), poca variabilità , molte palle perse (20, si è tornati sulle medie stagionali) e i Suns arrivavano prima su ogni palla vagante. Inoltre Bryant ha sofferto una serata difficile nonostante le buone statistiche messe in piedi: 31 punti (12/25 dal campo e 6/6 ai liberi), 7 rimbalzi, 9 assist, ma 6 palle perse. I Suns sono riusciti ad imbrigliare, per quanto possibile, ogni conclusione od iniziativa di Kobe e hanno preferito lasciare molti tiri piedi per terra ai compagni piuttosto che a Bryant. Alla fine è stata la scelta più giusta.
Buona la prova di Lamar Odom (soprattutto nel secondo tempo) in grado di infilare 19 punti e raccogliere 13 rimbalzi, ma molto deficitaria quella di Kwame Brown, totalmente dominato e privo di fornire il contributo di gara3.
Dalla panchina discrete prestazioni per Smush Parker (tralasciando lo scempio che ogni sera riserva alla difesa) e Maurice Evans autori entrambi di 11 punti. Dieci invece per Luke Walton che però, come dicevamo in precedenza, ha giocato per soli 25 minuti a causa delle scarse condizioni fisiche.
Ora si torna a Phoenix. La serie è praticamente finita. Difficile che i Suns non sfruttino un match point così ghiotto. Eppure i Lakers dovranno andare in Arizona per tentare di vincere ed allungare la serie. L'anno scorso sul 3-2 i Suns hanno giocato gara6 in trasferta con lo giusto spirito non dandosi mai per morti. Non vediamo perché i Lakers debbano ritenersi sconfitti in partenza.
Stay tuned